Libri di Valerio Carando
Gli indesiderati. I sentieri di Walter Benjamin in un film di Fabrizio Ferraro
Valerio Carando
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 113
"'Gli indesiderati d'Europa', incentrato sulla 'retirada republicana' e l'esodo di Walter Benjamin, è l'ultimo film di Fabrizio Ferrare uno degli autori più originali e innovativi del panorama indipendente. Questo volume ne raccoglie il diario di lavorazione, alimentando una riflessione in fieri sui processi teorici e operativi che sottendono la messa in forma dell'immagine filmica." Prefazione di Roberto Silvestri.
Il clan dei cineasti. L'estetica del noir secondo Jean-Pierre Melville, Josè Giovanni, Henri Verneuil
Valerio Carando
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 113
Il clan dei cineasti vuole offrire una introduzione critico-teorica allo studio di un genere che, per almeno tre decenni, ha generosamente nutrito l'universo iconografico del cinema europeo. Nell'avvicinarsi all'opera di Jean-Pierre Melville, José Giovanni e Henri Verneuil, l'autore concentra il proprio interesse analitico in seno a quattro direttrici interpretative: sono presi in esame i complessi rapporti con l'immaginario veicolato dal cinema americano, i vincoli ideologici con le più tipiche convenzioni del genere, le rispettive concezioni del corpo divistico e, in chiusura, due emblematici esempi di "intersezione autoriale".
Il cinema di Jacques Demy
Valerio Carando
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2025
pagine: 224
Cineasta eclettico, refrattario alle etichette, Jacques Demy è stato uno dei più grandi registi del Novecento. Ha ridefinito la concezione cinematografica di musical, fiaba, commedia e melodramma, attraverso le sue inconfondibili pellicole legate all'immaginario enchanté. Dietro la vibrante poesia delle sue narrazioni, spesso scandite da elementi autobiografici, si agita un sottouniverso di ambiguità e contraddizioni ancora tutto da esplorare. Questo volume punta a riscattarne la figura di artista unico, esaminando per intero un'opera che ha saputo sopravvivere tanto ai successi effimeri (Les Parapluies De Cherbourg, 1964) quanto alletransitorie disfatte commerciali, senza mai smettere di parlare al presente con immutata forza espressiva.