Libri di Carmelo Asaro
Analisi e rappresentazione del reato. Una base teorica per la ricerca applicata
Carmelo Asaro
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2023
pagine: 144
Il libro espone i risultati di un'attività di ricerca condotta sul campo dall'autore, già magistrato nel settore penale. Asaro si occupa da molti anni dei profili teorici della tematica del reato, sin da quando da Sostituto Procuratore realizzò un sistema informatico, Daedalus P.M. Assistant, che ha avuto apprezzamento e risonanza internazionali e rappresenta il primo compiuto esperimento di un'embrionale intelligenza artificiale riferita al diritto. A questa tematica l'autore ha dedicato due libri: "Ingegneria della conoscenza giuridica applicata al diritto penale", edito da Aracne e "La messa in scena del reato", edito da Giuffrè, oltre a numerose ricerche pubblicate, quale coautore, in Italia e all'estero. L'autore assume il reato come entità modulare costituita da elementi eterogenei unificati da connotazioni di valore (giuridica, sociale, omeostatica). Da qui la disaggregazione e l'inventario di questi elementi, ciascuno connotato da un modello di appartenenza e univocamente denominato in modo da consentirne l'univoca identificazione e l'interazione in reti di conoscenza traducibili in formule basate su norme giuridiche. Lo scopo perseguito è quello di apprestare una base teorica di conoscenza per la ricerca applicata che faccia uso di informazioni sul reato, in modo da assicurarne la correttezza logico-giuridica. Ma anche quello di fondare una conoscenza più rigorosa del diritto penale, avulsa da equivoche espressioni descrittive che spesso nascondono oscillazioni di pensiero non trasparenti all'analisi.
Il pubblico ministero: giustizia in prima linea
Carmelo Asaro
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2023
pagine: 88
Il volumetto, pur rigoroso nell'impostazione giuridica, è avulso da pretese scientifiche. Si rivolge al grande pubblico che voglia saperne di più e in termini corretti su una figura processuale di primo piano, agente propulsore dell'indagine giudiziaria e interprete dell'accusa nel processo. Il P.M. viene qua presentato nella sua attività di relazione: con l'indagato, col difensore, la polizia giudiziaria, il GIP, l'interprete e via dicendo. Il focus riguarda gli atti ma anche i soggetti, la componente umana implicata nel difficile ruolo di indagare, interrogare, contestare. E anche nel misurarsi con la strategia difensiva, nel prevederne le mosse, nell'apprezzarne i risultati. Viene fuori un quadro non agiografico di una figura fondamentale del procedimento penale (settore a cui lo scritto di Asaro si limita) compiuta da un autore che ha svolto a lungo questo ruolo ed è perciò particolarmente in grado di presentarlo anche nei suoi aspetti meno paludati e ufficiali. Ne viene fuori un'interessante galleria di situazioni, ma anche un giudizio severo sugli aspetti meno esaltanti di certi comportamenti.
La messa in scena del reato
Carmelo Asaro
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2019
pagine: XX-316
Può il reato essere associato ad una finzione scenica? La ricerca e l’accertamento della verità a cui mira il processo penale sembrano smentirlo, pur se le forme del rito per molti aspetti evocano l'immagine di un teatro. Chi sono dunque gli attori di questa rappresentazione? Con un'immagine culinaria potremmo definirli gli "ingredienti" del reato: la norma che lo prevede, il soggetto che lo compie, l'azione compiuta, il fatto, la componente psichica che ha caratterizzato l'azione. Sono elementi che appartengono a domini diversi, la previsione legale e la realizzazione fattuale, unificati dal linguaggio: quello dell'enunciato che descrive la norma e quello del racconto che descrive il fatto. L'uno e l'altro parlano dell'uomo, rispettivamente in astratto e in concreto. L'esegesi giuridica richiede perciò all’interprete di situarsi sulla linea d'orizzonte che separa e unisce i due mondi per leggerli obliquamente dal lato in cui la logica - una logica non aristotelica, aperta ai contributi della retorica e della linguistica - si curva per farsi attraversare dall'argomentazione, senza perciò rinunciare al proprio rigore. In questo volo rasente sul ciglio del pensiero trovano posto emozioni e valori, che, ci insegnano le neuroscienze, sono il dato fondante dell'universo cognitivo. L'autore alza il sipario sul labirintico mondo della psiche che assiste e accompagna la commissione del reato e ci mette di fronte a processi che stravolgono radicate convinzioni. Ne emerge una fenomenologia del reato liquida, caratterizzata dalla casualità degli elementi fluttuanti della coscienza, ma in pari tempo dalla titolarità, psichicamente sua del soggetto e causalmente efficiente, del fatto illecito, fondativa della responsabilità. Sullo sfondo, ma sempre presente, l'informatica. Tutta la trattazione reca dietro le quinte una rappresentazione del reato basata sull'analisi molecolare dei suoi elementi. La stessa analisi usata dall'autore per realizzare il suo applicativo informatico Daedalus P.M. Assistant.
