Libri di Tortorelli Monica
La persona giuridica «garante» della sicurezza sul lavoro. La responsabilità dell’ente tra nodi insoluti e ricerca dell’effettività
Tortorelli Monica
Libro
editore: Dike Giuridica
anno edizione: 2023
pagine: 195
L’estensione – ex art. 25 septies d.lgs. 231/2001 – della responsabilità della persona giuridica ai reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro è stata accolta come una riforma necessaria, alla quale guardare con sicuro favore. Numerosi risultano tuttavia gli interrogativi, in ordine specialmente all’operatività dei parametri imputativi di cui agli artt. 5 e ss. del Decreto 231 e diffuse le difficoltà legate ai molti nodi critici che la prassi fatica a sciogliere. La riferibilità all’ente delle condotte individuali, la costruzione del modello organizzativo in relazione alla c.d. colpa d’organizzazione, la prova della fraudolenta elusione del modello stesso, i rapporti tra il plesso di regole costituito dal Mog 231 e gli schemi prevenzionistici in campo lavorativo disciplinati dal d.lgs. n. 81/2008, sono solo alcuni tra i più rilevanti profili emersi in sede applicativa. Attraverso l’analisi di queste ed altre problematiche ci si interroga sulla possibilità e i limiti della strutturazione di un sistema credibile di responsabilità degli enti in questo ambito, esaminando la disciplina degli obblighi di sicurezza esistenti in capo alla societas ed incrociandola con i principi guida disegnati dalla normativa generale. Gli esiti dell’indagine sono utilizzati, de lege ferenda, per prospettare possibili rimedi alternativi alle risposte attuali, mentre, pur nella incertezza del quadro legislativo, consentono de lege lata di offrire chiavi di lettura e criteri interpretativi atti a circoscrivere i problemi e orientare l’impegno applicativo della giurisprudenza nel cruciale settore della sicurezza del lavoro.
La tutela penale degli interessi fiscali
Tortorelli Monica
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 296
La continua evoluzione normativa del sistema dei reati fiscali, secondo direttrici di tutela difformi e sulla base di regole di disciplina peculiari, offre l'immagine di un settore che necessita di una ricognizione delle sue coordinate identificative. Scopo principale di questo lavoro è di misurare la conformità del diritto penale tributario vigente ai tradizionali canoni garantistici propri dello statuto penalistico, dai quali esso sembrava essersi progressivamente discostato, in nome delle esigenze 'di cassa', legate alla 'ragione fiscale'. In tempi più recenti, le scelte di politica criminale che ne hanno riorientato il ruolo paiono averlo pian piano fatto rientrare, sebbene in modo altalenante e forse poco convinto, nel solco del diritto penale comune. L'analisi si è dunque concentrata in particolare sui profili concernenti la tecnica di incriminazione ed i relativi modelli punitivi, nonché sugli strumenti di selezione dei fatti meritevoli di sanzione penale in materia tributaria. Peculiare oggetto di indagine sono state ovviamente le più recenti modifiche normative - soprattutto con il d.lgs. 158/2015 e da ultimo con il decreto fiscale n. 19/2020 - che hanno rideterminato l'assetto strutturale dei reati tributari. In connessione ad esse sono state esaminate le tendenze evolutive della giurisprudenza e quindi gli effetti prodottisi sul piano applicativo a seguito della riformulazione, a più riprese, dello schema di illecito fiscale penalmente rilevante. La ricerca si propone infine di offrire possibili soluzioni praticabili anzitutto sul piano legislativo, prima che su quello interpretativo, nel segno di un'auspicabile rivisitazione dell'attuale disciplina degli illeciti fiscali, così da (re-) inquadrarla nella sistematica dell'ordinamento penale.

