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Libri di Cesare Silva

Beato Francesco Pianzola

Beato Francesco Pianzola

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2017

pagine: 47

Sartirana Lomellina (PV): Francesco Pianzola nasce il 5 ottobre 1881. Vigevano (PV): ancora fanciullo matura la sua vocazione sacerdotale ed entra nel Seminario Vescovile di Vigevano. Il 16 marzo 1907 è ordinato sacerdote e, qualche giorno dopo, il vescovo lo nomina rettore del Santuario dell'Immacolata. Don Pianzola, mentre è impegnato nelle attività del santuario, comincia a dare forma concreta a un suo progetto giovanile: la fondazione di un gruppo di preti "Oblati", senza prebenda, né chiesa propria, dediti completamente alla predicazione, nella piena disponibilità del vescovo. Il sogno diviene realtà l'8 dicembre 1908 quando il vescovo dà inizio alla Congregazione diocesana dei Padri Oblati dell'Immacolata: padre Pianzola è nominato superiore. Inizia un'opera instancabile di apostolato in tutto il territorio della diocesi. In breve tempo si aggiungono nuove vocazioni. Mortara (PV): nel 1919 padre Pianzola fonda le Suore Missionarie dell'Immacolata Regina Pacis. Per la nuova fondazione religiosa, individua la prima residenza idonea a Mortara, che sarà la casa madre. Il vescovo approverà nel 1923 le costituzioni delle suore missionarie. Il numero degli impegni che padre Pianzola assume in città, in diocesi e anche fuori diocesi è molto alto. Dopo un periodo doloroso di crisi all'interno della famiglia oblatizia, durante il quale padre Pianzola si trasferisce in Sant'Angelo di Lomellina, nel settembre 1932 il vescovo autorizza il suo stabilirsi nella casa madre delle suore missionarie di Mortara in modo definitivo. Qui, il 4 giugno 1943, padre Francesco Pianzola muore.
4,00

Santuario della madonna di Casaletto

Santuario della madonna di Casaletto

Cesare Silva

Libro

editore: Editrice Elledici

anno edizione: 2014

pagine: 48

5,00

Teresio Olivelli. Si offrì in olocausto

Teresio Olivelli. Si offrì in olocausto

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2014

pagine: 48

Teresio Ollivelli: uno splendido esempio di come un fedele laico sia riuscito ad esercitare il proprio compito profetico e a testimoniare il Vangelo nel fluire della vita quotidiana.
3,50

Il santuario della madonna di Casaletto in valle Lomellina (PV)

Il santuario della madonna di Casaletto in valle Lomellina (PV)

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2014

pagine: 48

Il Santuario della Madonna di Casaletto sorge appena fuori dal centro abitato di Valle Lomellina (PV). Al fondo dell'abside del santuario si venera un'immagine a fresco della Madonna, la cui origine è prodigiosa. Nel luogo dove comparve l'immagine avvenne anche un altro miracolo: la Madonna apparve ad una ragazza muta e questa guarì. I vallesi accorsi trasportarono l'immagine miracolosa nella non lontana chiesa campestre di Santa Maria del Casaletto, che divenne meta di pellegrinaggi.
5,00

Teresio Olivelli. Si offrì in olocausto

Teresio Olivelli. Si offrì in olocausto

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Editrice Elledici

anno edizione: 2014

pagine: 48

Con narrazione avvincente, il libretto sintetizza il volto e lo spirito di un uomo di cultura, generoso alpino e protagonista del movimento cattolico del Novecento. Uno splendido esemipo di come un fedele laico sia riuscito a esercitare il proprio compito profetico e a testimoniare il Vangelo nel fluire della vita quotidiana (1916-1945).
3,50

