Libri di Anna Achmàtova
La corsa del tempo. Liriche e poemi
Anna Achmàtova
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: LV-313
Poesie. Testo russo a fronte
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 158
Viktor Zirmunskij sosteneva che la poesia di Anna Achmàtova derivava da Puskin, ma non dalle sue liriche, bensì dalla prosa. E questa una delle chiavi per accostarsi all'opera della Achmàtova. Dei suoi versi molti lodano la fedeltà a una certa concezione della poesia, in cui l'abbandono è sempre compensato dall'intervento della razionalità. In questa antologia sono raccolte poesie tratte da Sera, Rosario, Stormo bianco, Piantaggine, La canna, Luna allo Zenit, Libro sesto, Fiorisce la rosa di macchia, I segreti del mestiere, scritte tra il 1909 e il 1965 (un anno prima della morte) qui disposte per lo più secondo l'ordine cronologico e non secondo i temi, come usava la stessa Achmàtova. Vi si susseguono vicende personali, sentimentali, episodi della vita quotidiana, echi delle due guerre. La Achmàtova faceva parte di una società in rapida evoluzione socioeconomica, ma allo stesso tempo arretrata come quella di Nicola II, in cui però gli spazi di libertà conquistati dalla donna potevano apparire ampi, in realtà erano circoscritti. Non a caso l'Achmàtova è il primo nome femminile di rilievo che appaia nella storia della letteratura russa.
Luna allo zenith. Testo russo a fronte
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 416
Nata a Odessa nel 1889 e morta a Mosca nel 1966, la vita di Anna Achmatova si è intrecciata con la storia del suo Paese, e anche con le tragedie di quella storia; basti pensare che il suo primo marito, il poeta Nikolaj Gumilëv, venne fucilato nel 1921 con l’accusa di attività controrivoluzionaria; che il suo unico figlio, Lev, venne arrestato e condannato ai lavori forzati nel 1938; e che lei stessa fu continuamente ostacolata dal regime sovietico – che accusava i suoi versi di pessimismo nevrotico e di erotismo malato – e venne espulsa dall’Unione degli Scrittori. In realtà l’Achmatova si ricollegava a ciò che c’era di più alto, e ancora fertile, nella grande tradizione della letteratura russa fra Otto e Novecento, da Puskin a Blok; e lo faceva rifiutando, come scrive Carnevali nella prefazione, ogni «compiacimento estetizzante», ogni «tentativo di evasione». La sua voleva essere innanzitutto poesia della realtà, e «la stessa misura del suo tono lirico, la precisione del dettaglio, la sobrietà insomma del linguaggio conferiscono tanta più intensità, intima tensione drammatica ai suoi versi». Questa raccolta delle poesie di Anna Achmatova, che uscì in prima edizione nel 1962 e dunque solo quattro anni prima della scomparsa della grande poetessa russa, resta a tutt’oggi la più completa e organica antologia della sua opera poetica in edizione italiana; anche per questo, riproponendola oggi a distanza di oltre cinquant’anni, abbiamo preferito lasciare intatto il lavoro del traduttore e curatore, Bruno Carnevali, anche per quanto riguarda l’apparato critico-bibliografico.
Alfabeto di passioni
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: Kappa Vu
anno edizione: 2022
pagine: 200
Un alfabeto, incompleto. Un elenco ordinato eppure random. Narrazioni isolate o ramificate, separate o intrecciate, concrezioni attorno a qualcosa che prende l'animo e per un po', ma anche per sempre, lo domina. Un ordine è un ordine: apparentemente ligio alla successione alfabetica, produce però singolari o naturali accostamenti, attese coppie di significati o filiazioni spurie. Si può giocare con queste voci, godendo dei cortocircuiti prodotti dalla vicinanza nell'indice, ma soprattutto della lettura dei testi che non sembrano mai, restringendosi o esondando, rientrare perfettamente nella categoria. Tutti insieme chiamano a raccolta le passioni, dando un nome alle esperienze interiori più forti.
