Libri di Tarcisio Lancioni
Vittorio Corsini. Riti e rituali. Cappella dei Priori Galleria Nazionale dell'Umbria
Tarcisio Lancioni, Cristina Muccioli, Marco Pierini
Libro: Libro rilegato
editore: Gli Ori
anno edizione: 2023
pagine: 96
Riti di Vittorio Corsini è «un ambiente in cui la sacralità non viene cancellata, o sospesa, ma ridefinita, riconcepita, attraverso l’istituzione di nuovi oggetti di culto: le opere d’arte» (Tarcisio Lancioni)
Visual culture studies. Rivista semestrale di cultura visuale. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 329
Rivista semestrale di cultura visuale.
E/C. Enunciazione e immagini. Volume Vol. 29
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 170
Contributi di: Denis Bertrand, Giovanni Careri, Lucia Corrain, Ruggero Eugeni, Paolo Fabbri, Jacques Fontanille Alice Giannitrapani, Michele Guerra, Giovanni Manetti Dario Mangano, Francesco Marsciani, Claudio Paolucci, Isabella Pezzini, François Rastier, Augusto Sainati.
E inseguiremo ancora unicorni. Alterità immaginate e dinamiche culturali
Tarcisio Lancioni
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 370
L’alterità è l’esito di un giudizio fondato sul riconoscimento di segni dell’estraneità, a partire dai quali ci facciamo un’immagine, e una ragione, dell’Altro: condizioni indispensabili per l’espressione di qualsiasi giudizio. Ma come si può conoscere qualcosa che riconosciamo proprio in quanto sconosciuto, per pura differenza rispetto a ciò che è noto? È in questo spazio fra la necessità e l’impossibilità che si colloca tutta la panoplia di figure dell’Altro, mostri o unicorni che siano. Veri apparati di cattura semiotici che le culture elaborano per tradurre l’Altro in qualcosa di “preconosciuto”, e spesso associati a giudizi già formulati, a pregiudizi. È di questi modelli che il libro si occupa con gli strumenti della semiotica, in una sorta di inseguimento, delle sue manifestazioni all’interno dei testi più diversi (letterari, cinematografi ci, documentali, pittorici e fotografi ci), nella convinzione che il loro studio abbia qualcosa di importante da insegnarci: non tanto a confrontarci con l’Altro, quanto a capire le dinamiche semiotiche attraverso cui lo comprendiamo e lo giudichiamo.
Il senso e la forma. Semiotica e teoria dell'immagine
Tarcisio Lancioni
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2013
pagine: 333
Come scrive Omar Calabrese nell'introduzione: "Questo libro potrebbe essere intitolato, con assoluta legittimità, "Alle radici della semiotica dell'arte". "Il senso e la forma" propone infatti una rilettura in chiave semiotica delle teorie formali dell'arte, mostrando come quelle teorie, con la loro peculiare attenzione all'organizzazione espressiva delle opere d'arte visiva, possano offrire un contributo rilevante allo studio dei modi di significazione delle immagini, concorrendo con ciò anche a un ripensamento della stessa teoria semiotica, in una prospettiva meno legata ai caratteri della lingua verbale. D'altro canto, "Il senso e la forma" mostra come la riflessione semiotica, avendo superato la tradizionale dicotomia fra "forma" e "contenuto", possa dare un apporto di assoluto rilievo nella descrizione e nella comprensione del significato delle "forme" con cui le immagini ci si presentano (oltre che del carattere formale del loro contenuto), e ambire con ciò a un ruolo centrale nel panorama odierno degli studi sull'immagine. "Il senso e la forma" parte da un prologo su semiotica e arti visive; nella prima parte si sofferma sulla teoria della "visibilità pura" e sui suoi rapporti con le correnti filosofiche del neo-kantismo e della fenomenologia, nella seconda sugli sviluppi della teoria formale dell'arte, nella terza sulla semiotica delle arti visive e dell'immagine.
Immagini narrate. Semiotica figurativa e testo letterario
Tarcisio Lancioni
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2009
pagine: 184
Le "immagini" circolano all'interno della nostra cultura non solo grazie alla diffusione di opere che si rivolgono direttamente alla "vista", quali dipinti o film, ma anche grazie alla capacità che altre forme semiotiche hanno di farci "percepire" aspetti del mondo, e fra queste anche quelle verbali dei testi "letterari", come dimostra la capacità che abbiamo di riconoscere, o di contestare, la somiglianza fra le scene e i ritratti di un romanzo e le traduzioni pittoriche o filmiche degli stessi. La dimensione figurativa dei testi non ha però solo questa capacità di "rinvio" al mondo, offrendocene immagini più o meno vivide, ma costituisce anzi un "luogo" di particolare rilevanza per la definizione delle strategie di significazione di un testo, in cui si decide gran parte della sua ricchezza di senso e che proprio perciò può apparire come particolarmente "denso", tanto che parte della critica ne ha fatto un sacrario quasi impenetrabile, quello del simbolico e dell'ineffabile. A partire dall'analisi di alcuni testi letterari, e di qualche "traduzione" cinematografica, il libro esplora questa dimensione della significazione, e cerca di illustrarne le implicazioni che possono arricchire sia la prospettiva teorica adottata, quella della semiotica (post) strutturale, sia quella più immediatamente pratica, orientata all'interpretazione dei testi studiati.