Libri di A. Vanzan
Il randagio e altri racconti
Sadeq Hedayat
Libro: Copertina morbida
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Scelti e tradotti dal persiano dall'iranista e islamologa Anna Vanzan, dieci racconti, finora mai pubblicati in Italia, che celebrano l'impressionante talento narrativo di Sadeq Hedayat, scrittore coltissimo e maledetto, la cui opera è ancora oggetto di censura in patria. Scritti tra il 1930 e il 1942, sono tratti da diverse raccolte e testimoniano, nella loro eterogeneità e molteplicità di stile, la ricchezza di interessi culturali e artistici dell'autore, vissuto tra l'Iran, l'India e Parigi e fine studioso della letteratura persiana. Dieci storie potentissime e stranianti, in cui prende vita il quotidiano delle masse popolari di Teheran - la piazza, il macellaio, la sala da tè, il barbiere, il miniaturista - così come la Parigi degli anni Trenta e Quaranta, fascinosa e inquieta. Una narrazione seducente, cupa e vertiginosa che ci trascina in un'atmosfera surreale, a tratti grottesca, carica di richiami al glorioso passato dell'Iran e alla sua tradizione millenaria.
La civetta cieca
Sadeq Hedayat
Libro: Copertina morbida
editore: Carbonio Editore
anno edizione: 2020
pagine: 135
Scritta negli anni '30 del '900 mentre l'autore era in esilio volontario a Parigi e in Persia si consolidava il potere del contestatissimo shah Reza Pahlavi, "La civetta cieca" è riconosciuta come l'opus magnum di Sadeq Hedayat. Il romanzo poté essere pubblicato in Iran solo nel 1941, dopo l'abdicazione del sovrano, e suscitò scandalo nella società persiana. Un'opera visionaria e di potente sottigliezza, dall'atmosfera oscura e insieme magnetica, in cui suggestioni simboliste ed echi kafkiani si mescolano all'esistenzialismo francese, alla cultura indiana e alla magia della grande tradizione letteraria persiana. Fra realtà e allucinazioni indotte dall'oppio, un miniaturista di portapenne racconta la sua tragica storia, il suo tormento, il suo desiderio di oblio. Seducente, intrigante e fortemente introspettiva, la scrittura di Hedayat avvolge il lettore in una spirale che lo trascina in un vero e proprio stato di ipnosi.
Via della rivoluzione
Amir Cheheltan
Libro: Copertina morbida
editore: Lastaria Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 175
"Via della Rivoluzione" rivela il volto oscuro dell'Iran post-rivoluzione nel suo passaggio storico forse più difficile e tormentato in cui corruzione, violenza e repressione pervadono le strade di Teheran. Fatah è il proprietario di una clinica dove si effettuano interventi per eliminare le tracce di rapporti sessuali prematrimoniali, al fine di soddisfare il tradizionale senso dell'onore presente nella società iraniana e tuttora elemento di forte contraddizione. Dopo aver svolto l'ennesimo intervento di imenoplastica per salvare la rispettabilità di una sua giovane e affascinante paziente, la vita di Fatah subisce uno sconvolgimento improvviso da cui scaturisce la ricerca ostinata di un amore perduto. Shahrzad vorrebbe sposarsi con un uomo impiegato presso il carcere di Teheran, dove sono rinchiusi perlopiù prigionieri politici. Mostafa, pur desiderando l'amore, trascorre la sua quotidianità e gli anni migliori della sua gioventù dentro le mura di questa prigione compiendo torture indicibili. Le loro esistenze si incrociano legandosi in un unico e inesorabile destino che sovrasta ogni personaggio di quella che può definirsi un'opera corale. In queste pagine coraggiose e intense, la città di Teheran è parte integrante e vivida della narrazione, in cui i temi della vita quotidiana e della sopravvivenza sono centrali mentre sullo sfondo scorre la storia del Paese e l'interazione tra religione, Stato e processo di modernizzazione. Attraverso una prosa essenziale e al tempo stesso densa, che coinvolge e appassiona, Cheheltan racconta un mondo che oggi appare remoto, come se fosse stato inghiottito dall'inevitabile corso della storia che ciclicamente genera delle crepe. Al di là della frattura il passato spunta inverosimile, malgrado esistano alcuni inequivocabili punti di contatto con il presente che riguardano soprattutto la condizione femminile.
