Libri di Sergio Bassetti
La musica secondo Kubrick
Sergio Bassetti
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2019
pagine: 189
Estranea a tentazioni descrittive, mai futilmente cosmetica o gregaria, la musica nel cinema di Kubrick si pone come vigorosa forza motrice densa di risonanze e sottotesti, che offre allo spettatore percorsi di senso originali e un'accesa capacità evocativa: non è azzardato sostenere che l'agglomerato musicale allestito dal regista per 2001: Odissea nella spazio ridefinisce, con un perentorio voltar pagina, lo statuto e le intenzioni stesse della coalizione tra immagini e dispositivo musicale nel film. Soluzioni e accostamenti audio/visivi sin lì inediti, controcorrente, e persino sconvenienti - stando almeno al galateo applicativo allora in voga -, fanno d'un sol colpo breccia e dilagano dallo schermo alleandosi a immagini non meno destabilizzanti: l'esperienza sonora spettatoriale ne esce radicalmente rivoluzionata nelle sue norme e forme. Riconsiderato retrospettivamente, il rifiuto di ogni prassi applicativa tradizionale fa di 2001 la più puntuale trasposizione degli umori sovversivi del '68 in territorio cine-musicale, e ratifica la parità - quando non il primato - del suono nella gerarchia tanto espressiva che puramente sensoriale del film. Di lì in avanti Kubrick non perderà occasione di ritoccare e perfezionare il suo canone, e ciascuno dei cinque capolavori successivi sarà tappa ulteriore di una sperimentazione incessante, anche quando attuata con gesti forse meno trasgressivi ma sempre guidati da un pensiero musicale istintivo e al tempo stesso rigorosamente organizzato.
La musica secondo Kubrick
Sergio Bassetti
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2005
pagine: 192
Refrattaria a tentazioni futilmente decorative, la musica nel cinema di Kubrick - e con essa l'intera frazione sonora - assolve funzioni complesse, divisa com'è tra pura azione sensuale e letture di carattere simbolico, sperimentazione espressiva e messaggio a valenza referenziale latente. Al di là della evocazione di suggestioni immediate e potenti, il discorso musicale composito che Kubrick combina attingendo a fonti eterogenee si pone dunque come prodigo sottotesto cui è utile, e anzi imprescindibile, fare appello laddove si intenda penetrare la crosta più schiettamente estetica del cinema di questo regista, per inoltrarsi con strumenti adeguati nella sua articolata trama ideologica e "morale".