Libri di Sandrina Murer
The box. La scatola che ha cambiato il mondo
Marc Levinson
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 382
Era l’aprile del 1956 quando, imbarcati 58 cassoni in alluminio, una vecchia petroliera riadattata al trasporto merci salpava da Newark, nel New Jersey, diretta verso Houston. Fu quello l’oscuro inizio di una rivoluzione che avrebbe cambiato l’economia del pianeta: nasceva il container, una semplice innovazione che avrebbe trasformato il commercio mondiale. Levinson ci racconta come la forza e l’immaginazione di un imprenditore geniale e iconoclasta, Malcohn McLean, siano riuscite a trasformare quella che sembrava essere solo un’idea poco pratica in un successo senza precedenti. Ma il container non si impose dal nulla. La sua adozione richiese enormi somme di denaro, da parte sia degli investitori sia dei porti che volevano essere leader nella nuova tecnologia dei trasporti. Richiese anni di trattative con i sindacati e complicate negoziazioni per raggiungere standard unici per ogni tipo di tir, treno o nave. Infine, ci volle l’efficacia logistica delle forniture alle forze armate americane in Vietnam per persuadere il mondo intero delle potenzialità dello scatolone metallico. Il libro è la storia appassionante dei modi in cui la containerizzazione ha tagliato costi e tempi di trasporto delle merci, con effetti inaspettati sull’organizzazione dei porti e la logistica mondiale, e più in generale sull’economia e la società globale: una «scatola» che è diventata abitazione, ufficio, redazione, tenda per i senzatetto... In questa seconda edizione, un nuovo capitolo racconta gli ulteriori sviluppi legati alla nascita di porti situati anche a parecchi chilometri di distanza dalla costa, cluster logistici creati da zero la cui vera rivoluzione sta nel fatto che al loro interno vengono svolte attività di trasformazione un tempo considerate parte integrante del settore manifatturiero. Una storia di efficienza e di progresso non priva tuttavia di problemi ed effetti collaterali a danno del paesaggio e dell’ambiente.
Poetate. La poesia è rivoluzionaria. Scritti, lezioni e interviste
Amiri Baraka
Libro: Libro in brossura
editore: ShaKe
anno edizione: 2018
pagine: 144
Amiri Baraka è considerato uno dei massimi poeti americani del Novecento. Autore di più di quaranta libri tra saggi, poesia, teatro, storia della musica e della critica, Baraka è stato un attivista rivoluzionario e per questo anche un'icona importante della rivolta afroamericana. Influenzato dai grandi musicisti jazz (da Ornette Coleman a John Coltrane, fino a Sun Ra) ha assorbito dal loro incedere ritmico il passo di una poesia musicalmente strutturata. Baraka è stato un grande poeta rivoluzionario, un grande bardo, saggio ma non neutrale, che pur di esprimere le ragioni della vita ha sempre scelto di schierarsi politicamente. Contro l'arroganza del sistema e la brutalità del potere, assumendo posizioni scomode, acide, talvolta urtanti. In questo libro, Baraka discute la sua visione, argomenta, ci prospetta le sue ragioni, ci tallona criticamente per stimolare la nostra risposta attiva. Queste sue lezioni sul perché di una poesia rivoluzionaria ci conducono per mano al cuore delle ragioni della rivolta. Perché fare poesia significa anche assumere su di sé il dolore del mondo. Per poi trasformarlo.
I love hacking. Il meglio della rivista «2600» la bibbia degli hacker
Libro: Libro in brossura
editore: ShaKe
anno edizione: 2012
pagine: 441
"2600" è stata (ed è) la rivista più importante nella storia dell'hacking. Per lungo tempo il Nemico pubblico numero 1 dei servizi segreti di tutto il mondo. È il mito di migliaia di giovani smanettoni e idealisti. "Gli hacker, nella loro ingenuità idealistica, rivelano sempre le cose che hanno scoperto, senza riguardo ai soldi, i segreti delle aziende, o le cospirazioni del governo. Noi non abbiamo nulla da nascondere, e questa è la ragione per cui siamo relativamente aperti nelle nostre faccende. [...] Ma il fatto che non siamo disposti a giocare al gioco dei segreti, ci trasforma in una minaccia tremenda agli occhi di coloro che vogliono tenere le cose importanti fuori dalla portata del pubblico. Ormai ci sono molte persone normali che condividono i valori degli hacker, cioè la libertà di parola, il potere dell'individuo davanti allo stato o alle corporation [...] perché la difesa dell'individuo è il vero punto importante." (Emmanuel Goldstein)