Libri di Valentino Nizzo
Felice Barnabei. Alle radici dell'archeologia nazionale
Valentino Nizzo, Miriam Lamonaca, Antonietta Simonelli, Maria Paola Guidobaldi
Libro: Libro in brossura
editore: ARA Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 168
Una biografia corredata con immagini inedite e saggi di approfondimento che racconta la vita e l’opera di Felice Barnabei, figura fondamentale nella storia della tutela e conservazione dei beni culturali in Italia.
Spina etrusca a Villa Giulia. Un grande porto nel Mediterraneo
Libro: Libro rilegato
editore: ARA Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 616
Catalogo della mostra omonima tenuta nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, che porta al pubblico le ultime novità degli studi archeologici sulla città di Spina, il porto etrusco nell’Adriatico, e il suo rapporto con i grandi centri urbani dell'Etruria tirrenica.
Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Luigi Rovati
anno edizione: 2023
pagine: 208
La mostra “Tesori etruschi. La collezione Castellani tra storia e moda” (25 ottobre 2023 – 3 marzo 2024), ospitata presso la Fondazione Luigi Rovati e organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, porta a Milano i più importanti reperti archeologici e gli straordinari gioielli della collezione Castellani, una delle raccolte antiquarie romane più ricche e conosciute, non solo per l’importanza degli oggetti che la compongono, ma anche per il rilievo delle personalità che contribuirono a costituirla nel corso dell’Ottocento. Al nome della famiglia Castellani è legata sia l’invenzione di un nuovo genere di gioielleria e oreficeria “nello stile degli antichi”, che imitava nell’aspetto e nelle tecniche i materiali di origine archeologica, sia un’intensa attività di collezionismo e commercio di antichità provenienti dalla Penisola, culminata nel 1926 con la cessione del nucleo più consistente della raccolta al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. La possibilità di esporre una selezione di questi oggetti, per la prima volta eccezionalmente al di fuori della loro sede, permette di apprezzare non solo la grande varietà di materiali, ma anche la singolare qualità, che aveva reso a lungo lo studio di ricevimento Castellani una tappa obbligata per i visitatori della Città Eterna. Il catalogo ricalca il percorso espositivo presentando le opere esposte nelle seguenti sezioni: i capolavori, le produzioni mediterranee, la vita femminile, le oreficerie, dèi ed eroi e la famiglia Castellani. Il catalogo è arricchito da importanti contributi che aggiungono diverse novità a quello che già si sapeva sull’importanza storica della collezione Castellani e sulle sue caratteristiche, con particolare riguardo al suo intreccio tra antico e moderno.
Spina Etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo
Libro: Libro in brossura
editore: ARA Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 508
Catalogo della mostra omonima (Ferrara - Roma) che porta al pubblico, a cento anni dalla scoperta, le ultime novità degli studi archeologici sulla città di Spina, il porto etrusco nell’Adriatico che fu uno snodo fondamentale per i traffici e i contatti tra culture diverse, dal delta del Po all’Atene di età classica, dall'Etruria padana a quella Tirrenica, dal mondo transalpino alla Magna Grecia.
Antico e non antico. Scritti multidisciplinari offerti a Giuseppe Pucci
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 614
Non solo sull’antico vertono i saggi raccolti in questo volume, dedicati a un antichista sui generis che ha sempre inteso i confini tra le discipline non come barriere ma – secondo l’etimologia del termine – come fini comuni, condivisi. Gli oltre sessanta contributi di studiosi di diversa estrazione – tutti specialisti di grande prestigio nel proprio campo – riflettono la varietà dei suoi interessi: dalla storia dell’arte a quella della cultura materiale, dall’iconologia all’estetica, dall’antropologia alla tradizione classica nella letteratura, nel cinema e nell’opera lirica, per citarne solo alcuni. Una cosa accomuna Giuseppe (Pino) Pucci e quanti hanno voluto testimoniargli la loro amicizia: la consapevolezza che l’antico non è mai irrevocabilmente tale, relegato in un passato separato, e che anche nella storia della cultura le mort saisit le vif.
