Libri di Simona Piangatello
Non è ancora la fine del mondo. Una visione pratica e ottimista del dibattito sul clima
Vince Ebert
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2024
pagine: 192
Con una penna ironicamente critica ma sempre supportata dai dati, il fisico e divulgatore scientifico Vince Ebert mette in discussione lo spirito del tempo e la nostra ambizione di salvare il mondo. Stiamo forse facendo la cosa sbagliata per le ragioni giuste? Adattarsi al cambiamento climatico non sarebbe più efficace che cercare di prevenirlo? La transizione energetica è davvero fattibile? Forse abbiamo bisogno di un modo di pensare nuovo, ma senza dimenticare quanto di buono abbiamo creato sinora. È solo attraverso l'azione individuale, lo sviluppo costante di nuove idee e la crescita economica che possiamo rendere il mondo un posto migliore, per noi e soprattutto per le future generazioni. Uno sguardo ottimistico, e allo stesso tempo realistico, su un mondo che troppo spesso ci appare sull'orlo del baratro: l'appello di Ebert per un dibattito appassionato, competente e aperto a tutti è atteso da tempo. Prefazione di Mario Abbadessa.
Lsd. Carteggio 1947-1997
Ernst Jünger, Albert Hofmann
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2023
pagine: 176
Il carteggio fra lo scrittore e filosofo Ernst Jünger (1895–1998) e lo scopritore dell'LSD Albert Hofmann (1906–2008) copre circa mezzo secolo, e va dal 1947 fino alla morte di Jünger. Tema costante di questo confronto fra il filosofo e lo scienziato è proprio la sperimentazione dell'LSD e il senso più profondo delle esperienze psichedeliche, in cui si prospetta un'alternativa all'esistenza comune, piccolo-borghese, che riserva anche per il lettore odierno ampi margini di esplorazione. Prefazione di Antonello Colimberti.
La cripta dei cappuccini
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2018
"La Cripta dei Cappuccini", libro autobiografico, dallo stile limpido e conciso, scritto da Joseph Roth un anno prima della sua morte, sembra chiudere il cerchio della sua esistenza. Il legame ambivalente e problematico vissuto dall'autore con la madre, i complessi rapporti con le donne e l'assenza della figura paterna sono i temi dominanti di questo racconto. L'aristocratico Francesco Ferdinando Trotta, protagonista della storia, si ritrova all'improvviso in balia dei cambiamenti, frastornato dal nuovo che incalza, disorientato, con lo sguardo rivolto a un passato ormai sepolto e a un presente raccapricciante. In parallelo con il personale declino dell'uomo si assiste alla caduta della grande potenza politica austro-ungarica, causa di degrado sociale e culturale. Abbandonato dalla moglie e lontano dal figlio, spedito a Parigi per un futuro migliore, Trotta apprende, nella sua totale solitudine, la notizia dell'annessione dell'Austria al Terzo Reich e, davanti alla cripta dei sovrani dell'ex impero, verrà assalito da laceranti interrogativi sul proprio futuro e sulla propria identità.
La cripta dei cappuccini
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 176
La Cripta dei Cappuccini, libro autobiografico, dallo stile limpido e conciso, scritto da Joseph Roth un anno prima della sua morte, sembra chiudere il cerchio della sua esistenza. Il legame ambivalente e problematico vissuto dall’autore con la madre, i complessi rapporti con le donne e l’assenza della figura paterna sono i temi dominanti di questo racconto. L’aristocratico Francesco Ferdinando Trotta, protagonista della storia, si ritrova all’improvviso in balia dei cambiamenti, frastornato dal nuovo che incalza, disorientato, con lo sguardo rivolto a un passato ormai sepolto e a un presente raccapricciante. In parallelo con il personale declino dell’uomo si assiste alla caduta della grande potenza politica austro-ungarica, causa di degrado sociale e culturale. Abbandonato dalla moglie, e lontano dal figlio, spedito a Parigi per un futuro migliore, Trotta apprende, nella sua totale solitudine, la notizia dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich, e davanti alla cripta dei sovrani dell’ex impero verrà assalito da laceranti interrogativi sul proprio futuro e sulla propria identità.
