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Libri di Arturo Mazzarella

La Shoah oggi. Nel conflitto delle immagini

La Shoah oggi. Nel conflitto delle immagini

Arturo Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2022

pagine: 304

Nella cultura contemporanea la memoria della Shoah mantiene uno statuto speciale, che altri eventi storici non hanno. Lo si vede dalle molteplici rielaborazioni: alcune necessarie altre profondamente futili. Il saggio di Arturo Mazzarella, seguendo un originale e ramificato percorso teorico, ci mostra come la centralità della Shoah, in particolare nella cultura letteraria e visuale (da Levi, Améry, Celan, Sebald a Lanzmann, Godard e Boltanski, per fare solo alcuni nomi), ruoti fin dal principio intorno al “conflitto delle immagini” che ne fu insieme lo strumento e la posta in gioco. Alla lettera, una questione di vita o di morte.
13,00

Le relazioni pericolose. Sensazioni e sentimenti del nostro tempo

Le relazioni pericolose. Sensazioni e sentimenti del nostro tempo

Arturo Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2017

pagine: 154

Nell'attuale società del disagio si è ormai erosa la capacità di regolare le relazioni reciproche, presupposto stesso del processo di incivilimento. L'imponente contenitore sociale in cui si riversa l'esperienza individuale e collettiva registra dinamiche inedite, che una tesi oggi corrente imputa alla devastante infiltrazione psichica da parte dei meccanismi sovrani della finanza. Staremmo assistendo a un dramma della resa, a una interiorizzazione di dispositivi che ridisegnano la cartografia dei sentimenti umani. Arturo Mazzarella, invece, ritiene molto più illuminante rovesciare il rapporto di causa ed effetto: è la carica fantasmatica della potenza finanziaria a trarre forza dall'ordine pulsionale, là dove si generano gli epicentri emotivi destabilizzanti tipici del nostro tempo. Con un talento affinato nello snidare luoghi comuni che si alimentano di pigrizia intellettuale, coagulandosi poi in paradigmi interpretativi, Mazzarella percorre in senso opposto le ultime traiettorie del capostipite di ogni forma di relazione, l'indebitamento. Estinta la sua valenza simbolica e civilizzatrice, il debito si impone nell'economia libidica come modalità distruttiva di assoggettamento reciproco, che tramuta «creditore» e «debitore» in figure sempre reversibili e solidali nella coazione a ripetere del dominio. Comprovano l'invadenza di questa pulsione di morte larghe testimonianze analitiche, letterarie, artistiche e filmiche, dai grandi teorici della psiche a José Saramago, Philip Roth, Abraham Yehoshua e Don DeLillo, da Nan Goldin e Vanessa Beecroft a Lars von Trier. Se gli spasmi del godimento inappagato, che tutti costoro raffigurano sapientemente, sfibrano l'intima condivisione e la pongono al di là del principio di piacere, l'alternativa alle «relazioni pericolose» sembra consegnata a una nuova strategia della distanza, in grado di preservare la singolarità di ciascuno. Un «vuoto» non nichilistico, che ci rende prossimi e che «costituisce un immenso contenitore di potenziali legami» proprio perché si sottrae all'unico vincolo davvero temibile, quello del potere.
14,00

Il male necessario. Etica ed estetica sulla scena contemporanea

Il male necessario. Etica ed estetica sulla scena contemporanea

Arturo Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2014

pagine: 157

C'era una volta il male. Quello antico che straziava Giobbe e quello moderno, più multiforme perché scaturito dalla perfidia del cuore, o indotto dalla voluttà di dannazione, oppure amalgamato con il bene nella chimica dei sentimenti. Sotto qualsiasi aspetto si manifestasse, conservava un che di scandaloso, demoniaco, seduttivo. Baudelaire gli riconosceva addirittura "la grazia dell'orrore". Oggi è ancora così? L'acuta perizia critica condotta da Arturo Mazzarella produce un'altra risultanza: il male ha perso il proprio stigma maledetto - la trasgressività morale, contro cui era ancora possibile il titanismo della ribellione - per risolversi in una tonalità estetica, ossia percettiva, sensibile, che depotenzia e atrofizza, avvolgendo vittime e carnefici in un'unica spirale di irresponsabilità. È la molecolare insensatezza che intride magistralmente i romanzi di Michel Houellebecq, Bret Easton Ellis, Roberto Bolano ed Emmanuel Carrère, i film di Lars von Trier, Gus Van Sant e Michael Haneke, i fotodipinti di Gerhard Richter e le installazioni di Maurizio Cattelan. Fibre di parole e di immagini che rappresentano la nuova fenomenologia del male.
14,00