Landscapes. Paesaggi culturali
Libro
editore: Fondazione Dià Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 628
Da anni il tema del paesaggio è diffusamente introdotto e discusso in più settori disciplinari, assumendo connotazioni vaste e articolate, soprattutto nelle applicazioni accolte a livello di politiche economiche e sociali in ambito territoriale. Parlare del paesaggio oggi significa riformulare l’idea stessa di territorio, sia esso regione estesa che complesso urbano, da un punto di vista estetico ed etico; e approcciarlo come sistema interconnesso di fattori in costante evoluzione su cui si intersecano temi fondamentali come sussistenza, sostenibilità, benessere e identità: un punto cardine nella trattazione delle relazioni tra conoscenza e vita quotidiana, tra lascito storico-culturale e strategie socioeconomiche di sviluppo, tra partecipazione e appropriazione identitaria. In questa visione olistica, il paesaggio è cultura.
Ritorno ad Ischia. Dalla stratigrafia della necropoli di Pithekoussai alla tipologia dei materiali
Valentino Nizzo
Libro
editore: Centre Jean Bérard
anno edizione: 2007
Antropologia e archeologia dell'amore. 4º incontro Internazionale di Studi antropologia e archeologia a confronto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Fondazione Dià Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 1064
Il volume raccoglie gli atti del convegno “Antropologia e archeologia dell’amore” svoltosi presso il Parco regionale dell’Appia Antica dal 26 al 28 maggio 2017, al quale hanno partecipato oltre 80 specialisti afferenti a diversi ambiti disciplinari, nello spirito che ha sempre contraddistinto la serie di incontri di “Antropologia e Archeologia a confronto” giunta alla sua IV edizione. Al centro della discussione tra antropologi (fisici e culturali) e archeologi è stata in questa occasione la nozione stessa di amore, affrontata in una prospettiva critica e problematica in rapporto sia alla sfera umana che a quella divina o, più latamente, materiale, e indagata anche tenendo conto delle modalità attraverso le quali, in una data cultura, essa può essersi diacronicamente e sincronicamente definita e trasmessa fino ad approfondire le eventuali dinamiche che possono, nel tempo, aver contribuito più o meno consapevolmente a modificarla o alterarla in seguito al confronto o all’incontro con altre culture.
Archeologia e antropologia della morte. Volume Vol. 1
Valentino Nizzo
Libro
editore: ESS Editorial Service System
anno edizione: 2018
Archeologia e antropologia della morte. Volume Vol. 2
Valentino Nizzo
Libro
editore: ESS Editorial Service System
anno edizione: 2018
Archeologia e antropologia della morte. Volume Vol. 3
Valentino Nizzo
Libro
editore: ESS Editorial Service System
anno edizione: 2018
Archeologia e antropologia della morte. Storia di un'idea
Valentino Nizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2015
pagine: 720
La decifrazione dei "codici" semiotici, ideologici e fisiologici della morte ha una storia complessa che il volume cerca di ripercorrere attraverso le due principali ramificazioni disciplinari in cui la questione risulta articolarsi: archeologia e antropologia. La ricostruzione storiografica, focalizzata su società di livello protostorico (in part. quelle dell'Italia continentale) ma aperta a molteplici riscontri anche con altre realtà, si snoda in 8 capitoli dagli albori del positivismo fino ai più recenti e stimolanti sviluppi di tale dialogo interdisciplinare. In particolare l'attenzione si sofferma sulle tappe salienti di un percorso attraverso il quale - con esiti spesso contraddittori - si è cercato di ricomporre in uno schema coerente dal punto di vista storico e culturale, il sistema di segni materiali e immateriali che accompagna una morte e può da un lato sostanziare l'idea che di essa si ha nella società che lo mette in atto e, dall'altro, dar conto del rapporto metaforico che talvolta sussiste tra le sue modalità di rappresentazione e i meccanismi sociologici che connotavano il ruolo del defunto all'interno del suo gruppo familiare e/o della sua comunità di appartenenza.