Libri di Adriana Tipaldi

Augusto è un uomo incapace di riconoscere e apprezzare la cordialità, la gentilezza, la generosità, rifugge da ogni contatto, rendendosi scontroso e antipatico. La sua vita è intessuta da sospetto, diffidenza, invidia, rabbia, nei confronti di chiunque in qualche modo abbia a che fare con lui. Una vita consumata tristemente, incapace com’è di amare e di riconoscere l’amore, anche nelle persone che gli sono vicine, sua moglie Dora e suo figlio. La sua anima non è mai in pace, ma sempre tormentata dalla ricerca di qualcosa che non riesce a definire, a trovare... La storia si dipana in una serie di flash back e assume una forma surreale che, in un crescendo convulso di una sarabanda allucinante, lo riporta lontano nel tempo, quando era bambino, alla tragedia che l’ha sconvolto e condannato. Allora ricorda la sua mamma, il suo amato gatto... La stretta soffocante dell’infelicità che l’ha condizionato per tutta la vita, che gli faceva vedere nemici dappertutto, finalmente si è allentata, elaborando cosi l’insopportabile vuoto luttuoso lasciato dal colpo brutale di cui è stato vittima innocente. Ritrova così la capacità di amare e con essa Augusto, dopo cinquant’anni, scopre che cos’è la felicità e si riprende la vita che gli era stata brutalmente strappata, ma che ora finalmente ha ritrovato.

Il romanzo si apre una sera qualsiasi nella casa di Mara, Roberto, i figli adolescenti Nicola e Barbara, per concludersi la mattina dopo con un cambiamento nella vita della famiglia. Si avverte una forte tensione, che sarà spiegata a mano a mano che la storia si dipana con una serie di flash back. Si delinea così la squallida figura di Roberto che, abbandonati tutti i membri della famiglia perché semplici contadini, insegue la sua brama di ricchezza. Privo di ogni senso morale, vive nella menzogna e nell'illegalità, prendendo ciò che gli serve da tutti, spacciandosi per un povero ragazzo timido, triste e solo. In tal modo conquista Mara, una ragazza piena di talento e di umanità. La sposa e la fa diventare una cosa solo sua da esibire come un trofeo. Ma un tragico incidente ai danni di un piccolo animaletto indifeso mette a nudo la sua anima arida, cinica, senza amore, vuota e sarà determinante per la decisione liberatoria.

"Questa storia ha come protagonista un gatto, che però interpreta i pensieri, i desideri, i sentimenti, le segrete paure di ogni bambino. In tal modo il piccolo lettore, affrontando un testo breve e di facile comprensione, si identifica col protagonista. Perché un gatto? Per creare un legame fra il piccolo dell'uomo e gli altri animali nella forma più semplice e genuina. Il gatto infatti da secoli si è trasformato da animale selvatico in animale domestico, mantenendo però sempre la sua personalità affascinante e inquieta. Come tale mi sembra che possa costituire nel modo migliore il più intimo legame con la natura. Si può amare ciò che si conosce: questo è lo scopo che si prefigge questa breve storia illustrata, avvicinare il bambino alla natura, agli animali per poterli amare e rispettare. Se le immagini e le parole di questa breve storia riusciranno a dare un piccolo contributo in questa direzione potrò ritenermi soddisfatta e invogliata a cercare oltre su questa strada e nelle mille altre che si potranno prospettare nei meandri insondabili della fantasia." Età di lettura: da 6 anni.