Libri di Baye Ndiaye
Via africana alla modernizzazione. Dalla saggezza per il locale e il globale
Baye Ndiaye
Libro: Copertina morbida
anno edizione: 2008
pagine: 114
Vicine di casa Africa Europa. Scambi culturali ed economici nella globalizzazione dei valori
Baye Ndiaye
Libro: Libro in brossura
editore: EMI
anno edizione: 2004
pagine: 192
L'Africa e l'Europa sono vicine di casa da millenni. Il bacino del Mediterraneo ha sempre conosciuto una grande ricchezza di scambi culturali e commerciali. Questa vicinanza assume un nuovo significato nell'epoca delle società multietniche e della globalizzazione. Oggi molti africani vivono in Europa, offrendo il loro lavoro e interagendo con le culture locali. E nel futuro la loro presenza diverrà sempre più significativa. Anche in Italia, come in altri paesi europei, sono già in corso esperienze e progetti di collaborazione culturale e commerciale.
Le immagini dell'Africa in Europa. L'avvicinamento culturale ed economico euro-africano. Un percorso che parte dall'Italia
Baye Ndiaye, Marco Padula
Libro
editore: EMI
anno edizione: 2003
pagine: 144
I contributi di vari autori offrono una visione ampia e realistica dell'Africa e fanno di questo libro un manuale che favorisce l'incontro e lo scambio tra i due continenti, quello africano e quello europeo. La vicinanza geografica tra Africa ed Europa oggi può diventare anche culturale ed economica. L'Italia, per la sua posizione, è come un ponte sul Mediterraneo e può favorire l'incontro e lo scambio tra i due continenti. Le relazioni tra il Nord e il Sud del mondo sono diventate più frequenti. Le iniziative culturali, l'apertura dei mercati europei, l'attuazione di un nuovo partenariato con l'Africa alla luce del nuovo progetto dell'Unione Africana sono spiragli che illuminano la possibilità di una globalizzazione non più colonialista e sfruttatrice, ma solidale e rispettosa delle differenze. È proprio in tale direzione che questo libro, nato da un confronto tra cittadini africani e cittadini europei, offre stimoli e orientamenti. Con un intervento del Card. Carlo Maria Martini.