Libri di Adonis
La preghiera e la spada
Adonis
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2002
pagine: 156
Con "La preghiera e la spada" il poeta Adonis ci offre una lente con cui leggere e meglio comprendere il mondo arabo. Grazie alle sue facoltà di percezione e di analisi, Adonis diventa per noi testimone dell'Oriente, analizzandone la cultura e i rapporti con l'Occidente. Ma al tempo stesso il poeta è una voce ascoltata anche dal mondo arabo, rappresentando in quel contesto l'individuo liberato dalla costrizione che esercita il potere religioso. Nei testi raccolti in questo volume Adonis ricorda che la difesa della dignità umana e della democrazia cominciano dal rispetto assoluto delle facoltà creatrici dell'uomo.
Desiderio che avanza nelle mappe della materia. Testo arabo a fronte
Adonis
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 1997
pagine: 80
Alberi adagiati sulla luce-Chie-Chan e io-L'inseguitore
Adonis, Giorgio Amitrano, Tiziano Scarpa
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 189
Tre opere scritte per il Napoli Teatro Festival Italia, tre grandi autori, tre occasioni di teatro e di lettura. In "Alberi adagiati sulla luce": Virgilio, Masaniello, Giordano Bruno, Vico, Benedetto Croce e Leopardi insieme a un coro popolare, tutti personaggi legati a Napoli, danno voce a un'utopia luminosa. In "Chie-Chan e io" il magico e duraturo legame fra due donne messe alla prova dalla lontananza e dalle difficoltà della vita. Ne "L'inseguitore", un uomo aspetta qualcuno fuori dal carcere. Dice che si è svegliato con la curiosità di vedere che faccia fanno quelli che riacquistano la libertà, ma forse sta mentendo.
Cento poesie d'amore
Adonis
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 112
"Il lettore di Adonis, il maggiore poeta arabo che ha sempre più entusiastici consensi anche in Italia, si troverà in questo libro di fronte a cento poesie d'amore scritte in un arco di tempo breve e dalla formidabile compattezza stilistica e di ispirazione. La lezione dell'Oriente si manifesta nella fiducia senza enfasi che l'amore, il corpo d'amore, il canto d'amore siano ancora materia di poesia, e rappresentino una via per la conoscenza del mistero. E Adonis raccoglie qui i frutti della sua tradizione poetica e spirituale nel vedere corpo e anima, carne e spirito, umano e divino fondersi in una sintesi piena di energia creante." (Giuseppe Conte)
Concerto per Gerusalemme
Adonis
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 73
Un poema dedicato a Gerusalemme, Città Santa per eccellenza, essendo tale per le tre principali religioni monoteistiche: Cristianesimo, Ebraismo, ed Islam. Ma Gerusalemme è anche la città martoriata, simbolo del tragico conflitto arabo-israeliano, un conflitto che sembra accompagnarci negli anni senza che mai davvero si profili una reale possibilità di soluzione. Con versi di straordinaria e drammatica intensità, Adonis ci svela il volto di questa splendida, enigmatica città, i suoi miti e la sua storia, la sua pesante eredità ma anche il suo tesoro per l'avvenire.
L'orizzonte mi insegnò il garbo delle nuvole
Adonis
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2014
pagine: 144
La sua Siria si sta sgretolando: di Paese in Paese, di decennio in decennio, Adonis, il maggiore poeta del mondo arabo, ha visto e percorso luoghi ospitali e terre d'esilio, sempre fedele alla sua lingua, sempre aperto a una laica visione universale. Ora - dalla Parigi in cui ha scelto di vivere, ma anche dalle tante città in cui lo porta la fama - conta i suoi passi e rivede i suoi luoghi. Soprattutto quelli della giovinezza che si riaffacciano con implacabile precisione: palme e sabbia, sole e vento, lontane figure amate. Una presenza sempre riemerge dal viaggio delle parole: una mirabile presenza femminile, evocata e invocata, assaporata e penetrata, poiché Adonis è anche poeta dell'amore. Attraverso le stagioni della sua vita - i viaggi e le scoperte, l'impegno e la sfida civile - sempre le sue parole hanno creato la meraviglia di una figura di donna verso cui volgersi con curiosità, fiducia, giubilazione e speranza. Con scritti di Youssef Ziedan e Sebastiano Grasso.