La cripta dei cappuccini
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2018
pagine: 155
La Cripta dei Cappuccini, libro autobiografico, dallo stile limpido e conciso, scritto da Joseph Roth un anno prima della sua morte, sembra chiudere il cerchio della sua esistenza. Il legame ambivalente e problematico vissuto dall’autore con la madre, i complessi rapporti con le donne e l’assenza della figura paterna sono i temi dominanti di questo racconto. L’aristocratico Francesco Ferdinando Trotta, protagonista della storia, si ritrova all’improvviso in balia dei cambiamenti, frastornato dal nuovo che incalza, disorientato, con lo sguardo rivolto a un passato ormai sepolto e a un presente raccapricciante. In parallelo con il personale declino dell’uomo si assiste alla caduta della grande potenza politica austro-ungarica, causa di degrado sociale e culturale. Abbandonato dalla moglie, e lontano dal figlio, spedito a Parigi per un futuro migliore, Trotta apprende, nella sua totale solitudine, la notizia dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich, e davanti alla cripta dei sovrani dell’ex impero verrà assalito da laceranti interrogativi sul proprio futuro e sulla propria identità.
La cripta dei cappuccini
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Liberamente
anno edizione: 2018
pagine: 160
La Cripta dei Cappuccini, libro autobiografico dallo stile limpido e conciso, scritto da Joseph Roth un anno prima della sua morte, sembra chiudere il cerchio della sua esistenza. I complessi rapporti con la madre e con le donne e l’assenza della figura paterna sono i temi dominanti di questo racconto. L’aristocratico Francesco Ferdinando Trotta, protagonista della storia, si ritrova all'improvviso in balia dei cambiamenti, frastornato dal nuovo che incalza, con lo sguardo rivolto a un passato ormai sepolto e a un presente raccapricciante. Abbandonato dalla moglie e lontano dal figlio, spedito a Parigi per un futuro migliore, Trotta apprende, nella sua totale solitudine, la notizia dell’annessione dell’Austria al Terzo Reich e, davanti alla cripta dei sovrani dell’ex impero, verrà assalito da laceranti interrogativi sul proprio futuro e sulla propria identità.
Lsd. Carteggio 1947-1997
Ernst Jünger, Albert Hofmann
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2017
pagine: 200
Il carteggio fra lo scrittore e filosofo tedesco Ernst Jünger (1895-1998) e il chimico svizzero scopritore dell'LSD Albert Hofmann (1906-2008) si estende per circa mezzo secolo, precisamente dal 1947 fino alla morte di Jünger. I due si conoscono per via epistolare, si telefonano, si incontrano e faranno dei viaggi insieme, ad esempio nello Sri Lanka e a Creta. Ma a questi viaggi si devono aggiungere anche quelli legati agli esperimenti con le droghe, che in entrambi i casi porteranno a opere letterarie divenute dei classici sull'argomento. Pensiamo, nel caso di Jünger, ad Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza (1969), e per Hofmann a LSD, il mio bambino difficile. Riflessioni su droghe sacre, misticismo e scienza (1979). Nel presente epistolario, uscito di recente in tedesco e che si pubblica qui per la prima volta in italiano, è possibile vedere in presa diretta la genesi esistenziale e quotidiana delle riflessioni di ognuno dei due personaggi, il filosofo-narratore (ma anche entomologo, conoscitore di botanica, etnografia, morfologia) e lo scienziato erudito appassionato di libri e di letteratura. I loro ragionamenti riguardo all'LSD - ma anche riguardo a diverse altre sostanze psicotrope o stupefacenti, come ad esempio i funghi messicani - vanno largamente oltre la dimensione ludica o meramente autodistruttiva, e prospettano un'alternativa all'esistenza comune, piccolo-borghese, accendendo uno stimolo verso una diversa forma di conoscenza. Entrambi vissuti oltre i cento anni, Jünger e Hofmann mostrano come attraverso gli allucinogeni sia possibile aprire un accesso alla dimensione del viaggio nel solco della «veggenza», la stessa che Rimbaud riassumeva nel suo «I veri viaggi sono immobili»; una dimensione che, nonostante il consumo di massa dagli anni della psichedelia in poi, lascia intravedere continenti ancora in larga parte inesplorati.

