Libri di Salvestro cartaio detto il Fumoso
Opere teatrali. Volume 5
Salvestro cartaio detto il Fumoso
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2022
pagine: 204
Con questo quinto volume si conclude l'edizione completa dell'opera teatrale del Fumoso, scrittore di punta della tradizione senese del primo Cinquecento. Ultima commedia dell'autore, «Il travaglio» è la sua opera più militante: infatti, nonostante assuma la grammatica drammaturgica della commedia erudita (pentapartizione, contrasti generazionali, intrighi amorosi con canonico travestimento maschile della donna innamorata), non perde il suo carattere "rusticale" (come dichiarato nella dedica e nel prologo) e, attraverso le figure di due villani, gli autentici protagonisti della commedia, dà voce alla drammatica "scena" di una repubblica senese vessata dalla carestia e dall'oppressione spagnola, simbolicamente incarnata dal minaccioso incombere della fortezza (evocata amaramente nell'opera e qui riproposta in copertina). La torsione della figura tradizionale del villano acquista così uno sviluppo decisivo: pur rispondente ad una precisa convenzione rappresentativa e non certo macchietta "engagée", egli tuttavia è personaggio che sa uscire "fuori di chiave" e farsi latore di una visione demistificante della realtà socio-politica coeva. Prefazione di Roberto Alonge.
Opere teatrali. Volume Vol. 4
Salvestro cartaio detto il Fumoso
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2019
«Finora le commedie popolari senesi sono state lette nella prima edizione che capitava sotto mano. Ci si deve invece convincere che questi testi vanno trattati con lo stesso metodo filologico con cui trattiamo quelli di Cicerone e Petrarca, che la tradizione va censita e valutata come quella di qualsiasi altro testo», lamentava uno studioso del calibro di Michele Feo; e, di fronte al rigoglio storico-critico che il tema poteva aver registrato almeno a partire dalla celebre monografia sul "Teatro dei Rozzi" di un esordiente Roberto Alonge (1967), ammoniva: «noi riteniamo che sia giunto il momento di non scrivere più saggi critici. I compiti veri sono quelli del nuovo catalogo scientifico, della costituzione e edizione dei testi nel loro complesso, accompagnati da commento linguistico, storico e folklorico». A tale esigenza risponde la presente edizione, dedicata all'opera teatrale del Fumoso, scrittore di punta della tradizione senese. Penultima commedia dell'autore, "Capotondo" introduce per la prima volta il personaggio del 'cittadino' (non una mera astrazione sociale della duratura opposizione città-campagna, ma un'entità politica molto definita nella Siena del tempo), determinando un radicale ripensamento del trattamento rappresentativo della realtà contadina. La "scena" cittadina e quella del contado si illuminano reciprocamente, e i villani (in particolare il personaggio più comicamente prevedibile, quello del marito cornuto) assumono una dignità scenica sinora inedita.
Opere teatrali. Volume Vol. 2
Salvestro cartaio detto il Fumoso
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2018
pagine: 176
«Finora le commedie popolari senesi sono state lette nella prima edizione che capitava sotto mano. Ci si deve invece convincere che questi testi vanno trattati con lo stesso metodo filologico con cui trattiamo quelli di Cicerone e Petrarca, che la tradizione va censita e valutata come quella di qualsiasi altro testo», lamentava – venticinque anni or sono – uno studioso del calibro di Michele Feo; e ammoniva: «noi riteniamo che sia giunto il momento di non scrivere più saggi critici. I compiti veri sono quelli del nuovo catalogo scientifico, della costituzione e edizione dei testi nel loro complesso, accompagnati da commento linguistico, storico e folklorico». A tale esigenza risponde la presente edizione, dedicata all'opera teatrale del Fumoso, scrittore di punta della tradizione senese. Dopo i primi due volumi, che hanno presentato i tre generi fondamentali praticati dall'autore (commedia di maggio, commedia carnevalesca e commedia rusticale), il presente propone la seconda e ultima commedia di maggio, intitolata al suo protagonista, un non troppo lontano progenitore di Arlechin Batochio. Nel Batechio, ninfe e pastori corredano, non senza qualche intersezione surreale, le vicende sgangherate di un gruppo di villani. Vicende comiche e prevedibili di soldi e sesso, in cui si incastonano inattesi e brucianti riferimenti alla realtà sociale e politica del tempo.