Libri di Sharon Hecker
La dittatura della fantasia. Collage autobiografico
Remo Bianco
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2022
pagine: 244
Un lungo ricovero in ospedale costringe Remo Bianco a fermarsi e fare il punto della propria vita, «come certi marinai in mare fanno il punto esatto della rotta, calcolando la distanza dall’obiettivo». Siamo nel 1982 e l’artista sente che il termine di questo tragitto, iniziato nel famigerato 1922, è prossimo. Alle sue spalle, un multiforme corpus di opere sempre al passo con la più audace avanguardia: dal periodo spazialista sotto l’ascendente di Fontana fino alle serie e alle performance più concettuali ideate nell’orbita dei fratelli Cardazzo e spesso in anticipo sulle sperimentazioni d’oltralpe, passando per quei Collages avviati all’indomani della scoperta di Pollock e che ora gli suggeriscono il metodo con cui ricucire insieme le proprie memorie. Perché fra un’urografia e una gastroscopia sembra che Bianco si diverta a scompaginare i tasselli della propria esistenza per poi ricomporli evitando il banalizzante succedersi di nascita, infanzia, adolescenza, maturità preferendo, come nei suoi assemblaggi, un ordine “zigzaghino” che assecondi il suo temperamento anarcoide. Così, ricordi, pensieri sull’arte, idee per opere future e progetti incompiuti si intrecciano e si sovrappongono. Ogni pagina di questi “appunti” ci illustra l’eclettica facoltà di Bianco di accogliere tutto quanto la vita gli offre – amori, letture, incontri, viaggi – piegandolo alle proprie esigenze, trasformandolo in intuizioni poetiche e folli, come quella di sostituire al campanile di San Marco un’enorme Pagoda. A puntellare questo coacervo di pensieri in libertà, alcuni aneddoti circostanziati – dai risvolti fortemente umoristici a tratti licenziosi – con compagni d’avventura d’eccezione come de Pisis, Joppolo e Hains. Bianco ce li racconta senza risparmiarci i dettagli più scabrosi, a conferma che per lui dire autobiografico «equivale a mostrare le proprie mutande sporche, ovvero a dire la verità». Prefazione di Sharon Hecker.
Soft Power. Rosso Morandi Ziegler. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2019
pagine: 64
Un saggio sull'opera di tre grandi artisti contemporanei, la cui opera è riletta a partire dal concetto di Tempo come metafora centrale della struttura di significato dell'opera d'arte. Questo catalogo consegna al lettore i contenuti dell'omonima esposizione organizzata presso la galleria d'arte Tommaso Calabro di Milano tra aprile e giugno 2019. Nella mostra opere inedite dell'artista contemporaneo inglese Toby Ziegler (1972) presentavano una sua riflessione sull'opera di due grandi maestri italiani, Medardo Rosso (1858-1928) e Giorgio Morandi (1890-1964), la cui dialettica tra figurazione e astrazione Ziegler ritrova anche al centro della propria ricerca. Il volume accoglie tre saggi, una conversazione con Ziegler e numerose immagini delle opere allestite e dei dialoghi che, in mostra, si sono creati tra i tre artisti. Sharon Hecker, partendo dalla scultura Staking a claim (2019) di Ziegler, evidenzia somiglianze tra il suo processo creativo e quello di Rosso, entrambi caratterizzati dall'uso di interferenze finalizzate a ridefinire l'identità e i confini della scultura. Alberto Salvadori mette in luce il potere persuasivo delle immagini e la loro ineludibile dubbia fruizione nella pittura di Ziegler così come in quella di Morandi. Aline Guillermet svela poi il funzionamento delle immagini digitali e pittoriche di Ziegler, rivelando come la loro frammentazione quasi astratta offra alla percezione umana la possibilità di riaffermare se stessa. La trascrizione della conversazione tra Sharon Hecker, Alberto Salvadori e Toby Ziegler, tenutasi in galleria il 21 maggio 2019, offre infine un approfondimento non solo sul progetto espositivo, ma anche sul modus operandi e sul pensiero dell'artista.
