Libri di Valerio Morabito
Processi di paesaggio. Un turismo di identità per le miniere dell'Iglesiente. Sardegna. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 172
In questo libro l'architetto e paesaggista Valerio Morabito ci accompagna in un viaggio all'interno delle miniere di Iglesias, in Sardegna. Per millenni gli uomini hanno scavato con costanza attraverso la geologia dell'isola. Anche se lo facevano ovviamente per sfamare le famiglie e diventare un po' più ricchi, i minatori sono stati brillanti architetti dell'oscuro. Senza essere consci di concetti estetici da applicare, hanno inavvertitamente creato uno straordinario impero del vuoto; una città al negativo, un tempio invertito. Fino all'età' industriale comunque, nel momento in cui la materia diventa inerte e priva di significato,i minatori hanno pensato la terra viva e misteriosa, come un corpo percorso da energia ed impreziosito da gioielli nello stesso tempo materno e feroce.
Paesaggio New York. Ediz. inglese
Valerio Morabito
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca del Cenide
anno edizione: 2007
pagine: 96
Paesaggio astratto
Valerio Morabito
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca del Cenide
anno edizione: 2003
pagine: 84
Landsketches. Disegni di paesaggio
Valerio Morabito
Libro: Libro rilegato
editore: Biblioteca del Cenide
anno edizione: 2002
pagine: 80
La dittatura della tecnica
Valerio Morabito
Libro: Libro in brossura
editore: Sacco
anno edizione: 2014
pagine: 102
Questo libro esplora la quotidianità in cui l'avanzare della tecnica la fa da padrone. In un vortice dove l'uomo trascorre le sue giornate, tutto è soggetto alla nuova divinità. La technè è la religione della nostra epoca. Ogni cosa cambia con grane celerità e l'uomo, per star dietro a tutto ciò, si disumanizza ed agisce come una fredda macchina. Le conseguenze sono l'emergere di problemi nei rapporti con l'altro, l'insoddisfazione, l'indifferenza e la ricerca del piacere momentaneo. Quest'età era stata anticipata dalle speculazioni filosofiche di Nietzsche e Junger, dagli scritti letterari di Camus e Sartre, dai dipinti di Munch e Friedrich e dalle riflessioni cinematografiche di Chaplin. In una giungla tecnica l'uomo è disorientato. Si è sradicato dal suo passato, ha paura di guardare verso il futuro e vive solo pensando al presente. Come un computer di ultima generazione cestina le proprie sofferenze e conserva sul desktop la sua piccola realtà isolata da tutto il resto. È possibile andare oltre la linea di questo orizzonte? Forse se la filosofia si liberasse dall'accademismo degli ultimi secoli, potrebbe aiutare l'individuo a riflettere meglio sui nuovi percorsi da affrontare.