Libri di William Marx
Un'estate con Don Chisciotte
William Marx
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2025
pagine: 216
Don Chisciotte, il “cavaliere dalla triste figura”, è un personaggio che ha moltissimo da dire al mondo contemporaneo. Cerca le sue certezze, il suo motivo di vita e la sua speranza in un mondo ideale, i romanzi cavallereschi, che non hanno alcuna attinenza con la realtà che lo circonda. L’universo cavalleresco gli offre un codice di comportamento, una morale e una geografia spirituale totalmente autoreferenziale, che da un lato lo separa dal mondo circostante, dall’altro lo protegge da una realtà che pare avere perso qualsiasi speranza e significato. Nel Don Chisciotte di Cervantes tutto è diverso da come appare. Il suo protagonista è forse il primo personaggio a decidere di vivere la sua vita nei libri, letteralmente, e in questo è il diretto progenitore di un’infinità di altri personaggi, da Madame Bovary alla letteratura “on the road”. Nato nell’ambito di una fortunatissima serie di trasmissioni radiofoniche che ha già dato origine a diversi successi editoriali – prima di tutto Un’estate con Montaigne, di Antoine Compagnon (Adelphi 2014) – questo piccolo e spiritoso libretto di William Marx è non solo una guida a uno dei massimi capolavori della letteratura di ogni tempo, ma anche un libretto da cui ricavare divertenti riflessioni sul mondo contemporaneo.
La tomba di Edipo. Per una tragedia senza tragico
William Marx
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 190
Come l'architettura e la scultura, anche la letteratura ha le sue rovine. Rovine da interrogare, ma anche da preservare dalle invenzioni del regime dell'arte del linguaggio. A partire dall'Edipo a Colono, l'ultima delle tragedie attiche giunte fino a noi, è la concezione stessa della letteratura e dei suoi poteri ad essere messa in discussione. Quattro tesi, o "eresie", invitano il lettore a riformulare, entro nuovi sentieri critici, la propria conoscenza della tragedia antica. Il luogo, l'idea, il corpo, il dio: quattro punti da cui misurare la distanza che intercorre tra noi e il mondo antico, per capire meglio la letteratura come arte autonoma a vocazione universale.