Beata Caterina Nai Savini. Terziaria domenicana

Beata Caterina Nai Savini. Terziaria domenicana

Cesare Silva, Francesco Marinone

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2016

pagine: 48

Questo volumetto vuol ricordare la figura della Beata Caterina Nai Savini di Gambolò a cinquecento anni dalla morte, avvenuta in Vigevano il 24 maggio 1516. Già cento anni fa l'Oblato P. Francesco Pianzola, ora Beato, pubblicava, sull'invito dell'allora prevosto di San Pietro Martire don Luigi Maffioli, una biografia popolare dedicata ai giovani degli oratori della Lomellina perché avessero ad imitarne la fede e la virtù. Con lo stesso spirito oggi ne ripercorriamo la vita, su invito del prevosto di Gambolò don Paolo Nagari, per riscoprire una figura che i secoli hanno quasi reso evanescente nei suoi tratti biografici ma che la fede del popolo di Gambolò e Vigevano ha custodito tra le cose più care.
3,50

Mons. Pietro Barbieri. Il più grande falsario del mondo

Mons. Pietro Barbieri. Il più grande falsario del mondo

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2017

pagine: 48

Pietro Barbieri nasce il 19 marzo 1893 Valle Lomellina (PV). A dieci anni entra nel Seminario Vescovile di Vigevano (PV). Don Pietro Barbieri è ordinato sacerdote, il 23 settembre 1916, a soli 23 anni. Nel 1917 è nominato Curato della parrocchia di Gambolò (PV), nella quale si fermerà appena un anno. Il Vescovo lo destina poi come Curato a Lomello (PV), nella parrocchia di San Michele. La viva sollecitudine pastorale lo guida a interessarsi agli sviluppi politici e ai problemi sociali della Lomellina. Nel 1922, col permesso della diocesi, inizia una lunga e complessa esperienza di apostolato missionario a supporto dei lavoratori immigrati italiani, che lo porterà in Francia, Stati Uniti d’America e Inghilterra. All’inizio del 1931, don Barbieri partecipa ad un concorso per un posto in Vaticano e vince brillantemente un ufficio alla Sacra Congregazione del Concilio. A Roma si dedica inoltre all’insegnamento in vari licei della capitale. Nel 1937 è trasferito alla Sacra Congregazione dei riti e vi rimane fino al 1955. Nel 1939 viene fregiato del titolo di monsignore. Durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto dopo l’8 settembre 1943, è promotore instancabile di quella rete fittissima di assistenza e protezione a profughi, perseguitati (in primis ebrei) e sfollati. Nel dopoguerra Mons. Barbieri mantiene un ruolo di primo piano nel quadro politico nazionale. A Pieve del Cairo fonda la Cittadella Sociale. Nel 1952 fonda la Scuola superiore di servizio sociale. Muore il 16 ottobre 1963.
4,00

Don Giuseppe Gennaro. Dall'Eucaristia l'Opera Charitas

Don Giuseppe Gennaro. Dall'Eucaristia l'Opera Charitas

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 144

Nato a Garlasco, fu allievo di don Bosco a Torino. Tornato nella sua diocesi dedicò la sua vita ai giovani e ai poveri, offrendosi nei più delicati servizi per la sua diocesi di Vigevano. Ricercato predicatore, indirizzò l’innata giovialità e intraprendenza a un’opera caritatevole poliedrica e innovativa, in gran parte nascosta ai più, interpretando con originalità e versatilità l’intuizione del Cottolengo. Aprì nel 1886 una piccola casa per accogliere, assistere e curare i più poveri e abbandonati che oggi è una realtà assistenziale con cinque sedi e quasi 500 posti letto.
10,00