Sera. Testo russo a fronte
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2023
pagine: 144
Con la raccolta "Sera", prima sua pubblicazione, nel 1912, Anna Achmàtova otterrà un successo straordinario e inatteso: lo stile è essenziale, diretto, manca qualsiasi forma di simbolismo e di metafisica, la realtà e la vita vengono raccontate così come sono. Fin dall’inizio punta sull’economia espressiva, ma le parole sono potenti: sono parole di tutti i giorni che parlano in modo innovativo di amore, abbandono, desiderio. La differenza la fa lei, Anna Achmàtova nata Gorenko, che è originale, unica, inclassificabile o ancora, secondo Brodskij, «uno di quei poeti che semplicemente “avvengono”», che sbarcano nel mondo con uno stile già costruito e una loro sensibilità unica. Arrivò attrezzata di tutto punto e «non somigliò mai a nessuno».
Amedeo Modigliani e altri scritti
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 176
"Questo volume comprende alcuni degli scritti in prosa di Anna Achmatova (1889-1966): scritti critici e di memoria. Ritroviamo qui le stesse caratteristiche dello stile dell’Achmatova poetessa: limpidezza della lingua, ricchezza della sostanza letteraria ed esistenziale, intensa partecipazione emotiva filtrata attraverso il rigore della parola. Le prose critiche costituiscono capitoli diversi, interiormente legati, di un libro ideale, mai compiuto, dedicato a Puškin, che fu veramente il grande maestro e il grande ispiratore di Anna Achmatova. Di carattere memorialistico (ma anche, in parte, critico) sono gli altri scritti, dedicati a poeti come Blok e Mandel’štam, a poeti e traduttori insigni come Lozinskij: tutti momenti fondamentali della cultura russa, con una eccezione: Amedeo Modigliani. Forse non si tratta di una vera e propria eccezione: anche Modigliani, se non altro per il tenero e delicatissimo affetto che lo legò per qualche tempo ad Anna e per il bellissimo ritratto che dipinse di lei, ci pare abbia il diritto di far parte di una storia ideale della cultura russa. In quel famoso ritratto, più che Anna Achmatova si rispecchia il «mistero» di Anna Achmatova: la straordinaria purezza della sua forma e la profonda inquietudine della materia del suo poetare, l’aspirazione a un’emozione rinascimentale e il presagio del tumulto e delle angosce. E le rose che Anna gettò un giorno lontano nel cortile parigino di Modigliani mandano sempre il loro delicato profumo, anche attraverso le altre pagine del libro. Nei suoi ricordi, con pochi tratti essenziali, brevi illuminazioni, rievoca dunque gli amici poeti, risuscitando immagini e sentimenti del passato e permettendo anche di capire aspetti meno noti della personalità di quegli artisti straordinari, a cui Anna era legata da profonda amicizia." (Dalla postfazione di Eridano Bazzarelli)
Rosario. Testo russo a fronte
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 128
Il secondo libro di poesie di Anna Achmàtova, Rosario, fu pubblicato nel maggio del 1914, poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. In questa raccolta, l’autrice prosegue il filone inaugurato con Sera: tensione psicologica, laconismo, osservazioni precise, rifiuto della musicalità tradizionale del verso, preferenza per un linguaggio colloquiale. Achmàtova mette a nudo la propria anima. Tutta l’acutezza e la tensione dei sentimenti, senza metafore elaborate, un linguaggio semplice e informale trovano rapidamente un’eco nei cuori di chi legge: lettrici e lettori ritrovano nei suoi versi penetranti i propri sentimenti, i propri pensieri, le risposte alle domande più angoscianti. E la sua espressiva laconicità, la scelta dei dettagli, e la profondità delle esperienze psicologiche continuano a non lasciare indifferenti.
Taccuini (1958-1966). Testo in lingua originale
Anna Achmàtova
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
Amedeo Modigliani e altri scritti
Anna Achmàtova
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2004
pagine: 144
Questo volume comprende alcuni degli scritti in prosa di Anna Achmatova (1889-1966): scritti critici e di memoria. Ritroviamo qui le stesse caratteristiche dello stile dell'Achmatova poetessa: limpidezza della lingua, ricchezza della sostanza letteraria ed esistenziale, intensa partecipazione emotiva filtrata attraverso il rigore della parola. Le prose critiche costituiscono capitoli diversi, interiormente legati, di un libro ideale, mai compiuto, dedicato a Puskin, che fu veramente il grande maestro e il grande ispiratore di Anna Achmatova. Di carattere memorialistico sono gli altri scritti, dedicati a poeti e traduttori insigni, tutti momenti fondamentali della cultura russa, con una eccezione: Amedeo Modigliani.