Libri di Valentina Galli
Il colore dei papaveri
Valentina Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Scatole Parlanti
anno edizione: 2024
pagine: 112
Italia, anni Quaranta. Dina è una giovane ragazza che abita in un piccolo borgo di montagna sovrastato da due maestosi promontori che tutti chiamano “i Sassi”. Qui vive con la madre, l’amata e bellissima sorella Marietta e la nonna Linda, custode dei segreti e delle usanze antiche. Dina è immersa nel suo piccolo mondo scandito dai ritmi della natura, dai riti quotidiani, dalle corse in sella a Zara, da racconti e avventure. Insieme a lei c’è sempre Guido, compagno di scuola e vicino di casa con il quale esplora e scopre i misteri della montagna. Un giorno, però, la realtà tranquilla e serena di Dina è sconvolta dall’arrivo della guerra. I confini del borgo sicuro e familiare, che per lei rappresentavano tutto, sono investiti da un turbine di odio e violenza che la portano a capire che le persone non sono quello che sembrano, che la realtà non è sempre classificabile, definibile e priva di sfumature, che gli eventi non sempre dipendono dalla volontà personale, ma le nostre scelte sì.
Riflessioni sul sentiero graduale. Insegnamenti introduttivi al Commentario del Lamrim Cenmo
Gyatso Tenzin (Dalai Lama)
Libro: Libro in brossura
editore: Chiara Luce Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 156
Gianni, il civismo è il profumo della vita. Parole e gesti, sguardi e paesaggi odorosi di Gianfranco Giannini, figlio del Montefeltro
Valentina Galli, Salvatore Giannella
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 316
«Cade a proposito il tema umano del civismo di Gianni, che questo libro evoca in suo nome, giocando sul cambio di ruolo con il famoso ottimismo di Tonino Guerra» (Luca Cesari). «Gianni Giannini era un uomo dalla vita profumata: di fiori gialli, pane e arte. Se ne stava al lato della piazza di Pennabilli, nell'amato Montefeltro, con la camicia rosa che gli andava larga, i polsini ripiegati all'interno. Agitava la mano benedicente, l'indice esile indicava sempre qualcosa di nuovo. Era stato un cacciatore di bellezza e quando non la trovava, la creava lui. Aveva fatto del suo borgo una capitale estetica… » (Gabriele Romagnoli).