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Libri di Stefano Baia Curioni

Gli archivi digitali dei Gonzaga e la cultura letteraria in età moderna

Gli archivi digitali dei Gonzaga e la cultura letteraria in età moderna

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 140

Questo volume inaugura la collana diretta da Andrea Canova e Daniela Sogliani “I Gonzaga digitali”, che si propone di raccogliere studi pluridisciplinari sui documenti dell’Archivio Gonzaga trascritti nelle banche dati informatiche del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te di Mantova. Il tema di questo primo volume è la cultura letteraria in età moderna, indagata nei suoi più vari riflessi a partire da notizie sinora malnote o completamente inedite, che permettono di illuminare meglio le esperienze biografiche e culturali di uomini di lettere che furono in contatto con i Gonzaga, tra cui poeti di prima grandezza (Torquato Tasso) e minori degni di considerazione (Muzio Manfredi), così come eruditi, italiani (Aldo Manuzio il Giovane, Traiano Boccalini) e stranieri (James Crichton, Stanisław Niegoszewski). Le carte mantovane consentono inoltre di approfondire le vicende di alcuni libri appartenuti o offerti ai Gonzaga, sin dalla genesi di una loro parte a lungo trascurata eppure ricca di implicazioni politiche e sociali quale la dedica, con importanti sviluppi tanto per la storia del collezionismo e del commercio librario, quanto per quella dei complessi rapporti tra i letterati e le istituzioni nella realtà italiana d’antico regime. Preceduto dall’introduzione di Stefano Baia Curioni, il volume comprende i saggi di Andrea Canova, Luca Morlino, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Daniela Sogliani, Franco Tomasi.
22,00

Mercanti dell'opera. Storie di Casa Ricordi

Mercanti dell'opera. Storie di Casa Ricordi

Stefano Baia Curioni

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 280

Sono i primi anni dell'Ottocento, quando il giovane copista di musica del teatro Carcano di Milano, Giovanni Ricordi, cerca di difendere il proprio lavoro acquisendo la proprietà dei libri di musica da lui trascritta. È copista, ma anche musicista, conosce bene la differenza fra spartiti buttati giù a memoria e trascrizioni fedeli. La disparità è palese all'ascolto: le sue edizioni devono diventare il riferimento per qualsiasi esecuzione. Man mano che l'attività cresce, l'interesse di Giovanni si sposta dagli spartiti alle opere e alla loro messa in scena, la sua volontà è quella di farsi garante dell'accuratezza delle loro esecuzioni e della proprietà intellettuale della musica. Sono Bellini e Donizetti i suoi primi compagni di viaggio, con loro, forte di loro, si batte perché venga riconosciuto il diritto di autore. Tra il 1830 e il 1870 l'opera italiana si trasforma profondamente. Cambiano i suoi protagonisti, le intenzioni compositive, il sistema di produzione e di fruizione, il suo significato sociale e culturale. La musica incontra l'industria editoriale, l'opera conosce una nuova stagione di successo internazionale e cerca nuovi modi per garantire le proprie economie. È il salto verso la modernità, un passaggio che lascia in eredità il repertorio operistico più rilevante della storia, nucleo riconosciuto di un patrimonio culturale che plasma l'ideologia del Risorgimento.
22,00

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