Libri di Silvia Marzano
Liriche scelte
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Guido Miano Editore
anno edizione: 2021
pagine: 80
Troviamo in questa pubblicazione antologica le liriche più significative, emblematiche e paradigmatiche della produzione letteraria di Silvia Marzano, un’autrice laureata in Filosofia teoretica con tesi su “Verità e comunicazione in Karl Jaspers”. È stata docente di Ermeneutica filosofica all’Università di Torino. Ha al suo attivo una decina di pubblicazioni di carattere filosofico. Nonostante tale solida e conclamata formazione nel campo speculativo, la sua poetica risente in minima parte dell’influenza del pensiero nella costruzione delle strutture e dei contenuti lirici, anche se - occorre dire - riposte in diverse immagini si celano visioni precise del mondo e del rapporto con la natura. La provenienza dell’ispirazione si affida dunque maggiormente alle componenti intuitive, irrazionali, misteriche, emotive e sentimentali, quasi come un recupero di certe modalità pascoliane del fare poesia, depurate dal pianto interiore e con un linguaggio più vicino all’ermetismo.
Ad ogni ora
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 80
Scritti e documenti
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 248
Anemoni bianchi e altro. Antologia di poesie
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 232
L'eredità di Kant e la linea ebraica
Silvia Marzano
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 155
Con una Prefazione inedita questi studi (1979-2010) interrogano l'eredità kantiana in una doppia valenza: il concetto positivo di limite e di simbolo posto fra conoscere e pensare come un "di più" e un medio (Jaspers, Ricoeur, Pareyson) e d'altro lato l'impossibile e la cancellazione. In questo secondo senso (Lévinas, Derrida, Blanchot) si avverte "un'aria di famiglia" con la teologia negativa, in particolare dionisiana, che intesa criticamente ricorda dall'Osservazione sul sublime della Critica del Giudizio il tema dell'Esodo "Non ti farai immagine o figura..." e il movimento interminabile di ciò che non può presentarsi e ciononostante si presenta. Jaspers, in dialogo anche con Heidegger e con il Tao, sembra guardare dai due lati, il bello e il sublime, le cifre e un continuo naufragio, e in una comunicazione unendlich nell'urto con culture "altre" propone un concetto esistentivo di limite come 'Uno' storico. A partire da questi esiti si intravede anche in Kant una linea "ebraica": dal soffio di una differenza incommensurabile, che per Lévinas "si consuma" capovolgendosi nell'uno per l'altro, e dalle "grandezze negative" del saggio omonimo (1763) al focus imaginarius della dialettica trascendentale fino all'antinomicità e all'aporia del sublime. Una linea che sembra connettersi a un paradossale nietzschianesimo post-nietzschiano ("... e se fossimo dei sognatori?" Lévinas).
Poesie per la mamma
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 72
Anemoni bianchi
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2001
pagine: 80
Lévinas, Jaspers e il pensiero della differenza. Confronti con Derrida, Vattimo, Lyotard
Silvia Marzano
Libro
editore: Zamorani
anno edizione: 1999
pagine: 296
Voci
Silvia Marzano
Libro: Libro in brossura
editore: Guido Miano Editore
anno edizione: 2023
pagine: 76
«Voci è l’ultima fatica letteraria di Silvia Marzano, poetessa laureata in Filosofia teoretica con una tesi su Jaspers e che, oltre a diverse sillogi poetiche, vanta una decina di pubblicazioni a carattere filosofico. Già nella precedente raccolta dal titolo "Liriche scelte", nella sua piú autentica ispirazione erano apparse componenti intuitive, irrazionali, misteriche, emotive e sentimentali tali da avvicinarla ad una sensibilità di tipo pascoliano, superando tuttavia il pianto interiore proprio del poeta romagnolo, acquisendo poi un linguaggio tendente a forme ermetiche, fino a sviluppare in ultima istanza uno stile personale assai levigato e trasparente, senza mutuare dall’intellettualità filosofica concetti astratti, ma creando immagini suggestive, accostamenti analogici, oggettualità e fantasie, inserendo bagliori di significati con molta levità e trasparenza...» (Enzo Concardi, dalla prefazione).