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Libri di Anna Foa

Andare per ghetti e giudecche

Andare per ghetti e giudecche

Anna Foa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 122

Esplorare la geografia degli insediamenti ebraici in Italia significa percorrere quasi duemila anni di storia, imbattendosi in presenze ora sradicate per sempre, ora interrotte ma ripristinate dopo secoli, ora rimaste quasi immutate. Si comincia con le giudecche, i quartieri aperti dove gli ebrei si mescolavano ai cristiani, senza limitazioni, per arrivare ai ghetti, ovvero i quartieri chiusi da mura e portoni in cui gli ebrei vissero la loro separatezza fino ai tempi moderni.
12,00

Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti

Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti

Anna Foa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 145

Undici storie riesumate dagli archivi e risalenti alla Roma papale fra Quattro e Seicento, la Roma del consolidamento dello Stato della Chiesa e poi della Controriforma: storie di ebrei, di convertiti, di streghe, di possedute. Storie che toccano tutte il rapporto del potere con la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti, a partire da casi di eresia e deviazione dall'ortodossia. Ma la ricostruzione storica può arrivare solo a un certo punto oltre il quale è l'immaginazione narrativa che può attingere i personaggi, i loro moventi, i loro pensieri. Uno spaccato originale della cultura e della politica del tempo, colto nei rapporti della Chiesa con la minoranza ebraica, nei rapporti tra generi, nello scontro fra conservazione e modernità.
12,00

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Anna Foa

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: X-287

Nel corso del Novecento il mondo ebraico muta radicalmente. C'è la Shoah, certo, ma non solo. Ci sono anche Freud che reinterpreta la mente umana, Einstein che scopre nuove leggi dell'universo, Schönberg che scompone la musica, Trockij che firma la rivoluzione, e poi scrittori, artisti e poeti ebrei che segnano indelebilmente la cultura del Novecento. A partire dalla fine dell'Ottocento gli ebrei esprimono una forza simbolica del tutto inedita, vitalissima, che non è alimentata solo dallo sterminio o dalla persecuzione ma dall'essere stati capaci di straordinaria creatività e insieme del più radicale degli annullamenti. E, ancora, dall'essere stati un intreccio tra la volontà di farsi uguali agli altri, integrarsi totalmente, e una durevole percezione di sé come di un'identità sul confine. Accanto a questo potente processo di crescita, si rinnova però anche l'antisemitismo, prende radici salde nelle società di massa, contagia con il razzismo biologico la politica, la cultura e la stessa religione. Con l'avvento di Hitler, la svolta è radicale, e gli ebrei affrontano persecuzioni ed esilio.
12,00

Leggi del 1938 e cultura del razzismo. Storia, memoria, rimozione

Leggi del 1938 e cultura del razzismo. Storia, memoria, rimozione

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2009

pagine: 224

Il filo conduttore che lega i saggi raccolti in questo volume è l'analisi della diffusione del razzismo nell'Italia degli anni Trenta, ma anche dei vuoti di memoria dell'elaborazione italiana di questo momento decisivo della nostra storia, quando la cittadinanza è stata tolta a una parte degli italiani e contro di loro si è attuata una persecuzione basata su criteri razziali e biologici. Le leggi del 1938 si inseriscono infatti in una cultura della razza che ha profonde radici nella cultura europea ed italiana, dalla seconda metà dell'Ottocento in avanti, fondata su un presupposto scientificamente falso, quello dell'esistenza delle razze.
23,00

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento

Anna Foa

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2009

pagine: X-287

Nel corso del Novecento il mondo ebraico muta radicalmente. C'è la Shoah, certo, ma non solo. Ci sono anche Freud che reinterpreta la mente umana, Einstein che scopre nuove leggi dell'universo, Schönberg che scompone la musica, Trockij che firma la rivoluzione, e poi scrittori, artisti e poeti ebrei che segnano indelebilmente la cultura del Novecento. A partire dalla fine dell'Ottocento gli ebrei esprimono una forza simbolica del tutto inedita, vitalissima, che non è alimentata solo dallo sterminio o dalla persecuzione ma dall'essere stati capaci di straordinaria creatività e insieme del più radicale degli annullamenti. E, ancora, dall'essere stati un intreccio tra la volontà di farsi uguali agli altri, integrarsi totalmente, e una durevole percezione di sé come di un'identità sul confine. Accanto a questo potente processo di crescita, si rinnova però anche l'antisemitismo, prende radici salde nelle società di massa, contagia con il razzismo biologico la politica, la cultura e la stessa religione. Con l'avvento di Hitler, la svolta è radicale, e gli ebrei affrontano persecuzioni ed esilio.
19,00

Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all'emancipazione. XIV-XIX secolo

Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all'emancipazione. XIV-XIX secolo

Anna Foa

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2004

pagine: XVI-366

Il volgere del nuovo secolo, il passaggio delle generazioni, la difficile elaborazione del lutto della Shoah, insieme alle domande che nascono dalla crisi mediorientale, ci portano ad interrogarci sulle radici europee dell'identità ebraica. Questo libro racconta sei secoli di storia degli ebrei in Europa, dal Trecento fino alle soglie del Novecento: una storia che è quella degli ebrei dell'Occidente cristiano, delle condizioni della loro esistenza, dei rapporti con la cultura esterna, di esilio e migrazioni, chiusura nei ghetti e vitalità sociale e culturale.
14,00

L'eclisse dell'antifascismo. Resistenza, questione ebraica e cultura politica in Italia dal 1943 al 1989

L'eclisse dell'antifascismo. Resistenza, questione ebraica e cultura politica in Italia dal 1943 al 1989

Manuela Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: XV-316

"L'eclisse dell'antifascismo" racconta l'intreccio tra storia italiana, paradigma antifascista e memoria della Resistenza e della Shoah. È in questo contesto che il mondo ebraico del dopoguerra ha assunto un ruolo di protagonista della vittoria sul nazismo e della costruzione di una democrazia in Italia. I percorsi che questo volume segue sono tre: la storia politica del nostro Paese, la memoria della Resistenza e del fascismo e la memoria della deportazione politica e dello sterminio ebraico. L'antifascismo, con il suo paradigma di potente forza ermeneutica, ha inglobato il discorso politico, storiografico e memoriale del passato contribuendo a forgiare l'Italia democratica. Un paradigma quello antifascista - e il suo uso politico - non privo di conseguenze anche nell'oggi. Pilastro della narrazione de "L'eclisse dell'antifascismo" è Primo Levi che, sempre presente nelle tre parti, rappresenta il filo ideale, come modello di momenti diversi di approccio all'antifascismo, alla deportazione e allo sterminio ma anche all'etica e alla politica. Da "Se questo è un uomo" a "I sommersi e i salvati", le parole di Primo Levi accompagnano, scandendole, le pagine di questo libro. Prefazione di Anna Foa.
24,00

Portico d'Ottavia

Portico d'Ottavia

Anna Foa

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: 56

Quel giorno dell'ottobre 1943 la donna fantasma si muoveva per tutta la Casa e gridava a tutti: "Scappa, scappa". Si racconta che quella mattina la si incontrasse sulla soglia degli appartamenti vuoti, nei quadri delle finestre, sui tetti. Arrivava in un fruscio e si dice che sussurrasse: "Presto, fate presto". Età di lettura: da 6 anni.
18,00

Cicerone o il Regno della parola

Cicerone o il Regno della parola

Anna Foa, Vittorio Pavoncello

Libro: Libro in brossura

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2015

pagine: 95

"La pièce teatrale di Anna Foa e Vittorio Pavoncello si apre cogliendo Cicerone in un giorno fatale: le Idi di marzo del 44 a.C., mentre intento ad istruire un giovane discepolo nell'arte della retorica e nella filosofia gli viene annunciata dal fratello Quinto la morte di Cesare. Dopo la data fatale, incurante dei consigli del fratello Quinto e dei famigliari, incurante degli inviti alla prudenza della ex moglie Terenzia, Cicerone va a testa bassa contro Antonio armato solo delle Filippiche, nell'illusione di ripetere vittorioso un Catilina bis. Nella tragedia i greci diedero voce a quello che noi moderni chiamiamo la "freccia del tempo", ovvero la unidirezionalità o non reversibilità degli eventi. Nell'agone politico romano - che ricorda più lo scenario del Padrino che quella cosa (apparentemente) soft che oggi va sotto il nome di "politica" - non c'era spazio per gli errori. Cicerone era troppo prigioniero del passato, sia quello di una Repubblica ormai sul viale del tramonto che del suo ruolo - un altro frammento del passato - di "padre della patria" e di "re" della parola, per guardare in faccia la nuova realtà. Il lavoro di Anna Foa e Vittorio Pavoncello lo ritrae chiuso in se stesso, come un re prigioniero del suo regno, il 'regno della parola', appunto. Ma le 'armi della critica', a Roma, hanno da tempo ceduto il posto alla 'critica delle armi'". (dalla prefazione di Luciano Albanese)
10,00

Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni

Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni

Anna Foa

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 312

La storia degli ebrei in Italia è antichissima: nessuna comunità in Occidente ha una presenza così costante, dalla Roma antica fino a oggi.
15,00

Agnus Dei. Gli abusi sessuali del clero in Italia

Agnus Dei. Gli abusi sessuali del clero in Italia

Lucetta Scaraffia, Anna Foa, Franca Giansoldati

Libro: Libro in brossura

editore: Solferino

anno edizione: 2022

pagine: 224

Negli ultimi decenni gli abusi sessuali del clero sono stati occasione di scandalo in quasi tutti i paesi cattolici, che hanno avviato inchieste indipendenti per misurare l’ampiezza del problema. Solo in Italia e in Spagna le conferenze episcopali si rifiutano di collaborare, all’interno di una Chiesa in cui l’abuso è tuttora considerato una trasgressione del sesto comandamento senza tuttavia che il diritto canonico ne consideri l’effetto e le conseguenze per le vittime. Le autrici di questo libro, redattrici o collaboratrici di «Donne Chiesa Mondo», mensile dell’«Osservatore Romano», per la prima volta cercano di capire la situazione italiana, confrontandola anche con quella degli altri paesi, a partire dall’unico archivio sugli abusi disponibile in Italia, quello della «Rete L’Abuso», fondata e diretta da una vittima. Ne emerge un quadro molto preoccupante, di fronte al quale la Chiesa sembra non muoversi. Quali sono state le posizioni dei papi degli ultimi anni, Benedetto XVI e Francesco? E da dove possiamo ripartire? Occorre anzitutto l’esplicita condanna degli abusi e un ripensamento della sessualità, cui segua una riconciliazione con le vittime che passi anche da indennizzi economici per aiutare le persone a ricostruire la propria integrità. Solo così la Chiesa potrà riacquistare credibilità di fronte ai fedeli.
16,90

Una donna a Berlino. Diario aprile-giugno 1945

Una donna a Berlino. Diario aprile-giugno 1945

Anonima

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 312

Il racconto lucido e coraggioso delle violenze e delle umiliazioni subite dalle donne berlinesi dopo la caduta del Terzo Reich. Il dramma di non poterlo gridare, della vergogna ma anche del senso di colpa e punizione di un popolo che scopriva gli orrori del nazismo. «Sì, la guerra avanza rombando verso Berlino. Ciò che ieri era ancora un brontolio lontano, oggi è un tambureggiare continuo... Viviamo dentro un cerchio di bocche di fuoco che si restringe di ora in ora». Si apre con queste immagini il diario tenuto a Berlino da una giovane donna tedesca nelle drammatiche settimane che videro la conclusione del conflitto, l’arrivo dell’Armata Rossa, la morte di Hitler e degli altri gerarchi nazisti e infine la lenta, faticosa ripresa della vita. L’autrice ha voluto restare anonima da quando il libro vide per la prima volta la luce negli anni Cinquanta e fu accolto, soprattutto in Germania, con un senso di fastidio, anzi, di esplicito rifiuto. Decise allora di vietarne ogni riedizione finché fosse rimasta in vita. Solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2001, Hans M. Enzensberger ebbe l’autorizzazione a riproporlo. “Una donna a Berlino” ci mostra il destino – purtroppo ricorrente in ogni conflitto, anche ai giorni nostri – di migliaia di donne costrette a subire gli stupri da parte dei soldati e, senza autocommiserazione né revanchismo, conserva la capacità di discernere e di valutare su chi ricada in ultima istanza la responsabilità della tragedia tedesca. Prefazione di Anna Foa. Introduzione di Hans M. Enzensberger.
13,00

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