Libri di Alberto Salvadori
Giovanni Ozzola. Rencontres lors d'une promenade nocturne
Alberto Salvadori, Florian Matzner
Libro: Copertina rigida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2009
pagine: 64
Luca Pozzi. A.E.W.O.M. Catalogo della mostra
Alberto Salvadori, Valerio Borgonuovo, Luca Pozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2010
pagine: 32
Carlo Romiti. Ippios. I cavalli e la terra
Alberto Salvadori, Enzo Fileno Carabba
Libro: Copertina morbida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2010
pagine: 32
Seven little mistakes-Sette piccoli errori
Stefano Collicelli Cagol, Alberto Salvadori
Libro
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2010
Maria Antonietta Mameli. Free composition
Vicki Goldberg, Alberto Salvadori
Libro
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2011
pagine: 32
Andrea Zittel. Between art and life
Francesco Bonami, Alberto Salvadori
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2011
pagine: 184
Massimo Bartolini. Let none but geometers enter here. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Mousse Magazine & Publishing
anno edizione: 2015
pagine: 143
Soft Power. Rosso Morandi Ziegler. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2019
pagine: 64
Un saggio sull'opera di tre grandi artisti contemporanei, la cui opera è riletta a partire dal concetto di Tempo come metafora centrale della struttura di significato dell'opera d'arte. Questo catalogo consegna al lettore i contenuti dell'omonima esposizione organizzata presso la galleria d'arte Tommaso Calabro di Milano tra aprile e giugno 2019. Nella mostra opere inedite dell'artista contemporaneo inglese Toby Ziegler (1972) presentavano una sua riflessione sull'opera di due grandi maestri italiani, Medardo Rosso (1858-1928) e Giorgio Morandi (1890-1964), la cui dialettica tra figurazione e astrazione Ziegler ritrova anche al centro della propria ricerca. Il volume accoglie tre saggi, una conversazione con Ziegler e numerose immagini delle opere allestite e dei dialoghi che, in mostra, si sono creati tra i tre artisti. Sharon Hecker, partendo dalla scultura Staking a claim (2019) di Ziegler, evidenzia somiglianze tra il suo processo creativo e quello di Rosso, entrambi caratterizzati dall'uso di interferenze finalizzate a ridefinire l'identità e i confini della scultura. Alberto Salvadori mette in luce il potere persuasivo delle immagini e la loro ineludibile dubbia fruizione nella pittura di Ziegler così come in quella di Morandi. Aline Guillermet svela poi il funzionamento delle immagini digitali e pittoriche di Ziegler, rivelando come la loro frammentazione quasi astratta offra alla percezione umana la possibilità di riaffermare se stessa. La trascrizione della conversazione tra Sharon Hecker, Alberto Salvadori e Toby Ziegler, tenutasi in galleria il 21 maggio 2019, offre infine un approfondimento non solo sul progetto espositivo, ma anche sul modus operandi e sul pensiero dell'artista.
Munari
Luca Zaffarano, Alberto Salvadori
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2025
pagine: 48
Difficile dare una definizione di Bruno Munari (Milano 1907-1998): è stato un artista “totale”: grafico, designer, scrittore, artista cinetico, film-maker, inventore di giochi, didatta, sperimentatore di tecniche, impegnato nelle applicazioni estetiche della matematica e naturalmente pittore, scultore... Egli stesso rifuggiva da etichette e appartenenze. È stato uno dei più influenti intellettuali della Milano anni Cinquanta e Sessanta. Suo punto di partenza è il futurismo, ma anche Dada e il surrealismo; alla fine degli anni Quaranta è tra i fondatori, con Gillo Dorfles, del Movimento arte concreta, espressione estrema di un astrattismo che concepisce come oggetto della sua ricerca solo se stesso, il colore, l'interiorità prima che la forma. La sua dote creativa principale forse era la fantasia – che gli consentiva di creare “oggetti immaginari” o “forchette parlanti” e “libri illeggibili” – unita a un'invidiabile dose di ironia. Una mostra a Verona celebra ora la sua opera creativa.
Liam Gillick. In piedi in cima a un edificio. Film 2008-2019-Standing on top of a building. Films 2008-2019
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2020
pagine: 152
In piedi in cima a un edificio: film 2008-2019"2 è la prima pubblicazione di Liam Gillick dedicata alla sua produzione video-filmica. Otto opere, realizzate dal 2008 ad oggi, insieme ad una selezione della produzione scultorea dell'artista, in mostra al Museo Madre di Napoli a cura di Alberto Salvadori e Andrea Viliani: gli elementi più 'intimi' della sua ricerca artistica - film per lo più concepiti nella sua casa-studio di New York dove l'ispirazione prende forma concreta - sceneggiature originali con note e immagini, oltre alle installation views site specific. A partire dai primi anni '90, Gillick realizza installazioni, sculture, film, animazioni digitali e opere sonore, ricucite da un'intensa produzione critica e teorica, fra dimensione politico-sociale e sfera personale. Mette in discussione i parametri della fruizione dell'arte e i rapporti di interdipendenza tra economia, arte e istituzioni, invitando lo spettatore a partecipare alla generazione di senso. Per mettere in risalto come il potenziale critico e le ambizioni utopiche dei movimenti d'avanguardia rischino di essere assorbiti e neutralizzati dalle strutture dell'intrattenimento, della comunicazione, dell'arredamento urbano e della corporate culture contemporanei.