Libri di Vincenzo Gioffrè
Cinque paesaggi effimeri nel centro storico di Napoli
Vincenzo Gioffrè
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2025
pagine: 136
Questo volume documenta la realizzazione di cinque paesaggi effimeri nel centro storico di Napoli inaspettatamente apparsi, e altrettanto magicamente spariti, in un meraviglioso venerdì ottobrino. L'iniziativa, denominata “Fuori Congresso Lost Landscape”, è stata promossa da AIAPP CBC (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio - sezione Campania, Basilicata, Calabria) con il supporto e l'adesione del Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II di Napoli, della Presidenza e del Consiglio Nazionale di AIAPP e dell'Amministrazione del Comune di Napoli. L'evento ha avuto un esito particolarmente felice. Le cinque opere hanno innescato un vivace confronto tra interpretazioni contemporanee di paesaggio e si sono distinte per la qualità estetica, l'originalità, l'impatto visivo e spaziale, per la sperimentazione di materiali e tecniche costruttive, per il coinvolgimento attivo della comunità plurima di abitanti del centro storico di Napoli, vera protagonista dell'evento.
Rigenerare naturale. Nuovi paesaggi postindustriali per Bagnoli tra didattica, ricerca, terza missione
Vincenzo Gioffrè
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 160
Questo libro illustra un percorso scientifico, incentrato sulla specificità della Progettazione del Paesaggio, che affronta il tema della rigenerazione di quei territori della città contemporanea rimasti indeterminati, dismessi, indefiniti, a causa della cessazione di attività produttive. A partire dalla lettura critica di una selezione di esperienze internazionali recenti e attraverso una sperimentazione didattica progettuale svolta sul sito dell'ex Italsider di Bagnoli, l'approccio proposto non opera una cancellazione totale delle tracce antropiche esistenti, ma piuttosto le nobilita facendole assurgere al rango di vere e proprie "rovine" di una modernità trascorsa. Così anche i processi naturali, spontanei o indotti, proposti secondo principi di coesistenza e coevoluzione tra viventi, sono interpretati come motore della rigenerazione ecologica dei territori contaminati. Capannoni, ciminiere, tralicci, cisterne, piattaforme metalliche si integrano con la vegetazione spontanea e di progetto e dialogano con dispositivi percettivi e sistemi di mobilità lenta introdotti per consentirne la fruizione. Gli esiti sono "Nuovi Paesaggi", espressioni inedite di qualità estetiche, ecologiche e sociali, che interpretano la condizione postindustriale della contemporaneità.
Un laboratorio internazionale di progettazione del paesaggio. 5 esperienze di parchi fluviali urbani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 268
Un laboratorio internazionale di progettazione del paesaggio è il sesto volume della collana "fare paesaggi/making landscape", la quale accoglie ricerche e sperimentazioni progettuali sul paesaggio intorno a tre temi ritenuti significativi: il ruolo attivo delle comunità nei processi di riconoscimento, salvaguardia e trasformazione dei paesaggi; la considerazione degli spazi aperti liberi come trama connettiva per i territori della contemporaneità; la qualità del progetto in relazione ai nuovi comportamenti e alle pratiche sociali spazializzanti. L'approccio transdisciplinare adottato si pone l'obiettivo di stimolare il dibattito e promuovere l'integrazione delle conoscenze.
Latent landscape. Interpretazioni, strategie, visioni, per la metropoli contemporanea
Vincenzo Gioffrè
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2018
pagine: 132
Latent landscape è il concept di un approccio operativo incentrato nell'interpretazione fenomenologica di quel vasto repertorio di paesaggi dell'abbandono, del degrado, dello scarto, del rifiuto, emblematici del complesso e contraddittorio habitat umano della contemporaneità. Un approccio fondato nell'adesione ai principi, oggi largamente condivisi, della valorizzazione delle risorse esistenti e dello scrupoloso utilizzo di quelle non rinnovabili; della presa in conto dei cambiamenti climatici e delle emergenze ambientali e sociali; del coinvolgimento attivo delle comunità di abitanti nei processi di trasformazione dei loro ambiti di vita quotidiana. La tesi esposta sostiene che è possibile avviare processi rigenerativi per i paesaggi negletti della contemporaneità attraverso un'azione di svelamento e di reinterpretazione della moltitudine delle qualità latenti in essi celate. L'esito è un "cortocircuito" tra una nuova estetica della sostenibilità e prefigurazioni immaginifiche per progetti radicali e visionari ma adattivi e contestuali, aderenti al reale, ai caratteri identitari dei luoghi, alle storie, miti, leggende, riti collettivi degli abitanti.
Con testi sostenibili. Una visione per la città metropolitana di Reggio Calabria
Consuelo Nava, Vincenzo Gioffrè
Libro: Libro in brossura
editore: Listlab
anno edizione: 2014
pagine: 144
Questo volume propone l'esito di ricerche teoriche e applicate svolte dagli autori presso la Mediterranea di Reggio Calabria. La tesi proposta è la definizione di una strategia progettuale che si fonda su Azioni Doppie Ambiente/Paesaggio secondo ibridazionia e contaminazioni reciproche; un approccio che individua nella interrelazione tra le due categorie la chiave di volta per una progettazione responsabile in contesti metropolitani contemporanei complessi e mutevoli. Caso studio della ricerca è la definizione di scenari possibili per la costituita Città Metropolitana di Reggio Calabria, esempio emblematico e significativo del processi globali della contemporaneità di mutazione delle città in metropoli. L'ipotesi si articola, appunto, in Doppie Azioni, la sostenibilità ambientale assunta quale principio di base e una inedita visione di città metropoli che trova nel paesaggio elemento unificatore e rappresentativo. La ricerca trova applicazione nel Laboratorio di Sintesi Finale in Progettazione Urbana Sostenibile - a.a. 2011 2012 Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, di cui il responsabile scientifico è stato Renato Nicolini ed a cui gli autori, insieme agli studenti, dedicano questo testo.