Libri di Andrea Pomella
Vite nell'oro e nel blu
Andrea Pomella
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 384
Ci sono vite talmente grandi che sembrano inventate, come certe epoche del mondo. Come la luce che alla fine degli anni Cinquanta si spandeva su piazza del Popolo a Roma nell’ora del tramonto. Sfiorati da quella luce, un gruppo di giovani seduti ai tavoli del bar Rosati – capelli alla moda, sigarette agli angoli della bocca, Clarks ai piedi – guardano in cagnesco la città che rifiorisce dalle macerie della guerra. I loro nomi sono Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Francesco Lo Savio. Vengono dal popolo e stanno per prendersi la scena culturale e mondana del Paese. Da lì a poco infatti diventeranno i pittori comunisti che folleggiano con le principesse, bocconi succulenti per i paparazzi e inventori di nuove mitologie pagane. Ma intanto vivono la loro gioventù, lanciando la sfida ai geni artistici d’oltreoceano – Warhol, Rauschenberg, Johns – e frequentando Ungaretti, Moravia, Guttuso, gli Agnelli e i Rolling Stones. Mario Schifano è un profugo della Libia italiana che porta inciso sulla pelle il marchio del miraggio imperialista di Mussolini. Franco Angeli nasce a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, in una famiglia perseguitata dal fascismo. Tano Festa e Francesco Lo Savio, nonostante i cognomi diversi, sono fratelli. Il primo passa i pomeriggi sulla scalinata di Trinità dei Monti a distribuire poesie ai passanti. Il secondo, fragile e inquieto, sviluppa un pensiero radicale che lo porta ben presto a isolarsi da tutto e da tutti. Sono «i maestri del dolore», come li chiama un gallerista romano storpiando il titolo di una famosa collana di monografie d’artista. Ciascuno vive la sua «ora d’oro» attraversando la “café society” degli anni Sessanta in una Roma che è tornata a essere il centro del mondo. Conquistano le donne più ambite, vanno a vivere in lussuosi palazzi aristocratici, viaggiano in ogni continente, guadagnano e scialano in modo compulsivo, si tradiscono fino a tentare di ammazzarsi l’un l’altro, mettono su famiglie e le distruggono, soprattutto dipingono come ossessi, senza tregua, firmando opere che segnano l’immaginario iconografico italiano della seconda metà del Novecento. Ma «l’ora d’oro» – quel particolare tipo di luce che c’è solo a Roma, al tramonto, e che fa sembrare i palazzi di velluto – dura pochissimo, poi arriva «l’ora blu», quella dell’ombra che anticipa la notte. Il clima del Paese cambia e i loro nomi sprofondano nell’oblio. Affrontano gli anni della caduta, dello scivolamento verso la follia, gli arresti, la tossicodipendenza, i ricatti della malavita, i ricoveri in ospedali e manicomi. Dando forma a un’epopea che si dipana lungo mezzo secolo di storia d’Italia, Andrea Pomella scrive il romanzo avventuroso di quattro esistenze indimenticabili, capaci di toccare con mano – e restituirci – l’indifesa bellezza della vita.
Caravaggio
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 48
Caravaggio
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 80
Van Gogh. Ediz. tedesca
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 48
Caravaggio. Ediz. inglese
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 80
Van Gogh. Ediz. inglese
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 48
Caravaggio. Ediz. tedesca
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 48
Caravaggio. Ediz. inglese
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 48
Caravaggio. Ediz. francese
Andrea Pomella
Libro: Copertina morbida
editore: ATS Italia
anno edizione: 2004
pagine: 48
Il soldato bianco
Andrea Pomella
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 112
San Leucio. Una company town nel Regno di Napoli
Gerardo Cringoli, Andrea Pomella
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 200
Il dibattito storiografico sulla storia del Mezzogiorno sembra aver riguadagnato l'attenzione dell'opinione pubblica ormai da un decennio, concentrandosi, tuttavia, più sulle ragioni del ritardo sociale ed economico del Mezzogiorno che sulle sue potenzialità e sul modello di sviluppo territoriale intrapreso. Sulla base di queste considerazioni, gli esiti di questo lavoro mettono in luce che le vicende della Real Fabbrica di San Leucio possono riproporre un tema solitamente confinato agli aspetti più singolari del regno borbonico, ma che in realtà è l'esempio più importante di una concentrazione di investimenti e di attività pubbliche nel Mezzogiorno prima dell'Unità. San Leucio era una company town in cui la funzione degli operai, definiti artieri, era centrale. Dall'analisi emerge come l'obiettivo era quello di realizzare un tentativo di sviluppo libero dal principio di accumulazione della ricchezza tipico del mercantilismo, con un progetto declinato nella sfera economica e sociale.