Un monumento al momento. Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea
Sharon Hecker
Libro: Copertina morbida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2017
pagine: 320
Artista amato dagli artisti, a cominciare da Boccioni che ne elogia la carica sovversiva, Medardo Rosso (1858-1928) è autore di un'opera rivoluzionaria che non ha cessato di influenzare ogni nuova generazione di scultori. Precursore di tendenze che hanno trovato pieno sviluppo solo nel Novecento, Rosso ha avuto una fortuna postuma straordinaria, lasciando segni indelebili su artisti come Brancusi, Giacometti e Moore, ma anche su numerosi contemporanei: Fabro ha dichiarato un sostanziale debito nei suoi confronti, e Anselmo, di fronte alle sculture in cera, riconosce come la materia forgiata da Rosso vibri dall'interno, quasi avesse un cuore pulsante. Fin dagli esordi, Rosso si pone un obiettivo irriverente: dematerializzare la scultura monumentale, che da eterna e celebrativa si fa con lui antieroica e capace di cogliere la fugacità del momento. Rivoluzionario lo è, però, anche nel travalicare le barriere geografiche in un'epoca in cui l'arte è fortemente definita dai confini nazionali. Cresciuto all'indomani dell'unità d'Italia e disilluso dalle mancate promesse del Risorgimento, lascia il paese nel 1889 per trasferirsi a Parigi dove trascorrerà buona parte della sua vita. Emigrato per scelta e cosmopolita per vocazione, la sua personalità indomita lo rende ostile ad appartenenze di sorta, ma ricettivo verso ogni stimolo della modernità, dai nuovi canali di comunicazione ai progressi della fotografia, che gli consentono di attingere a una varietà di fonti visive e, a sua volta, di far circolare la propria opera come mai prima. Lavorando su piccola scala, inoltre, Rosso rende la più statica e pesante delle arti un prodotto facilmente trasportabile, in linea con le strategie poco ortodosse che elabora per promuovere il proprio lavoro. Questo saggio è il primo a collocare l'attività di Rosso in una prospettiva storica e transnazionale offrendo un'alternativa al racconto canonico sulla nascita della scultura moderna. Se da sempre si è assegnato a Rodin il ruolo di isolato ed eroico innovatore, Sharon Hecker restituisce il giusto peso a un artista che ha anticipato molte pratiche divenute oggi comuni nel vocabolario artistico globale.
Mani-Fattura. Le ceramiche di Lucio Fontana
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 200
Lucio Fontana, uno degli artisti più influenti e innovativi del dopoguerra dagli anni trenta fino alla morte realizza ceramiche radicali, che abbracciano un’ampia gamma di soggetti e tecniche, dalle figure femminili agli animali, arlecchini, guerrieri e anche forme astratte, oltre a decorazioni per abitazioni e interni in collaborazione con ceramisti, designer e architetti. Alcune ceramiche enfatizzano la naturale crudezza della terracotta, mentre altre sono impreziosite da una gamma di smalti vibranti, in colori brillanti. Questo catalogo accompagna la prima grande mostra museale dedicata esclusivamente alla produzione in ceramica dell’artista, che includerà circa 70 esemplari di opere conservate in musei internazionali e prestigiose collezioni private. Verranno indagati i diversi processi e le tecniche di realizzazione delle ceramiche, insieme alle relazioni variegate, a volte complesse, che Fontana propone tra scultura e pittura, arte e artigianato, scultura e design, ceramica e architettura, oggetti decorativi e sculture concettuali, ceramica e fotografia, di grande rilevanza internazionale.
Manu-Facture. The ceramics of Lucio Fontana
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 200
Lucio Fontana, uno degli artisti più influenti e innovativi del dopoguerra dagli anni trenta fino alla morte realizza ceramiche radicali, che abbracciano un’ampia gamma di soggetti e tecniche, dalle figure femminili agli animali, arlecchini, guerrieri e anche forme astratte, oltre a decorazioni per abitazioni e interni in collaborazione con ceramisti, designer e architetti. Alcune ceramiche enfatizzano la naturale crudezza della terracotta, mentre altre sono impreziosite da una gamma di smalti vibranti, in colori brillanti. Questo catalogo accompagna la prima grande mostra museale dedicata esclusivamente alla produzione in ceramica dell’artista, che includerà circa 70 esemplari di opere conservate in musei internazionali e prestigiose collezioni private. Verranno indagati i diversi processi e le tecniche di realizzazione delle ceramiche, insieme alle relazioni variegate, a volte complesse, che Fontana propone tra scultura e pittura, arte e artigianato, scultura e design, ceramica e architettura, oggetti decorativi e sculture concettuali, ceramica e fotografia, di grande rilevanza internazionale.