Libri di Anna Pellegrino
Homo faber. Mito e realtà del lavoro artigiano nella società industriale. Italia, Europa e Stati Uniti
Anna Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 236
La famosa distinzione di Hannah Arendt fra homo faber e animal laborans era stata anticipata addirittura da Adam Smith, che aveva descritto il passaggio dal lavoro artigiano alla nuova manifattura industriale come il passaggio da un cittadino pensante a un essere "ignorante e stupido", incapace di decidere dei destini della propria patria; una "bestia", un animale da fatica, secondo Tocqueville. Sembrava allora inevitabile la fine del lavoro artigiano. Così non è stato: l'artigianato in parte è scomparso, in parte si è trasformato, in parte rinasce continuamente in nuove forme. Questa storia è stata tuttavia a lungo trascurata: solo relativamente tardi si sono sviluppati gli studi per comprendere quanto del patrimonio storico delle culture, dei saperi, dei modi di essere del lavoro artigiano siano giunti fino a noi, o direttamente, o trapassando attraverso le culture del lavoro industriale. Il volume presenta nella prima parte lo stato degli studi sulla storia del lavoro artigiano, per poi ripercorrerne l'evoluzione nei principali paesi europei (Inghilterra, Germania e Francia) e negli Stati Uniti, dalla metà del XIX alla metà del XX secolo; infine, si focalizza sul caso italiano dall'unità al fascismo.
Viaggi fantasmagorici. L'odeporica delle esposizioni universali (1851-1940)
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 244
Le esposizioni universali hanno agito nelle città in cui transitarono influenzandone lo sviluppo sia in termini materiali che culturali. Su questi eventi si innestarono flussi di viaggiatori che richiedevano una letteratura odeporica specifica ed appropriata a questo nuovo tipo di turismo. Venne così realizzandosi una produzione editoriale strettamente associata al viaggio verso queste cosiddette “fantasmagorie del progresso”, allo stesso modo di quanto era accaduto per i viaggiatori coevi del nascente turismo di massa che si avvalevano di guide, cataloghi e tutta una svariatissima letteratura di accompagnamento. Il volume analizza con approccio interdisciplinare sette casi di città in cui, tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, il transito delle esposizioni universali e internazionali stimola una letteratura odeporica che incrocia le rappresentazioni della città con i nuovi immaginari della modernità: si tratta di Londra, Parigi, Filadelfia, Chicago, Milano, Torino e New York. Scritti di: I.M.P. Barzaghi, D. Baviello, R. Biscioni, S. Fagioli, M.L. Fagnani, L. Maffi, M. Mancini, L. Massidda, A. Pellegrino, M. Viera de Miguel.
Patria e lavoro. La fratellanza artigiana d'Italia fra identità sociale e pedagogia nazionale (1861-1932)
Anna Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 248
La città più artigiana d'Italia. Firenze 1861-1929
Anna Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 352
Firenze è stata considerata per oltre un secolo, e fin quasi ai nostri giorni, una città artigiana. Questo volume si apre con la proclamazione di Firenze a "capitale" dell'artigianato italiano in pieno regime fascista: si tratta del punto di arrivo di un artigianato di tipo nuovo, il cui processo di sviluppo è iniziato nel 1861. In tale arco di tempo il ruolo della città viene ridefinito come capitale della lingua e della cultura nel nuovo contesto nazionale, mentre sul piano internazionale si consolida l'idea di Firenze come luogo simbolo della rinascita delle "arti" e di una nuova cultura borghese dopo i secoli "bui" dell'alto medioevo. La vocazione artigiana della città si rivela essere l'effetto di un progetto consapevole alla cui elaborazione partecipano sia una parte dell'intellettualità europea, sia le classi dirigenti locali, sia una parte significativa delle classi popolari, attraverso le loro istanze associative e politiche. È all'analisi di questo intreccio di elementi che è dedicato il volume. Percorsi di vita, fortune imprenditoriali, ristrutturazioni urbanistiche, aggregazioni associative, conflitti politici e sociali, compongono la storia del nuovo artigianato urbano fiorentino: caso singolare di una formazione sociale in parte consistente "inventata" sulla base di dinamiche culturali, ma anche "modello" economico e sociale da confrontare con quelli di altre capitali europee che hanno avuto uno sviluppo analogo.
Macchine come fate. Gli operai italiani alle esposizioni universali (1851-1911)
Anna Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2011
pagine: 237
"Luoghi di pellegrinaggio al feticcio merce" secondo Benjamin; "stupide" secondo Marx ed Engels; soggetti di un vero e proprio "delirio del XIX secolo" secondo Flaubert, le esposizioni universali si possono considerare uno dei principali canali di diffusione e di pubblicizzazione dei valori della cultura industriale nell'Ottocento. Si basavano su un gigantesco fenomeno di mobilitazione di uomini e di risorse, che si estendeva in una rete fittissima di esposizioni nazionali, locali, settoriali, su scala mondiale, e culminava in queste grandi occasioni di incontro a cui affluiva già un pubblico di massa. Alla Esposizione di Parigi, nel 1900, si contarono più di 50 milioni di ingressi a pagamento. Veicolavano un messaggio legato ai valori dell'industria e del progresso scientifico e tecnologico che toccava tutti gli strati della popolazione, anche il pubblico dei lavoratori e degli operai, contribuendo a sopirne le iniziali tendenze antindustrialiste e le resistenze all'introduzione delle macchine e delle nuove tecnologie. In questo libro si analizzano le testimonianze degli operai italiani inviati in visita alle grandi esposizioni universali, attraverso i rapporti scritti che redigevano alla fine del loro viaggio, per verificare come il messaggio industrialista delle esposizioni fosse recepito. Le macchine appaiono volta a volta, nelle parole degli operai, come "fate" benefiche o come "mostruosi meccanismi"; emerge alla fine un quadro di adesione, ma critica e avvertita...
Advertmarketing: nuove forme di comunicazione d'impresa
Daniele Pitteri, Anna Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 128
Come sono cambiati i rapporti fra impresa e mercato nelle società globali? Come si è evoluto il ruolo del consumatore nel suo rapporto con le merci? Come si sono trasformati il marketing e la comunicazione per adeguarsi a tali cambiamenti? Il testo, alla luce delle evoluzioni dell'ultimo decennio, illustra e descrive l'AdvertMarketing, tutte le nuove forme di comunicazione non convenzionale, in cui le attività di marketing, e quindi le strategie di mercato delle imprese, si basano sostanzialmente su processi comunicativi.