Sole a Tehran
Feresteh Sari
Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2014
pagine: 224
Setareh e Nilufar vivono a Tehran. Sono ragazze nel 1978, quando il romanzo comincia, e tra studio, impegno politico, conflitti con i genitori, amicizie, amori e atti di libertà, si fanno protagoniste della rivoluzione islamica della fine degli anni Settanta. Sono donne nel 2009, quando il romanzo si conclude, e delle donne adulte hanno l'intensità esperienziale e la coscienza inquieta. Tra l'una e l'altra data, si dipana il percorso delle loro vite, solari e tragiche, sommesse e gridate, sullo sfondo di un mondo che attraverso storie come questa impariamo a conoscere.
Tre donne. Racconti dall'Iran
Gali Toraghi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2008
pagine: XIII-144
L'autrice, che scrive in prima persona, vive con la famiglia momenti di grande crisi quando si insediano al potere i rivoluzionari khomeinisti. Nella sua casa lavoreranno come domestiche tre donne, le cui storie sono esemplari del clima di proibizione e di terrore che da allora incombe sulla società iraniana. Figlia della borghesia agiata e colta - il padre era direttore di un'importante rivista letteraria - Goli Taraghi ci offre uno spaccato della condizione umana, e di quella femminile in particolare, nel periodo più buio del nuovo regime teocratico, aprendo una finestra di luce su una realtà dolorosa e a lungo ignorata.
Perduti nella fuga
Mohammad A. Soltanzade
Libro: Libro rilegato
editore: Aiep Editore
anno edizione: 2004
pagine: 176
La storia di Humâyun raccontata da Golbadan Begum, principessa dell'harem Moghul
Golbadan Begum
Libro
editore: Ariele
anno edizione: 2000
pagine: 112
Il colonnello
Mahmoud Doulatabadi
Libro: Copertina rigida
editore: Cargo
anno edizione: 2011
pagine: 192
Una notte di pioggia incessante. Sono le tre e mezza quando il colonnello riceve la visita di due funzionari pubblici armati che prelevano per condurlo dal pubblico ministero. Qui il vecchio colonnello scopre che Parvaneh, la figlia quattordicenne di cui si erano perse le tracce, è stata assassinata. Se vuole riavere il cadavere e darle degna sepoltura, dovrà pagare una tassa e celebrare il rito prima che faccia giorno. La famiglia del colonnello, infatti, è caduta in disgrazia da diverso tempo e gode di pessima fama. Da quando, anni prima, il colonnello si rifiutò di dare ordine di sparare sulla popolazione inerme che si ribellava: accusato di diserzione, venne costretto al carcere e degradato. E questo è solo l'inizio di una saga familiare attraverso cui si narra il declino dell'intera società iraniana. "Il colonnello" è stato scritto in venticinque anni ed è ancora inedito in Iran perché censurato dal governo.
Lo specchio e la rosa. Antologia di poetesse sufi
Libro
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2003
pagine: 90
Fiabe persiane. Storie da bazar e caravanserragli
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2003
pagine: 240
Il volume fa parte di una collana dedicata a storie e leggende di ogni parte del mondo per riconsegnare alla ''fiaba'' il suo significato più ampio: non solo letteratura infantile ma momento importante della cultura popolare. Tradizionalmente chi raccontava storie nel mondo persiano erano uomini. Coloro i quali lo facevano di mestiere erano raggruppati in apposite corporazioni e giravano di villaggio in villaggio e di mercato in mercato; lì si esibivano all'aperto oppure nella sala da tè e da caffè il cui ingresso era proibito alle donne, alle quali era tradizionalmente riservata la narrazione casalinga per i bambini, vicino al fuoco, nelle notti invernali; momento particolarmente favorevole alla narrazione, secondo la tradizione, perché gli spiriti buoni hanno tempo per ascoltarle,mentre quelli cattivi dormono nei boschi e non possono nuocere.
Le dita nella terra, le dita nell'inchiostro. Voci di donne in Afghanistan, India, Iran, Pakistan
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2002
pagine: 192
"Le dita nella terra, le dita nell'inchiostro" raccoglie racconti, memorie e saggi di donne, non solo contemporanee, che hanno vissuto in quattro stati asiatici: donne d'Afghanistan, India, Iran e Pakistan. Un territorio enorme che ha condiviso una millenaria storia politica, sociale, economica, religiosa e culturale ed è stato separato nel corso dei secoli in quattro stati, spesso dilaniati tra di loro da conflitti religiosi, etnici o coinvolti in guerre rovinose con altri paesi. Le donne di cui qui vengono presentati i testi hanno reagito e combattuto per affermare la loro libertà contro i patriarcati locali e internazionali.