Libri di Alessandro Cabianca
Echi e discordanze
Alessandro Cabianca
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2025
pagine: 164
Alessandro Cabianca ci ripropone, tra la riflessione e il ricordo intriso di pietas delle ombre di ieri, un canto che talvolta rasenta nell’inquietudine dolorosa e dissonante l’urlo beat dell’America di ieri; versi che sono sempre anche memoria e monito di ogni frammento che rimane a scheggiare di idee e immagini una vita che verrà; e a cui non si può far fronte senza tener memoria del retaggio di Ezra Pound al termine dei suoi Cantos: “per essere uomini non distruttori”. (dalla prefazione di Enrico Grandesso).
I guardiani del fuoco
Alessandro Cabianca
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2017
pagine: 48
La silloge "I guardiani del fuoco" di Alessandro Cabianca raggruppa due differenti momenti poetici dal titolo Figura, dieci testi fortemente correlati fra loro, e Frontiera, ventiquattro testi che riflettono su tematiche relative al tempo e alla storia riprendendo alcuni temi delle raccolte precedenti, in particolare de Il gioco dei giorni, riportandoli al presente e ai percorsi umani, come ben sottolineato dal poeta Attilio Carminati: "C'è in Cabianca un ritorno alla atmosfera virgiliana, alla contemplazione di campi, montagne, colline, alberi, piante, fiori, il riandare schietto e non retorico a paesi, borghi e casolari, ricuperati integri dalla memoria, a stagioni ridenti o rattristate, a infanzie verginali, a paradisi perduti. C'è altresì un bisogno di vivere, soprattutto di amare, senza inganni e ipocrisie, di amare donne, cose, o divinità, fa lo stesso; c'è una necessità di fuoco, di acqua, di neve, di vento, di luce, di chiarità in tutti i sensi, quale espressione delle stagioni sorte dalla terra e dall'aria, in stretto rapporto con le stagioni umane".
Antigone. Tragedie
Alessandro Cabianca
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 2010
pagine: 56
Con Antigone. Libertà e destino, il poeta e drammaturgo A. Cabianca completa la trilogia Le donne del mito. In Medea. La perfezione dell'ombra, Cabianca descrive Medea come madre amorevole, sposa ripudiata, straniera scacciata dai corinti, che si vendicano di lei lapidandone i figli. Ha indagato, in Clitennestra. La saga degli Atridi, le ragioni di Clitennestra, più seguendo Alfieri che Eschilo, raccontando di una regina violentata dagli invasori achei, i quali le uccidono marito e figlio, e la fanno schiava-regina. Ora in Antigone. Libertà e destino l'autore racconta gli ultimi tragici eventi che colpiscono la discendenza di Edipo e indaga sull'insanabile contrasto tra le leggi della polis e le leggi del sangue, trasformando la scelta di Antigone di seppellire il fratello in una rivendicazione, come è in Alfieri, di libertà contro la tirannide. L'intensità e la profondità dei sentimenti delle protagoniste, pur nella tragicità degli eventi che le colpiscono, smascherano le trame dei regnanti, la banalità e brutalità dei meccanismi del potere. Queste figure femminili, tra le più inquietanti del mito antico, acquistano in queste riletture forma diversa e nuovi significati.
Medea. La perfezione dell'ombra
Alessandro Cabianca
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2014
pagine: 52
La vitalità del mito di Medea è confermata dalle innumerevoli riscritture antiche e contemporanee e dalle molte e contrastanti rivisitazioni da Pindaro a Pasolini, da Euripide a Anouilh, da Apollonio Rodio a Christa Wolf. A queste si aggiunge, apportando significative novità, l'attuale "Medea. La perfezione dell'ombra" di Cabianca.
