Libri di Caterina Benvegnù
Figure del lavoro contemporaneo. Un'inchiesta sui nuovi regimi della produzione
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2018
pagine: 167
Negli ultimi anni il lavoro è tornato con forza al centro del dibattito. I contributi raccolti in questo volume intendono indagarne le mutazioni intercorse negli ultimi anni proponendo un approccio alternativo a quelli che oggi sembrano orientare maggiormente la ricerca, spesso legata all'analisi della precarietà o delle figure più innovative del mercato del lavoro. Le ricerche presentate costituiscono una serie di fotografie volte a restituire uno spaccato del mondo del lavoro contemporaneo. Facchini, portuali, lavoratrici del sesso, operai del circuito elettrodomestico, del comparto moda e delle imprese recuperate, migranti impiegati nel settore agricolo nel Sud Italia o, ancora, lavoratori di piattaforme digitali quali Amazon Mechanical Turk: i casi di studio proposti sono molteplici come le figure che popolano l'attività lavorativa. Dalle istantanee proposte emerge un quadro composito, in cui diversità e frammentazione appaiono come la cifra principale dell'attuale universo del lavoro. Tuttavia, la crescente integrazione dei processi economici all'interno di catene del valore nelle quali convivono regimi lavorativi estremamente diversi, aumenta allo stesso tempo l'interconnessione tra la molteplicità delle figure del lavoro. Questo doppio movimento, composto da frammentazione e interconnessione, incoraggia quindi uno sguardo attento ai processi economici e sociali dispersi nello spazio globale, ma anche a moltiplicare le ricerche sul campo per cogliere l'operare concreto della diversità su scala locale. Postfazione di Devi Sacchetto.
L'enigma della fortezza. Ediz. italiana, spagnola e inglese
Caterina Benvegnù, Ana Maria Bresciani
Libro: Libro in brossura
editore: CLEUP
anno edizione: 2010
pagine: 92
"El enigma de la Fortaleza" è un progetto realizzato a Bogotà in Colombia, negli spazi della BLAA (Biblioteca Luis Ángel Arango) nel 2009, con il supporto della Fundacion Gilberto Alzate Avendano. Il progetto, scaturito in un'esplorazione audiovisiva e fotografica, indaga il concetto di biblioteca come fortezza, uno spazio solido e compatto che accumula la memoria dell'uomo e conserva un segreto chiamato felicità. Successivamente si ricorre alla forma scritta per rielaborare le idee alla base della ricerca. In tal modo il libro è mezzo, ma anche fine di un percorso, che restituisce unità al progetto attraverso le differenti circostanze nel quale ha preso forma, consentendo di non tralasciare i vari frammenti che lo compongono. Come ultima istanza d'indagine di uno spazio localizzato in un contesto specifico, la forma scritta diviene a sua volta generatrice di domande comuni di un mondo che abitiamo nel suo essere timore e riparo.