Politiche dell'irrealtà. Scritture e visioni tra Gomorra e Abu Ghraib

Politiche dell'irrealtà. Scritture e visioni tra Gomorra e Abu Ghraib

Arturo Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2011

pagine: 118

Come rappresentare oggi, con la massima aderenza possibile, la realtà? In che modo i vari linguaggi artistici e i media, vecchi e nuovi, possono restituire un'immagine attendibile dei conflitti sempre più esasperati che animano il nostro presente? Intorno a queste domande inaggirabili ruota questo saggio, attraversando ambiti disciplinari molto lontani tra loro. Si va da Gomorra di Saviano, al quale è dedicata un'analisi serrata, alle celebri fotografie di Abu Ghraib e alle videoesecuzioni in diretta. Le immagini della realtà che ne derivano mostrano un volto inedito, perché vivono di un intreccio sempre più stretto con la finzione, tale da proiettare la realtà in uno spazio vuoto, privo di confini prestabiliti e di rapporti obbligati. È lo spazio nel quale si muovono alcune esperienze di punta del cinema contemporaneo (Herzog, Lynch e Van Sant), come la letteratura degli ultimi decenni (Ballard, DeLillo, Sebald). Resistere alla realtà quotidiana per cominciare ad abitare questo vuoto: ecco la possibilità di costruire un nuove spazio politico, individuale e collettivo, all'altezza dei confini che siamo chiamati a fronteggiare ogni giorno.
14,00

La grande rete della scrittura. La letteratura dopo la rivoluzione digitale

La grande rete della scrittura. La letteratura dopo la rivoluzione digitale

Arturo Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 144

La contrapposizione sempre più marcata tra vecchi e nuovi media è un luogo comune che, dopo la definitiva affermazione della rivoluzione digitale, appartiene ormai al patrimonio delle certezze collettive. L'espansione della virtualità prodotta dai nuovi media sembra relegare tra le reliquie del passato quelle pratiche comunicative, come la letteratura, attraverso le quali la civiltà occidentale ha scandito il suo progresso. Ma è un'impressione di superficie. Considerata fuori dalla retorica che ancora l'avvolge in numerose sedi istituzionali, sgombrata da ipoteche etico-pedagogiche o estetiche, proprio la scrittura letteraria rivela oggi una insospettabile contiguità con l'universo dei media elettronici, mostrando il suo originario, costitutivo, carattere virtuale. È quanto esibiscono senza falsi pudori alcune tra le esperienze letterarie più vitali e innovative dell'ultimo ventennio: da Calvino, Celati e Tondelli a Kundera, Ballard, DeLillo, Ellis, Marias, Amis e Houellebecq. Grazie a loro gli incroci che si vengono a stabilire tra la letteratura e la videoarte, o il cinema digitale, i videogame e i videoclip diventano tutt'altro che uno scenario avveniristico.
16,00

La potenza del falso. Illusione, favola e sogno nella modernità letteraria

La potenza del falso. Illusione, favola e sogno nella modernità letteraria

Arturo Mazzarella

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2004

pagine: 246

Sul finire del secolo dei Lumi, lo scrittore scopre la sua vocazione: egli è un creatore, un inventore di narrazioni che non riproducono la realtà secondo i precetti imposti dal realismo ingenuo, ma che si muovono all'interno di uno spazio autonomo. Dichiarandosi assoluta e senza vincoli, però, la letteratura rischia di ridursi a un falso, impalpabile e inconsistente. Verità e finzione, allora, coesistono, perché il falso non è un errore, ma una via "altra" per approssimarsi alla realtà. Questo studio esplora le regioni antropologicamente costitutive del falso: l'illusione, la favola, il sogno, declinate dalle voci di Leopardi, Valéry e Novalis, autori che si muovono sul terreno di un pensiero poetante che intreccia creatività e interrogazione razionale.
13,80

La visione e l'enigma. D'Annunzio, Hofmannsthal, Musil
16,00

Il piacere e la morte. Sul primo D'Annunzio

Il piacere e la morte. Sul primo D'Annunzio

Arturo Mazzarella

Libro

editore: Liguori

anno edizione: 1983

pagine: 132

30,00

I dolci inganni. Leopardi, gli errori e le illusioni

I dolci inganni. Leopardi, gli errori e le illusioni

Arturo Mazzarella

Libro

editore: Liguori

anno edizione: 1996

pagine: 128

17,99

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