Libri di Vivetta Vivarelli
Del dominio e del riscatto. Il confronto con Nietzsche nelle tre stagioni della teoria critica
Marco Celentano
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 228
Questo studio presenta una disamina delle interpretazioni del pensiero nietzscheano proposte dai quattro esponenti più noti della Scuola di Francoforte: Horkheimer, Marcuse, Adorno e Habermas. Le esegesi horkheimeriane e adorniane ne emergono come le prime che seppero aprire il secolo XX a un colloquio approfondito e aperto con la filosofia di Nietzsche. Criticandone senza sconti l’elitismo, rifiutando al contempo di liquidarlo come precursore del fascismo, esse utilizzarono tale confronto per una problematizzazione del marxismo stesso, da cui pure prendevano le mosse. L’immagine delle tre stagioni della teoria critica fa riferimento a tre diverse fasi della produzione scientifica francofortese: gli anni ‘30, in cui i suoi promotori appaiono convinti che un’adeguata “conoscenza delle leggi economiche” consenta di prevedere il superamento del capitalismo; la fase del dopoguerra in cui, crollata questa speranza, Horkheimer e Adorno tentano una radicale critica della civiltà “da sinistra”; la svolta che, tra gli anni Sessanta e Ottanta, conduce Habermas ad un distacco sempre più netto dalla teoria critica, all’approdo a una sorta di semi-trascendentalismo, a una prospettiva liberale.
Literarische Bilder und Vorbilder der Ewigen Wiederkunft
Vivetta Vivarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 107
Epistolario. Volume Vol. 5
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 2011
pagine: 1358
Con questo quinto volume si conclude l'edizione italiana dell'Epistolario di Friedrich Nietzsche, e si può a buon diritto parlare di avvenimento editoriale. Mai come in questo caso, infatti, i testi offerti al lettore si rivelano preziosi per sfatare i pregiudizi, tanto radicati quanto infondati, e le manipolazioni più o meno dolose di cui Nietzsche è sempre stato, ed è tuttora, oggetto. Ed è impressionante notare, nelle lettere dell'ultimo periodo, come lo stesso filosofo sia consapevole del suo destino di pensatore frainteso: "... godo di una strana e quasi misteriosa considerazione da parte di tutti i partiti radicali (socialisti, nichilisti, antisemiti, cristiani ortodossi, wagneriani)". L'atto finale dell'Epistolario si apre a Nizza, città cosmopolita che Nietzsche elegge a suo "quartiere d'inverno". Sono i giorni in cui è costretto a far stampare la quarta parte di "Così parlò Zarathustra" privatamente, perché la ricerca di un nuovo editore si è rivelata assai problematica. Nietzsche oscilla tra un'amarezza che può tradursi in toni di sconforto e l'esaltazione per il "nuovo compito": quel pensiero dell'eterno ritorno che sente gravare su di lui "con il peso di cento quintali". Intanto la Germania gli si mostra sempre più lontana e ostile, climaticamente e culturalmente, e diventa pressoché totale la solitudine, prostrante ma indispensabile per adempiere al proprio fatum...
Nietzsche e gli ebrei
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2011
pagine: 276
Il libro presenta, dopo due importanti saggi introduttivi di tipo filosofico e storico di Jacob Golomb e Andrea Orsucci, un'ampia selezione di passi tratti dalle principali opere, dai frammenti postumi e dalle lettere di Nietzsche sugli ebrei suoi contemporanei, gli antichi ebrei e gli antisemiti, e brani sull'ebraismo tratti dalle conversazioni di Nietzsche col medico viennese Joseph Paneth, amico di Freud. Viene così affrontata nel modo più diretto una questione cruciale, tuttora molto dibattuta e al centro di accese discussioni all'interno della ricerca internazionale su Nietzsche. Per quanto gli studiosi siano sostanzialmente d'accordo sul fatto che Nietzsche sia anti-antisemita, tuttavia la sua valutazione degli ebrei e dell'ebraismo appare molto controversa. In questa raccolta si è cercato di far parlare i testi stessi che molte volte hanno una forza e un'evidenza incontestabile, ma si è cercato anche di bilanciare per quanto possibile i giudizi più elogiativi con quelli più critici. I brani proposti sono accompagnati da introduzioni alle varie fasi e da una rete di note per ricostruirne il contesto; in particolare quelli più problematici (come quelli della "Genealogia della morale" e dell'"Anticristo") vengono ricondotti alle numerose letture di Nietzsche sui rapporti tra ebraismo e cristianesimo.
Lettere da Torino
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2008
pagine: 269
Se tutta la vita di Nietzsche ha un aspetto voraginoso, questo vale in misura suprema per l'ultimo periodo della sua attività di scrittore. In una effervescenza creativa senza precedenti, ogni testo annuncia un passaggio irreversibile, come se ciò che egli è stato fino a quel momento si preparasse a manifestarsi in una forma nuova. E parte essenziale di questi testi, che devono essere considerati come un corpo unico, sono le ultime lettere, scritte a Torino in un crescendo di euforia prima di perdersi per sempre nel silenzio. Ogni pagina è retta dallo stesso gesto: l'irrompere di una selvaggia teatralità, il presentarsi sulla scena raccogliendo nella forma più intensa tutto il proprio essere. Fino al culmine dei numinosi "biglietti della follia", inviati ad amici e potenti della terra e firmati "Dioniso" o "il Crocifisso", dove sembra riecheggiare l'intera opera di Nietzsche - e palesarsi una pratica a cui tutto il suo precedente pensiero doveva fatalmente condurre.