Ottiero Ottieri. Dalla Olivetti alla Bicêtre
Alessandro Cabianca
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2014
pagine: 120
Ottiero Ottieri, uno dei più complessi e controversi scrittori del '900 italiano, viene analizzato a partire dalla formazione, dal periodo dei romanzi legati all'industria, Tempi stretti e Donnarumma all'assalto, attraverso poi il romanzo-diario della crisi della ideologia e i romanzi-scenaggiatura, fortemente sperimentali, fino alla trilogia della malattia: "L'irrealtà quotidiana", "Il campo di concentrazione" e, in versi, "Il pensiero perverso". Antropologia, sociologia scienze psicologiche soccorrono lo spirito inquieto di Ottieri senza dare risposte risolutive ad un sottostante sentimento d'irrealtà che logora un vissuto fortemente contrastato e lacerato. Cabianca, poeta e drammaturgo, con questo saggio ha inteso sottolineare le componenti autobiografiche che reggono l'intera opera di Ottieri e ne sta ora analizzando l'opera poetica, di cui "Il pensiero perverso" è stato la prima espressione.
Cinquecento
Alessandro Cabianca
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2014
pagine: 238
"Cinquecento" narra le turbolente vicende della prima metà del secolo: la decadenza morale della Chiesa, la riforma protestante, la lotta tra ortodossia ed eresia e la guerra infinita tra il re Francia, Francesco I e l'imperatore Carlo V d'Asburgo, le varianti delle dominazioni straniere con le lotte tra i ducati e principati in Italia, ed infine il prorompere nel Mediterraneo della potenza ottomana. Tra i protagonisti: il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere e un suo aiutante Furfarello, i papi Giulio II della Rovere e Leone X Medici, Lorenzino de' Medici, Lucrezia Borgia, l'Ariosto, l'Aretino, Lutero e personaggi minori che danno l'atmosfera del tempo. Il romanzo racconta di intrighi, storie d'amore e di tradimento. Alcune note mettono un po' d'ordine nella confusione in cui lo scrittore ha volutamente gettato il lettore riguardo agli eventi del periodo.
Torquato Tasso
Alessandro Cabianca
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2015
pagine: 44
Il particolare rapporto genio/follia in Torquato Tasso ne fa uno degli "oggetti" più preziosi per la fantasia degli artisti; così se ne occuparono Goethe e Goldoni, Baudelaire, Leopardi e Byron, Rousseau e Delacroix e ne scrisse un prezioso e documentatissimo poemetto in ottava rima il vicentino Iacopo Cabianca (solo una omonimia!). La sua condizione di poeta di corte lo costrinse in un ruolo che mal sopportava tra amori contrastati o proibiti e tormenti e scrupoli di tipo morale legati ad alcuni aspetti della sua opera, in tempi di inquisizione imperante, che lo spinsero in un vicolo cieco fino alla definitiva perdita della ragione. Cabianca ripercorre i momenti salienti della sua vita inquieta ed errabonda, descrive gli anni alla corte estense di Ferrara fino alla morte in solitudine, da carcerato, come di fatto avvenne, anche se il suo carcere fu il monastero di Sant'Onofrio a Roma e i suoi carcerieri furono i monaci.
Omaggio a Giorgio Segato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Proget Type Studio
anno edizione: 2018
pagine: 60
Manoscritto d’aria
Ștefan Damian
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2025
pagine: 122
"Raramente capita di incontrare una poesia così compatta, così significativamente attenta al reale, liricamente realistica se vo-gliamo utilizzare uno slogan che è quasi un ossimoro, dolorosa e libera, dove l’io, privo del cinismo e della assuefazione, si con-fronta con la storia alla ricerca di una verità che fatica a emergere dalle falsità e dagli intrighi in un mondo di morti vivi e di vivi morti. L’interrogazione: Dio/ dove siamo arrivati?, che allo stesso momento può essere una esclamazione, esprime tutto lo sgo-mento del poeta di fronte agli accadimenti, sempre più incomprensibili e inumani". (dalla prefazione di Alessandro Cabianca).
