Libri di Alfredo Polledro
Guerra e pace
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2024
pagine: 1296
Pubblicato tra il 1867 e il 1869, il romanzo narra gli avvenimenti che si succedettero in Russia tra il 1805, anno della prima sfortunata campagna contro Napoleone, e il 1812, momento dell’insorgenza popolare contro l’armata francese. Nel suo capolavoro, Tolstoj mette in scena le vicende di due famiglie dell’aristocrazia russa: i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov che, simboli dell’armonia del mondo, attraversano, tra balli, battaglie, matrimoni, morti, le loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore. In pagine di altissima scrittura, l’epopea del popolo russo si in treccia con il rapporto fra l’individuo e la collettività, i grandi temi filosofici dell’Ottocento e l’interrogazione sul senso della storia.
I fratelli Karamazov
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2017
pagine: 768
Unanimemente considerata tra le opere più alte della letteratura russa e di tutto l'Ottocento europeo, "I fratelli Karamazov" è l'ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato in parte, tra il 1879 e il 1880, sul "Messaggero Russo", vide la luce nella sua forma integrale nel 1880. Al centro della narrazione le vicende della famiglia Karamazov, padre e quattro figli, di cui uno illegittimo e tre nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. Aleksej, Dmitrij, Ivan e Smerdjakov si muovono circondati da un teatro di personaggi altrettanto cruciali e determinanti, non solo ai fini della narrazione ma anche ai fini del perfetto equilibrio su cui l'architettura del romanzo è costruita. È la storia di un parricidio, è la storia di una schiera di anime alla ricerca della verità e di una salvezza possibile, tutta spirituale, che l'autore cuce addosso al suo Aleksej, illuminandolo sin dalle primissime pagine di una luce forte e ostinata, che è propria solo degli "eroi". Introduzione di Eraldo Affinati.
La figlia del capitano
Aleksandr Sergeevic Puškin
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1999
pagine: 191
Memorie di una casa morta
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: XXXVIII-412
Nel 1849 Dostoevskij, che faceva parte di un circolo di giovani intellettuali di tendenze socialiste, fu arrestato dalla polizia zarista e, dopo otto mesi di reclusione, venne condannato a morte. Successivamente questa pena fu commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia, a Omsk, dove il suo fisico fu segnato per sempre. Questo libro è la cronaca fedele di quel periodo di deportazione, dei luoghi conosciuti e dei personaggi incontrati.
I demoni
Fëdor Dostoevskij
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: XX-706
Petr Verchovenskij, guidato ideologicamente dal demoniaco Stavrogin, è a capo di un'organizzazione nichilista e lega i suoi seguaci con una serie di delitti. L'ultima vittima è Satov, un ex-seguace convertitosi alla fede ortodossa. Per coprire il delitto Petr obbliga Kirillov a scrivere una lettera di autodenuncia, prima di suicidarsi. Altri delitti, apparentemente immotivati, seguono e solo il suicidio di Stavrogin che si impicca nella soffitta del suo appartamento, sembra porre fine all'azione di questi "demoni.
L'idiota
Fëdor Dostoevskij
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 612
Pubblicato nel 1868, è la storia della sconfitta di un uomo "assolutamente buono", il principe Myskin. Un romanzo intricatissimo di avvenimenti, pieno di affetti opposti e di opposti sentimenti morali che dominano tutta l'opera entro cui si agitano bene e male, odio e amore.
Guerra e pace
Lev Tolstoj
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2016
pagine: 1056
Guerra e pace, certamente il capolavoro di Tolstoj, è, come ha scritto Ettore Lo Gatto, "la più grande opera della letteratura narrativa russa e una delle più grandi della letteratura europea del secolo XIX". Il romanzo racconta la storia di due famiglie aristocratiche, i Bolkonski e i Rostòv, in una Russia sconvolta dalla guerra e dall'invasione napoleonica. Raramente è dato di leggere un'opera in cui i destini individuali dei personaggi principali - fra cui spiccano Natasa Rostòva, il principe Andrei Bolkonski e il conte Pierre Bezuchov - si intrecciano in modo così perfetto con gli avvenimenti storici e militari: una dimensione che il cinema non ha mancato di sottolineare in tanti film di successo. L'epopea del popolo russo, il rapporto fra personalità individuale e collettività, i grandi temi filosofici dell'Ottocento e l'interrogazione sul senso della storia si fondono in questa grandiosa narrazione tolstoiana.
Il villaggio di Stepàncikovo e i suoi abitanti
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 276
Questo è uno dei romanzi meno conosciuti e più riusciti del grande scrittore russo. Dove l'orrendo e insopportabile protagonista, Fomà Fomìc, detta legge nella piccola corte famigliare della generalessa Krachòtkina nel paesino di Stepàncikovo, come un Rasputin di ultima categoria. È un romanzo abbondantemente comico, cosa rara in Dostoevskij. Fomà Fomìc chiacchiera, mena la lingua, fa l'intellettuale onnisciente, intontisce tutti a furia di istruzione, vuole insegnare il francese anche ai contadini; sembra un personaggio isterico e sbraitante della televisione d'oggi, un tuttologo spudorato, che a buttarlo in mezzo al letame continuerebbe a cianciare. Appartiene alla schiera dei rancorosi falliti; ce n'è uno in ogni romanzo di Dostoevskij, qui è eccezionalmente caricaturale e antipatico. Il libro è del 1859, anticipa le "Memorie del sottosuolo" e i suoi grandi più noti romanzi.
Il giocatore
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 190
Scritto febbrilmente in soli ventisei giorni, “Il giocatore” narra la passione incondizionata per il gioco d'azzardo con la sua inebriante commistione di audacia, voluttà e sofferenza. La duplice attrazione del protagonista per il gioco e per l'altera e inquietante Polina, pur in circostanze, ambienti e atmosfere vagamente allucinati, riflette vicende reali della vita dell'autore. Che, divorato dalla passione per la roulette, scrive della natura sovranamente superflua del gioco e racconta il sentimento forsennato, oscillante fra desiderio di schiavitù e pulsione omicida, per una figura di donna ambigua, imprevedibile, possessiva. Con uno scritto di Antonio Pennacchi.