Nel punto più obliquo del cielo
Carmelo Asaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 380
"Nel punto più obliquo del cielo" è un romanzo che nasce come fiaba e della fiaba mantiene i connotati. Nel suo nucleo centrale è una delle tante fiabe che l'autore a suo tempo ha inventato, dopo avere esaurito il repertorio classico, per raccontarle la sera alle sue bambine. Il proposito originario era quello di raccoglierle in un libro, cominciando dalla storia di Lapo e Fiorenza, di cui parla il romanzo. Dopo le prime righe, Asaro vi è rimasto intrappolato. Invece di concludere la fiaba in poche pagine, per poi passare alle altre, si è addentrato nel mondo incantato in cui si svolge la vicenda, facendosi catturare da quelle immagini, emozioni, suggestioni.
Terra riemersa
Carmelo Asaro
Libro: Copertina morbida
editore: Vertigo
anno edizione: 2013
pagine: 206
"La rivide. Questa volta era salita sul tram con una sacca a metà fra la borsa della spesa e quella della disperazione, dove hai messo tutte le tue cose e te ne vai, senza sapere dove. O forse lo sai, ma non è una vera meta, è la tappa di un viaggio. O qualcosa che ci assomiglia. Un pellegrinaggio, forse. Da dove veniva e dove andava quella donna che da qualche mese lo tormentava? Con aspetto, età, modi di fare sempre diversi, ma sempre con lo stesso sguardo, evanescente eppure vera, ogni volta riemersa dal buio, ogni volta inghiottita dal buio..."
Ingegneria della conoscenza giuridica applicata al diritto penale
Carmelo Asaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 156
La trattazione muove dalla considerazione che il diritto non pone regole soltanto ai consociati ma disciplina rigorosamente anche se stesso, il suo modo di costituirsi, le gerarchie delle norme, l'ambito della loro applicabilità, i termini di validità ed efficacia degli atti e delle procedure, e via dicendo. La riflessione dell'autore, che raccoglie i risultati di oltre un quindicennio di attività informatica applicata al diritto, ha essenzialmente ad oggetto la rappresentazione di queste regole, delle loro reciproche relazioni, delle conoscenze (i saperi, come egli li definisce) che vi sono implicate. Si scopre così che le informazioni sottese alle regole giuridiche sono organizzate secondo una tassonomia, che può essere rappresentata attraverso sistemi esperti, qual è il sistema Daedalus ideato e scritto da Asaro. Il loro compito non è, ovviamente, quello di decidere al posto dell'utente (giudice, avvocato, semplice cittadino a vario titolo coinvolto in un processo), bensì quello di indicare percorsi di coerenza, le conseguenze delle scelte effettuate, gli scenari possibili o invece gli sviluppi necessitati che si aprono.
Taglio orizzontale
Carmelo Asaro
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2009
pagine: 527
Una cittadina della provincia toscana, l'omicidio di una nobildonna, un magistrato che ha deciso di raccontarsi per far emergere la propria verità: sono questi gli ingredienti da cui parte una storia giocata sul filo delle emozioni e della memoria, che apre il sipario su scenari inconfessabili, sino alla scoperta di un crimine orrendo, dietro il quale si muovono ombre organizzate dal Potere. E ancora: la Sicilia dell'interno, degli anni Sessanta, con i suoi miti e riti, tabù e saperi. E davvero ingarbugliata la matassa che Lorenzo, sostituto procuratore di Terralba, è chiamato a dipanare: aspetti di sé che urgono dai rappezzi di una perdurante rimozione; lo strozzamento di Elvira Azzalori Randini, una donna dalla vita sregolata, spaventata e attratta da richiami ancestrali; la improvvisa sparizione di una bambina. L'indagine, al tempo stesso giudiziaria e psicologica, porta alla luce, insieme al morente e ai responsabili del delitto, immagini negate, echi di antichi rimorsi, verità parallele. Eumenidi o Erinni? In ogni caso fantasmi del passato, che riprendono corpo e si incrociano con la suggestione provocata nel magistrato dall'eccezionale personalità della vittima, con cui egli finisce per confondersi, in un groviglio che, secondo la metafora del Convito platonico, rinvia all'unità originaria delle loro vite, tagliate orizzontalmente, invece che verticalmente, dalla spada di Zeus.