Libri di Vanni Rinaldi
Intelligenza artificiale sociale. Usare l'intelligenza artificiale per creare beni comuni digitali
Vanni Rinaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 118
L’Intelligenza Artificiale (IA) potrebbe condurre l’essere umano a superare i suoi limiti cognitivi e biologici. Con il rischio di creare un universo in cui l’intelligenza sia separata dalla consapevolezza e dalla umanità stessa. Ma il pericolo immediato è che l’enorme potenza dell’IA sia di proprietà di poche persone mettendo a rischio la democrazia ed aumentando la disuguaglianza nel mondo. Però qualsiasi tecnologia produce effetti a partire dal modo in cui viene recepita nelle istituzioni e nella società. Per questo c’è bisogno di sottrarre i nostri dati digitali a chi li utilizza per il solo profitto e destinarli alla creazione di un Intelligenza Artificiale Sociale che serva a produrre beni comuni digitali per migliorare il benessere delle persone. L’”altruismo dei dati “, che è stato recentemente introdotto dalle leggi europee, ha messo a nostra disposizione un’arma efficace per sottrarci al controllo dei Giganti del web e liberare la tecnologia dell’IA usandola a nostro vantaggio.
Dalle coop alle co-app. Per una condivisione etica dei big data
Vanni Rinaldi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 97
In un mondo fatto di dati, che ognuno di noi cede inconsapevolmente, occorre costruire un nuovo rapporto tra gli utenti e le piattaforme digitali, aiutando gli individui a contrastare i giganti del web che le utilizzano nei campi più disparati solo per massimizzare i loro profitti. Per riuscire in questa sfida da cui dipende una parte significativa del nostro futuro dobbiamo prima di tutto riprenderci i nostri dati digitali e poi condividerli con quelli degli altri, in maniera trasparente, democratica e mutualistica. Chi può aiutarci meglio della cooperazione, con i suoi principi etici e la sua storia secolare di unione e organizzazione dei deboli per uscire dallo sfruttamento? Nel mondo stanno nascendo esempi di questa nuova cooperazione digitale. Ma è in Europa che si può avviare un progetto dove la tutela attiva e auto-organizzata dei dati digitali di 500 milioni di cittadini-consumatori, consenta di dare vita ad uno spazio economico e sociale digitale basato su libertà, pluralismo, democrazia e responsabilità piuttosto che sull'egoismo.