Libri di A. Criconia
Una città per tutti. Diritti, spazi, cittadinanza
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2019
pagine: 250
La questione del «diritto alla città», per richiamare il titolo di un famoso libro di Henri Lefebvre, pubblicato nel 1968 e tornato negli ultimi anni alla ribalta, è centrale in un'epoca come quella attuale in cui le megalopoli mettono sempre più sotto i nostri occhi la difficoltà, per i progettisti e la classe politica, di governare la natura complessa e mobile della dimensione urbana contemporanea. I temi sollevati da quella riflessione tornano con forza oggi: la dispersione della città sul territorio, i meccanismi di esplosione della dimensione urbana verso un «fuori» e di implosione al suo interno. Riflettere sul diritto alla città oggi vuol dire dunque affrontare nodi cruciali come quelli del rapporto centro-periferia, della gentrificazione dei quartieri storici, delle diseguaglianze spaziali e sociali, dei conflitti, della mobilità difficile, dell'aumento del controllo sociale, del consumo di suolo e degli squilibri ambientali. Attraverso una pluralità di interventi di architetti, urbanisti, sociologi, filosofi, il libro definisce i contorni della città contemporanea, quella che si è ormai lasciata alle spalle la città moderna del Novecento.
Corpi dell'architettura della città
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2004
pagine: 224
Lina Bo Bardi. Un'architettura tra Italia e Brasile
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 322
Nel 1946, all'età di 32 anni, Lina Bo Bardi parte con il marito per il Sudamerica. È un viaggio di sola andata. In Brasile, Bo Bardi fisserà la sua dimora e costruirà la sua seconda vita. Ma è in Italia, dove si laurea alla scuola di architettura di Piacentini e Giovannoni e dove muove i primi passi professionali nel mondo delle riviste e del dibattito, che si delineano i temi e le figure della sua architettura. Nei suoi capolavori - Casa de Vidro, MASP, SESC-Pompéia -, così come nelle opere meno conosciute dei teatri, delle chiese, delle case e negli allestimenti, sono evidenti le tracce di un razionalismo umanistico tipicamente italiano che, mescolate con il "surrealismo" brasiliano, hanno dato forma a edifici rigorosi e fortemente espressivi. Questo volume è una riflessione collettiva sui caratteri ibridi dell'architettura di Bo Bardi: una lettura della sua opera e del suo pensiero, sullo sfondo della crisi del Moderno e delle avanguardie storiche, seguendo il filo di una visione etica e poetica del progetto che pone al centro la cultura e le arti popolari. Il volume raccoglie i contributi di: Renato Anelli, Maria Argenti, Rossana Battistacci, Federico Bilò, Alessandra Capanna, Alessandra Capuano, Anna Carboncini, Orazio Carpenzano, Francesca Romana Castelli, Giorgio Ciucci, Alessandra Criconia, Martina De Luca, Anna Rita Emili, Ettore Finazzi-Agrò, Anna Giovannelli, Anna Maria Giovenale, Alessandro Lanzetta, Giancarlo Latorraca, Zeuler R. M. de A. Lima, Domizia Mandolesi, Alessandra Muntoni, Carlo Paga-ni, Emanuele Piccardo, Pisana Posocco, Piero Ostilio Rossi, Silvana Rubino, Simona Salvo, Francesco Tentori.