Libri di Sandra Teroni
Simone de Beauvoir. Percorsi di vita e di scrittura
Sandra Teroni
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 160
Ancora oggi il nome di Simone de Beauvoir è associato al lungo e faticoso processo di liberazione femminile che ha attraversato il Novecento. L'autrice del Secondo sesso rimane un punto di riferimento fondamentale non solo nel pensiero ma anche nella storia delle donne, al di là delle divisioni che hanno segnato i diversi percorsi del pensiero e della pratica femminista. L'uscita postuma di nuovi materiali, tra cui le corrispondenze con Sartre e con altre figure cruciali della sua vita come Jacques-Laurent Bost o Nelson Algren, e di alcuni scritti intimi, ha reso possibile delineare nuovi percorsi nell'interpretazione della vita e dell'opera di Simone de Beauvoir, e anche comprendere più in profondità la relazione tra amore necessario e amori contingenti che ha caratterizzato la sua vita. Sandra Teroni ci conduce all'interno del laboratorio creativo della Beauvoir focalizzando l'attenzione sulla genesi dei testi e soprattutto sull'intreccio fra scrittura romanzesca e scrittura autobiografica, saggistica e intima, evidenziando in tal modo un'importanza del vissuto esistenziale niente affatto scontata per l'autrice del Secondo sesso, che dichiarava di non aver personalmente mai sofferto di quella condizione femminile denunciata nel suo saggio.
La passione della democrazia: Julien Benda
Sandra Teroni
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1993
pagine: 165
Da una modernità all'altra. Tra Baudelaire e Sartre
Sandra Teroni
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 176
«Ogni ermeneutica è comprensione di se stessi passando attraverso la comprensione dell'altro»: questa citazione di Paul Ricoeur sintetizza il carattere di un libro che interroga una fase della nostra modernità a cavallo tra Otto e Novecento. Baudelaire la teorizza e ne fa materia poetica; Sartre decide che è arrivato il momento di relegarla al passato e di ridefinire i fondamenti di una letteratura dei "tempi moderni" a partire dal principio di responsabilità. Esprimono, l'uno e l'altro, la più radicale coscienza di una frattura storica alle loro spalle, ma anche di una irrisolta contrapposizione fra estraneità e presenza nella storia. Si dispiega in questo arco di tempo una letteratura del rifiuto di una società dominata dalle leggi del profitto, del mercato e delle banche che non risparmiano neanche la creazione artistica. Una letteratura dello smarrimento della meta e di ogni centro, cosicché al vettore temporale si sostituisce la ripetizione con il corollario di un inesauribile desiderio di evasione, all'itinerario il vagare: metafore di un inquietante interrogativo sulla propria identità e consistenza. Una letteratura della perdita dell'unità e del naufragio del senso. Una letteratura della malinconia, dunque, e dell'inquietudine, del vano inseguimento di un oggetto assente.