Libri di S. Graziani
Gli Assiri all'ombra del Vesuvio. Catalogo della mostra (Napoli, 3 luglio-16 settembre 2019)
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2019
pagine: 264
Il volume è il catalogo della mostra omonima, allestita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 3 luglio al 16 settembre 2019. La mostra, che si avvale di importanti prestiti provenienti dai musei di tutto il mondo, prende spunto dalla presenza nei depositi del museo di 15 calchi dei rilievi che decoravano i palazzi delle antiche capitali assire, Nimrud e Ninive, i cui originali si trovano al British Museum di Londra. Come illustra la curatrice Simonetta Graziani nel suo saggio, lo studio di questi calchi e delle circostanze del loro arrivo al MANN, nel 1866, hanno messo in luce il ruolo degli studiosi napoletani nel XIX secolo nella valorizzazione delle scoperte archeologiche relative alle civiltà assira ed egizia, nonché le significative relazioni internazionali in campo scientifico che facevano perno anche sulla riscoperta, meno di un secolo prima, di Pompei. I numerosi saggi che compongono il catalogo sono l'occasione per far conoscere al pubblico la grande importanza della civiltà assira, lo stile di vita, lo splendore dell'arte e l'importanza della scrittura, la figura del re, le leggi e l'organizzazione dello stato che furono all'origine del predominio sui popoli del Vicino Oriente.
Gestus. Scritti sulla fotografia e sull'arte
Jeff Wall
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 204
«Non sono sicuro l'arte sia qualcosa che facciamo per la conoscenza; come per le scienze, la storia o il giornalismo, l'arte ha a che fare con l'esperienza». Profondo conoscitore della storia dell'arte, Jeff Wall è noto per aver utilizzato la tecnica del lightbox, tratta dall'architettura commerciale e vernacolare americana, ma soprattutto per le sue mise en scène, ovvero la creazione di set di carattere cinematografico con veri e propri attori sulla scena. Le sue opere, al di là del forte impatto sul mercato dell'arte, hanno suscitato l'attenzione di grandi critici come Susan Sontag, Michael Fried o Jean-François Chevrier, e sono state elette a decisiva fonte d'ispirazione da alcuni fra i maggiori fotografi contemporanei, da Andreas Gursky a Thomas Ruff. Nel caso di Wall, inoltre, all'attività di artista si affianca una notevole produzione di saggi teorici, qui raccolti secondo una selezione studiata esclusivamente per questa edizione e suddivisi in due gruppi: da un lato le riflessioni sulla propria opera di fotografo, dall'altro gli scritti dedicati ad alcuni artisti come Roy Arden, Rodney Graham, Stephan Balkenhol, On Kawara, ma anche al pittore impressionista Edouard Manet. E un doppio registro da cui emerge un'acuta e competente riconsiderazione del mezzo espressivo grazie anche a una minuziosa riflessione sulle tecniche e i materiali, anche se non mancano lucide digressioni speculative in filosofia o in architettura (come quando, solo per fare un esempio, Wall mette a confronto il lavoro di Dan Graham con quello di Philip Johnson, Robert Venturi e Aldo Rossi). La forza di questi scritti nel loro insieme sta nel ricavare un alveo rigoroso e stabile, nell'ambito della storia dell'arte, non solo per l'opera stessa dell'autore, ma soprattutto per la fotografia in generale: l'arte più massificata e più soggetta alle minacce dell'impostura.
Genda. Ediz. inglese e cinese. Volume Vol. 0
Libro: Libro in brossura
editore: A+MBookstore
anno edizione: 2015
pagine: 136
Genda è una rivista dedicata al rapporto tra cultura occidentale e cultura orientale. Genda numero zero è dedicata al paesaggio come abbandono; alla visione di quello che resta quando finisce una strada, si interrompe un percorso o un’azione e ci si ritrova in una condizione di empasse, voluta, cercata, costruita, a volte pianificata in serie. Genda nasce da un equivoco, è la storpiatura occidentale di Zhenda, parola di uso molto comune in Cina che significa - Davvero? – è anche il nome del fiore preferito dalla cultura induista per celebrare i suoi riti e le sue feste. Genda è contenitore di materiali accidentali, compressi, distanti e pericolosamente simili. La sua struttura simmetrica separa i due àmbiti, e nella rilegatura li ricompone e ridistribuisce. Scontri e incontri sono il risultato della distanza solo apparente di mondi in avvicinamento. Genda è indipendente ed è un oggetto, non è disciplinare, constata l’esistenza e la presenza di cose e accadimenti nel mondo, ha a che fare con l’esperienza.
Polvere gialla. La collezione di Lucia e Silvio Arcelloni
Libro: Libro rilegato
editore: A+MBookstore
anno edizione: 2013
pagine: 136
"La collezione di Lucia e Silvio Arcelloni permette di ammirare la squisita bellezza di queste piccole statuine di terracotta, mingqi, spesso dipinte con pigmenti minerali su ingobbio bianco o invetriate a tre colori, che offrono una viva rappresentazione dei costumi sotto la dinastia Tang (618-907), uno dei momenti più importanti della antica storia cinese. È un mondo in cui non valgono solo gli uomini – politici o guerrieri o letterati confuciani impiegati dell’impero – ma anche le sovrane come le concubine, le belle fanciulle che nascondono l’ambizione nella loro perfezione di porcellana, partecipano in prima persona ai cambi, anche violenti, di potere. Allora la dama di corte vale quanto la danzatrice, oppure la giocatrice di polo piuttosto che la suonatrice: dietro queste piccole forme squisite si intravede un mondo di grande raffinatezza e cultura, uno dei grandi periodi dell’arte classica cinese. Un mondo remoto – fissato nell'immobilità di queste delicate statuette – in cui fioriscono anche i poeti: Li Po e Du Fu, forse i massimi poeti classici dell’epoca Tang." (Dall’introduzione di Laura Novati)