Singolare in forma di plurale
Adonis
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2014
pagine: 171
Nella cultura araba la poesia riveste da sempre un ruolo preminente tra le varie forme di espressione artistica. Agli inizi degli anni Sessanta, Adonis e un gruppo di giovani intellettuali fondarono Shi'r (Poesia), una rivista che segnò un importante momento di rottura con gli schemi poetici classici e la metrica tradizionale, per esprimersi nelle nuove forme della prosa e del verso libero, pur rispettando la tradizione linguistica araba. Sono di questi anni le opere più innovative del poeta, tra cui "Singolare in forma di plurale", dove si definisce la sua personalità connotata da una grande capacità di scrittura, ricchezza di linguaggio e da una profonda analisi teorica. Questo testo accoglie il lettore con uno stuolo di interrogativi sin da subito, a partire dal titolo enigmatico. È un'opera che dissolve i confini, e non soltanto tra singolare e plurale, tra contingente e assoluto, ma anche tra soggettivo e storico, privato e pubblico, presente e passato, agito e pensato. Così, non appena il poeta comincia a tratteggiare le sue tante vite instabili e i loro mondi, compie un viaggio in cui si compenetrano l'immaginario soggettivo e quello altrui, l'immaginario del mondo e del passato con le sue tante stratificazioni, dove si confondono il tempo del borgo e quello privato, la filosofia e la semiologia, l'astronomia e la religione, le visioni dei veggenti e le rivolte dei contestatori, l'estasi del corpo erotizzato e l'ascesi del risveglio e della rinascita...
La linea rossa e lilla del tuo confine
Sebastiano Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2015
pagine: 188
"Sergej Ejzenstejn, autore della famosa 'Corazzata Potëmkin', descriveva la produzione di un film come la composizione di molti fiammiferi in un albero vivente. Il poema di Sebastiano Grasso assomiglia a una sua personale 'montagna incantata', fatta di tanti sassolini. L'arte contemporanea pullula di clown abili nei giochi di prestigio con ciottoli simili, ma pochi tentano, audacemente, di farne una montagna che possa essere scalata e permetta di dominare, dall'alto, il panorama. I versi di Grasso sono un poema-tentativo di riportare in vita frammenti lirici legati all'amore, custoditi nella cineteca della memoria, forse già logori nel disperato tentativo di essere dimenticati. È un tentativo di ricostruire, incollare singoli frammenti poetici, quasi da diario, che costituiscono un insieme unico, indissolubile: l'epos dell'amore. Ma che cosa ha voluto ricostruire Grasso nella sua opera? Il ritratto dell'amata, come ha già fatto Rembrandt con Saskia, quando l'ha dipinta mentre, girata, guarda le generazioni future, compresi noi, assieme al calice di vino in cui - come è possibile percepire con un nuovo sguardo - ballano persino le allegre bollicine dorate? Già, o forse no, perché questo è un ritratto così impercettibilmente variegato e spirituale che a volte sembra essere la somma di tanti volti femminili, una dedica alla Donna con lettera maiuscola, sintesi delle molte donne da lui incontrate durante la sua vita intensa..." (Dallo scritto di Evgenij Evtushenko)
Violenza e Islam. Conversazioni con Houria Abdelouahed
Adonis
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2015
pagine: 192
Conosciamo tutti la follia di certi leader arabi, responsabili dei massacri dei loro popoli, e conosciamo il loro odio nei confronti delle libertà pubbliche. Ma oggi lo Stato islamico, invocando la legge della shari'a, ostenta una barbarie che supera ogni immaginazione. Il suo compito sarebbe quello di ripulire la terra dell'islam da tutto ciò che minaccia la sua purezza. E in nome di questa purezza si commettono i crimini peggiori: uccisioni, stupri, massacri, saccheggi, vendita di donne, distruzione di siti archeologici e storici... La condanna dell'alterità va di pari passo con la desolazione e la rovina. "È la rovina" scrive Adonis "che caratterizza lo stato attuale del mondo arabo, un mondo in cui si politicizza la religione e si sacralizza la politica." Oggi è della massima urgenza riflettere sul senso di questa rovina. A partire da qui il nuovo libro di Adonis affronta il tema della violenza come aspetto costitutivo dell'islam e, passando al tempo presente, mette a fuoco i temi più drammaticamente attuali: il fallimento della Primavera araba, gli attentati terroristici, la nascita dell'Isis.