Haiku
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Proget Type Studio
anno edizione: 2019
pagine: 60
«Questo ventisettesimo numero della collana L'oro dei suoni, ideata nel 1993 da Giorgio Segato e da lui diretta per i primi diciassette numeri, si pone come una eccezione perché presenta non un singolo autore ma un particolare componimento poetico, l'Haiku, con la partecipazione di otto poeti. L'Haiku ci viene dal Giappone fin dal XVII secolo, nella classica forma metrica di tre versi di 5/7/5, da noi sillabe, in giapponese 'more' (unità di suono) e si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, anche con varianti metriche significative e con testi dilatati oltre i tre versi canonici che si richiamavano allo stile haiku più che alla sua struttura. [...] Le caratteristiche di sintesi estrema, di comunicazione delle emozioni più immediate, degli stati d'animo che gli eventi naturali determinano, della meraviglia che può suscitare ogni fenomeno che venga osservato con partecipazione d'animo, fino ai sentimenti più personali come l'amore o il disamore, ma espressi in modo che superino il piano individuale ha determinato il successo di questi brevi componimenti. Sono lampi, illuminazioni, stati dell'animo di chi osserva i fenomeni della natura, spesso pronunciati con sorpresa, talvolta anche con ironia, giocosità, scherzo. [...] Lo sguardo, il flash, l'immagine, l'osservazione dei fenomeni attivano meccanismi di riflessione e di partecipazione emotiva; a momenti di inquietudine possono alternarsi momenti di solitudine, alla speranza lo sconforto, alla scoperta la ripetitività o l'ovvietà. Ma queste piccolissime poesie difficilmente barano, perché un sentimento forzato non reggerebbe ad una lettura attenta; oltretutto la cura che ogni autore mette nella scelta delle parole impone al lettore un di più d'immaginazione e di partecipazione per cogliere il non detto o, meglio, le suggestioni che vengono da quanto i versi dichiarano, oltre la loro superficie. [...] Ogni nuovo Haiku permette una rilettura del mondo naturale attraverso processi di individuazione, di immedesimazione o di estraniamento come se, attraverso la scrittura, si riuscisse a vagheggiare ogni volta un nuovo sé o un nuovo altro da sé [...] Sono stati d'animo che l'osservazione dello scorrere del tempo o dei fenomeni naturali attiva per disvelare il mistero e la bellezza che ogni cosa e ogni essere che abitano il creato ci sanno comunicare attraverso frammenti, attimi, illuminazioni.» (dalla prefazione di Alessandro Cabianca)
Con candide mani
Anna Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Proget Type Studio
anno edizione: 2020
«(...) Dopo venti poesie di questo breve ed essenziale poemetto di trentatré soli componimenti,troviamo la parola che lo giustifica, amore: "E ti aspetto amore ancora stanotte/ nel letto che ci colse" e da qui i ricordi si sommano ai ricordi in una continua rincorsa per uno sguardo già oltre il cammino fatto, insieme o da soli, per non radicarsi esclusivamente nell'assenza, come nella più intensa, a mio parere, tra le liriche di questa raccolta (...). Il linguaggio così controllato e così scarno di questi versi ci riporta a certa poesia anglosassone: la già citata Dickinson, Auden, Eliot, ma la matrice più profonda a me sembra l'essenzialità di certa poesia latina, su cui un classicista come Mario Geymonat ha speso molto del suo tempo e della sua passione di studioso, condividendo questa passione con la sua compagna, come la tensione formale di certe anacreontiche o di certi frammenti della lirica greca, tra i lasciti più cospicui per intensità e chiarezza della lirica universale.» (dalla prefazione di Alessandro Cabianca). Nota a margine di Marta Celio.
Testimoni del tempo-Martori ai vremii
Alessandro Cabianca
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2021
pagine: 66
Di molti personaggi del passato rimangono le opere ma scorgiamo qualcosa della loro umanità soprattutto attraverso i ritratti, spesso unica loro figurazione. Un poeta, si sa, raccoglie il testimone da alcuni grandi del passato e ne azzarda una prosecuzione. Così nel presente del poeta continuano a vivere questi predecessori e tentarne la sintesi in un ritratto può diventare il mezzo per parlare anche di sé attraverso di loro. Una sfida e insieme una dichiarazione di poetica o, meglio, di poetiche, perché non c'è un'unica linea di ricerca e il singolare si specifica nel molteplice.