San Barnaba. L'apostolo eletto dallo Spirito Santo

San Barnaba. L'apostolo eletto dallo Spirito Santo

Stefano Della Sala, Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2017

pagine: 47

Cipro: Barnaba, il cui nome vero è Giuseppe, secondo gli Atti degli Apostoli, è nativo dell'isola di Cipro. Gerusalemme: Barnaba è un levita che diviene membro della primitiva comunità cristiana, tenuto in grande considerazione dagli apostoli e stimato da tutti. Egli diventa il garante di Paolo di Tarso appena convertito a Cristo e lo introduce, in forza della sua autorità, come uomo dello Spirito a Gerusalemme. Antiochia di Siria (oggi in Turchia): Barnaba è inviato ad Antiochia di Siria, dove introduce Paolo alla predicazione itinerante; tra il 46 e il 49, intraprende insieme a lui un lungo itinerario di evangelizzazione. Barnaba e Paolo partecipano al "Concilio di Gerusalemme", portando la gioiosa testimonianza delle numerose e straordinarie conversioni tra i pagani. Dopo un periodo ad Antiochia, le strade dei due apostoli si dividono. Secondo alcuni testi apocrifi, Barnaba viaggia con il cugino Giovanni Marco in Egitto e in Italia, prima di fare ritorno a Cipro. Salamina (Cipro): Si stabilisce a Salamina dove, a causa della sua predicazione e della fedeltà al vangelo, viene catturato, torturato atrocemente e lapidato dai Giudei. II giorno del martirio, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto l’11 giugno dell'anno 61, data in cui ancora oggi l'apostolo è festeggiato.
4,00

Breme. Memorie religiose

Breme. Memorie religiose

Cesare Silva

Libro

editore: Lomellibro

anno edizione: 2017

pagine: 102

Ambientato nell'area sud occidentale della Lomellina (Pavia), al confine col Piemonte e nella zona di confluenza dei fiumi Po e Sesia, riporta notizie sulle chiese dell’antico borgo di Breme: l'Abbazia di San Pietro (fondata dai monaci della Novalesa), la Parrocchia di S. Maria Assunta, il Battistero, la Chiesa di San Sebastiano, il Santuario di Santa Maria di Pollicino, sugli Ordini religiosi, Confraternite e Compagnie, Chiese scomparse... e altro ancora. Risultato di una ricerca effettuata dall'autore anche consultando documenti inediti in vari archivi.
12,00

Monsignor Giovanni Ferro C.R.S.. Arcivescovo di Reggio Calabria e Vescovo di Bova. «Nessuno così Padre»

Monsignor Giovanni Ferro C.R.S.. Arcivescovo di Reggio Calabria e Vescovo di Bova. «Nessuno così Padre»

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2017

pagine: 48

Il carisma della sua consacrazione religiosa somasca, che guarda al mondo dell’educazione come al campo privilegiato per l’annuncio evangelico, illuminò il suo stile di Vescovo, che si diede tutto a tutti, soprattutto a ragazzi e giovani bisognosi, testimoniando assieme ad una fede profonda una carità operosa, costruendo, così, attorno a sé unità e pace. Il gesto tipico delle braccia allargate nel segno dell’accoglienza amorevole è rimasto impresso nel cuore dei Reggini.
4,00

Buccella di Vigevano. Chiesa B. V. Immacolata

Buccella di Vigevano. Chiesa B. V. Immacolata

Cesare Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2019

pagine: 47

Tra la strada che da Vigevano va a Cassolnovo e il fiume, spunta, tra il verde dei campi e dei filari di pioppi, un campaniletto giallo attorniato da pochi tetti rossi: è la frazione Buccella. Appena arrivati, ci si trova davanti ad un piazzale tipico dei borghi di campagna delimitato dal vecchio fabbricato delle case dei lavoratori che fa parte del palazzo già dei conti Calderara con la sua corte porticata di eleganti forme barocche. Non meno bella nella sua semplicità tutta lombarda la facciata di gusto secentista della chiesa intitolata all'Immacolata, affiancata dall'alto e snello campanile. Furono i Calderara, nel 1688, a erigere la chiesa che fu aperta al culto nel 1692; nel 1712 costruirono la casa di abitazione del cappellano, che si vede ancora sulla sinistra della chiesa. L'interno a una sola navata si presenta arioso ed elegante, non privo di imponenza nonostante le ridotte dimensioni. La chiesa è ricca di pregevoli opere d'arte. Negli ultimi anni la chiesetta della Buccella è stata interamente restaurata nelle strutture murarie come nelle opere e nella suppellettile. Il 24 giugno 1986, la Vicaria Curata dell'Immacolata alla Buccella veniva eretta canonicamente in Parrocchia.
5,00

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