Violenza e Islam. Conversazioni con Houria Abdelouahed
Adonis
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2016
pagine: 189
Conosciamo tutti la follia di certi leader arabi, responsabili dei massacri dei loro popoli, e conosciamo il loro odio nei confronti delle libertà pubbliche. Ma oggi lo Stato islamico, invocando la legge della shari'a, ostenta una barbarie che supera ogni immaginazione. Il suo compito sarebbe quello di ripulire la terra dell'islam da tutto ciò che minaccia la sua purezza. E in nome di questa purezza si commettono i crimini peggiori: uccisioni, stupri, massacri, saccheggi, vendita di donne, distruzione di siti archeologici e storici... La condanna dell'alterità va di pari passo con la desolazione e la rovina. "È la rovina" scrive Adonis "che caratterizza lo stato attuale del mondo arabo, un mondo in cui si politicizza la religione e si sacralizza la politica." Oggi è della massima urgenza riflettere sul senso di questa rovina. A partire da qui il nuovo libro di Adonis affronta il tema della violenza come aspetto costitutivo dell'islam e, passando al tempo presente, mette a fuoco i temi più drammaticamente attuali: il fallimento della Primavera araba, gli attentati terroristici, la nascita dell'Isis.
La foresta dell'amore in noi
Adonis
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 162
Una raccolta potente in cui il linguaggio fluido e ardente del maggior poeta arabo contemporaneo ribadisce con energia la fiducia nella poesia come via privilegiata per la conoscenza.
I canti di Mihyar il damasceno
Adonis
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 214
C'è qualcosa di assoluto, di totale e apertissimo, nei "Canti di Mihyar il damasceno". Qualcosa di profondamente astorico, di archetipico, ma che pur dimora costretto nei confini della storia e dell'esilio. Il lettore è coinvolto dalla grande potenza liquida e musicale della parola e del verso del poeta (qui tradotto in ottima poesia italiana da Fawzi Al Delmi), che scrisse questi canti nei primi anni Sessanta, subito affermandosi come voce naturale e coltissima di un popolo e di una cultura, quella araba, in virtù della nobile profondità maestosa del suo canto, vibrante e di ampio respiro. «Sono entrato nella liturgia della creazione» dice Mihyar, il grande «santo barbaro», personaggio che consente al poeta di esprimersi nella mirabile tensione di una parola carica di suggestioni, che si manifesta nelle accensioni essenziali della lirica come negli splendidi svolgimenti in poeticissima prosa dei salmi. Elegie e visioni, momenti epici, popolano questo capolavoro della poesia novecentesca, al cui centro è un personaggio creato da Adonis, Mihyar appunto, che vive nell'«incertezza di chi sa ogni cosa», mosso da una «identità in continua ricerca», come ci avverte nella postfazione Khalida Said, che ci inoltra sulla strada di quella figura mitica che coinvolge e riassume in sé svariati elementi: «la crisi del poeta come individuo che vive nel XX secolo» e insieme, su un altro livello, «l'esperienza della trasformazione e della mobilità nella società araba e la crisi dell'uomo che si trova di fronte a temi quali la vita, la morte e l'amore».