Libri di Antonio Papisca
Noi, diritti umani. Rappresentazione di dignità umana, et di pace. Azione scenica in prosa e poesia del diritto nell'800° anniversario della Magna Charta Libertatum
Antonio Papisca
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 2015
pagine: 96
Nel 2015 ricorre l'800° anniversario della Magna Charta Libertatum, considerata la capostipite delle moderne legislazioni in materia di diritti e libertà fondamentali. L'autore del presente volume immagina che, come ad una festa di compleanno in famiglia, si ritrovino sulla storica spianata di Runnymede le principali convenzioni giuridiche che danno corpo organico al vigente diritto internazionale dei diritti umani. Sono altrettante creature viventi le quali, a cominciare dalla Dichiarazione universale del 1948, si presentano e conversano attorniate da una schiera di difensori dei diritti umani. Il convivio è segnato da due dispute: quella iniziale tra Giovanni Senzaterra e Sundjata Keita, a nome rispettivamente della Magna Charta e della coeva africana Carta di Kurukan Fuga, e quella tra Ius Vetus (diritto delle sovranità statuali armate) e Ius Novum (diritto dei diritti umani). A conclusione del convivio, l'Ode alla Dignità umana vuole significare il cantico d'amore che Ius Novum, l'amante, scioglie appunto alla Dignità umana, sua amata.
Uso/Abuso delle elezioni europee?
Antonio Papisca
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2013
pagine: 184
"Nelle intenzioni dell'autore, questa raccolta di vecchi scritti non è un amarcord, ma la rinnovata denuncia della persistente strumentalizzazione, in chiave di sub-cultura provincialistica e vischiosamente partitocratica, dell'elezione diretta del Parlamento Europeo."
Le relazioni internazionali nell'era dell'interdipendenza e dei diritti umani
Antonio Papisca, Marco Mascia
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: XXVIII-392
La realtà internazionale è profondamente segnata da crisi di governabilità operanti ai vari livelli. La transizione dal vecchio ordine mondiale bipolare ad un nuovo assetto, stabilmente pacifico, delle relazioni fra gli stati e fra i popoli si caratterizza per il persistere di drammatiche turbolenze. La statualità nella tradizionale forma nazionale, sovrana, armata, confinaria, mostra di non aver più tutte le capacità che sono necessarie per rispondere alla sua stessa ragion d'essere: la vita e il benessere delle persone. Dal canto suo, la cultura della (good) global governance non è ancora sufficientemente calata nelle menti di molti detentori di ruoli d'autorità. Gli autori propongono il paradigma della democrazia internazionale come quello che consente di capire la complessa realtà della vita politica internazionale, animata da una pluralità di soggetti - governativi e nongovernativi - e sottoposta a tensione etica e culturale dal riconoscimento giuridico internazionale dei diritti umani. Il quadro architetturale è quello della multi-level governance democratica, organizzato secondo il principio di sussidiarietà territoriale e funzionale. La vision complessiva è quella che risulta dall'intreccio fra la strategia dello human development e la strategia della human security, quali messe a punto nel fertile cantiere delle Nazioni Unite con saldo ancoraggio al Diritto internazionale dei diritti umani.
In cammino per la pace col sillabario di Papa Wojtyla
Antonio Papisca
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 2011
pagine: 166
Contro la xenofobia. Una nuova cultura
Vincenzo Pace, Antonio Papisca, Felice Rizzi
Libro
editore: Ist. Rezzara
anno edizione: 2010
pagine: 128
Il libro della pace
Giuseppe Dal Ferro, Giuseppe Goisis, Antonio Papisca
Libro
editore: Ist. Rezzara
anno edizione: 1994
pagine: 444
Noi, diritti umani. Rappresentazione di dignità umana, et di pace-We human rights. Representation of human dignity and peace
Antonio Papisca
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 192
Nel 2015 la Magna Charta Libertatum, considerata la capostipite delle moderne legislazioni in materia di diritti e libertà fondamentali, ha compiuto 800 anni. L'autore del presente volume immagina che, come ad una festa di compleanno in famiglia, si ritrovino sulla storica spianata di Runnymede le principali Convenzioni giuridiche che danno corpo organico al vigente Diritto internazionale dei diritti umani. Sono altrettante creature viventi le quali, a cominciare dalla Dichiarazione Universale del 1948, conversano attorniate da difensori dei diritti umani. Il convivio è segnato dalla disputa tra Giovanni Senzaterra e Sundjata Keita, a nome rispettivamente della Magna Charta e della coeva africana Carta di Kurukan Fuga, e tra Ius Vetus, diritto delle sovranità armate, e Ius Novum, diritto dei diritti umani. A conclusione del convivio, l'ade alla Dignità umana è il cantico d'amore che Ius Novum, l'amante, scioglie appunto alla Dignità umana, sua amata.
Il diritto della dignità umana. Riflessioni sulla globalizzazione dei diritti umani
Antonio Papisca
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 176
Con la carta delle Nazioni Unite (1945) e la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) si è aperta una nuova era nella storia dell'umanità. Il principio secondo cui "il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, eguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo" prende il posto del principio di sovranità degli stati. Ha così inizio una rivoluzione copernicana nell'ordinamento internazionale: la dignità umana come il sole al centro del sistema, l'etica universale recepita dalla norma giuridica che se ne fa traghettatrice nei vari campi, a cominciare da quello della politica. La globalizzazione dei diritti ha preceduto la globalizzazione in atto nei vari campi, esiste quindi la "bussola globalizzata" per rispondere, in corretto rapporto di scala, alle sfide del governo della globalizzazione. Quanto proclamato dalla Dichiarazione universale è il risultato di un processo carsico della civiltà del diritto: i vari percorsi costituzionali, separatamente realizzati dagli stati nel corso dei secoli, sono emersi in superficie confluendo nell'alveo di un nuovo diritto internazionale che esalta la vita delle persone e l'eguaglianza dei diritti fondamentali. La Dichiarazione universale è all'origine di un folto gruppo di convenzioni giuridiche e protocolli che costituiscono il corpus organico del vigente diritto panumano.