Libri di Chiara Ortuso
Il ruolo della scuola postmoderna. Le sfide dell'educazione nella società liquida
Chiara Ortuso
Libro: Libro rilegato
editore: Nulla Die
anno edizione: 2024
pagine: 206
Iperproduttivismo e ultracognitivismo sono solo alcune delle più evidenti criticità di un’era, la nostra, segnata dalla “liquefazione rapida” dell’umano, fagocitando voracemente l’esistenza di individui alienati e dispersi in esistenze poliedriche e prive di profondo significato. Si rende, così, necessaria una riforma del pensiero che investa il ruolo della scuola in quanto luogo primario di formazione e di insegnamento. Un rinnovamento pedagogico che possa condurre alla metamorfosi della riflessione individuale e, specularmente, una rivoluzione del pensiero che debba guidare quella dell’educazione.
Resti di poesia
Chiara Ortuso
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2021
pagine: 122
Per Chiara Ortuso la poesia sembra essere arrivata proprio così, come la necessità di un oltre, qualcosa che forse, inizialmente - ci permettiamo di dire - ha voluto provare, sperimentare, magari con diffidenza, con un filo di distacco, ma che, invece, le era già diventata suono ammaliante, suadente, pronto ad irretirla. E così è stato, la poesia si è avvinghiata alla sua penna, ma ci sembra anche che l'autrice sia riuscita, in un certo senso, a domarla, mantenendo le sue regole, rimanendo connessa, più che legata, al mondo dei suoi saperi, delle sue conoscenze, dando vita così ad una poesia estatica ed estetica, ricca di parole rigogliose e suoni raffinati, ricercati, che sembrano vivere in un limbo unico, una nuova dimensione, via d'incontro impossibile tra universi creativi paralleli.
Labirinti di cristallo
Chiara Ortuso
Libro: Libro in brossura
editore: Laruffa
anno edizione: 2018
pagine: 124
Vuoti d'aria. Sulle cime del pensiero
Chiara Ortuso
Libro: Copertina morbida
editore: Calabria Letteraria
anno edizione: 2016
pagine: 121
La scrittura come movimento interrogante, come rapporto di comunicazione. La scrittura come traccia che insegue ed attende una risposta che non arriva. La scrittura come ricerca infinita, relazione ultima, sofferta... con l'Inavvicinabile. È questo il filo rosso, su cui s'incentra e si dipana il telaio narrativo di Vuoti d'aria, opera prima di Chiara Ortuso, dentro le cui pagine aleggia e viene messa a nudo la radice di un'antica ferita del pensiero occidentale, dove il vissuto etico, lo scavo interiore, viene subordinato e relegato a problema sovrastrutturale. Si tratta di una prova alquanto coraggiosa che incrocia il terreno e le luci di riflettori puntati in molteplici e variegate direzioni: dai temi della libertà, dell'amore, della bellezza, dell'alterità, a quelli del lavoro, dell'alienazione, della solitudine, fino a giungere all'esperienza di quella zona grigia dei giorni taciuti che vibra e compulsa all'interno dei nostri progetti e partecipa degli indugi e delle riprese, delle pause e dei risvegli, delle speranze e delle attese deluse... patrimonio e destino di ogni umana avventura. Alto rimane, pertanto, il senso della posta in gioco del libro, che non vuole essere una affastellata collezione di ragionamenti e divagazioni su alcuni temi culturali della nostra società contemporanea...