Libri di Tiziana Zanetti
Arte e legalità. Per un'educazione civica al patrimonio culturale
Annalisa Palomba, Leonardo Salvemini, Tiziana Zanetti
Libro
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 160
Il patrimonio culturale è di tutti e dall’essere di tutti e di nessuno il passo è breve, anzi brevissimo. L’intenzione, forse pretenziosa, certamente seria del volume è quella di cercare di "dimostrarne" la necessaria pubblica fruizione e responsabilizzazione affinché tutti se ne prendano cura. La materia di riferimento è il diritto dell’arte e dei beni culturali: disciplina prodigiosa sul piano degli approfondimenti e della messa a giorno di alcune delle questioni cruciali per una comunità, nazionale o locale che sia. Nella piena consapevolezza che serva un approccio multidisciplinare di osservazione (che è ben più della contemplazione per quanto anch’essa fondamentale), di comprensione e di educazione al patrimonio culturale, il volume si occupa dell’analisi del profilo giuridico che lo caratterizza, riferendosi a quel complesso sistema della tutela (penale) previsto dal nostro ordinamento giuridico. In una sezione del volume queste "regole" vengono messe alla prova. La storia e la contemporaneità, infatti, ci mostrano quotidianamente la fragilità dei beni culturali, non solo nelle aree di crisi internazionale o negli episodi più celebri di aggressione, ma ogni giorno nel nostro Paese, nei nostri paesi: ed è qui che si gioca la sfida, forse la più importante e impegnativa, della salvaguardia. Non è un libro solo per gli addetti ai lavori, anche se certamente guarda a coloro che si occupano di tutela e di formazione in materia di beni culturali, ma che si rivolge — attraverso un’architettura “discorsiva- dei contenuti, differenti prospettive di analisi che si confrontano e completano, un linguaggio il più chiaro e piano possibile — a tutti «noi, i cittadini» (S. Settis).
Il diritto e il rovescio dell'arte. Come una premessa
Tiziana Zanetti
Libro: Libro in brossura
editore: TraRari TIPI
anno edizione: 2020
pagine: 124
"L’arte è molto più di quel che vediamo. Oltre al soggetto, alla tecnica, alla composizione, al colore… c’è un’altra dimensione che testimonia la sua vita, la sua provenienza ovvero le vicende che ha vissuto. Ma il titolo vuol riferirsi anche al diritto dell’arte e del patrimonio culturale, materia che viene raccontata attraverso la vita quotidiana, nella sua normalità e nei suoi momenti eccezionali, e al rovescio, il diritto penale, chiamato ad intervenire in caso di furto, ricettazione, contraffazione, esportazione illecita, danneggiamento. Conoscere le regole della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale può servire a ridestare l’attenzione, a non abbassare la guardia. Si prova a disegnare una cornice, in forma di dialogo interdisciplinare (in uno spazio intitolato “Specialmente”), nella quale collocare alcune questioni sempre attuali che sfidano il nostro sguardo e dalle quali dipende il nostro modo di vedere, di percepire e di rapportarci con gli altri e con le “cose”. Si arriva a stabilire che non solo l’arte è molto più di quel che vediamo, ma quel che vediamo, tanto più in un Paese come l’Italia, dipende da quel che siamo o scegliamo di essere ogni giorno."
Il bello e il giusto. Sulla tutela del patrimonio culturale e la sua fragilità
Tiziana Zanetti
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 176
Diritto e antropologia si confrontano sul patrimonio culturale e la sua tutela, con uno sguardo attento e concentrato su alcune situazioni di particolare fragilità che riguardano il bene nella sua dimensione materiale e immateriale, imponendo riflessioni ben più ampie sull’individuo, sulla società, sul nostro tempo. Si propongono all’attenzione del lettore, tra gli innumerevoli casi di fragilità, quelli che riguardano i luoghi che abitiamo — le nostre città, le nostre periferie —, dimostrando quanto sia difficile difendere il bello e il giusto, elementi in rapporto strettissimo, come se dall’uno dipendesse l’altro. È davvero così? Per questo si deve intervenire per educare o rieducare, come testimoniano i preziosi contributi dei giudici penali, autori della sezione centrale del volume. Così il bello e il giusto rappresentano, soprattutto nella lettura antropologica, momento fondamentale del volume, i due elementi da comprendere e da difendere con eguale determinazione non in una dimensione astratta e lontana dal reale, ma nel qui e ora dove possono davvero cambiare (e migliorare) lo sguardo sul mondo. Scorrono sottotraccia, in tutto il volume, le domande: cos’è l’arte (oggi)? e la bellezza? Il lettore non troverà risposte, tanto meno esplicite, ma un luogo di riflessione nel quale domandarselo, anche in vista dell’introduzione della nuova educazione civica nella formazione dei giovani, rimarcando la necessità imprescindibile e non abdicabile di conoscere il patrimonio culturale per poterlo tutelare.