Libri di Ruggero Cappuccio
Paolo Borsellino. Essendo Stato
Ruggero Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
“Il vero amore consiste nell’amare quello che non ci piace per poterlo cambiare.” (Paolo Borsellino) L’ultimo secondo di vita di Paolo Borsellino. In questo infuocato residuo di tempo, il magistrato dubita di essere ancora vivo e suppone di essere già morto. E, nel tempo della letteratura, rivive la sua esistenza per raggiungere una lancinante lucidità: l’amore per la sua terra, per la moglie, la madre, i figli, insieme alla lotta contro la mafia e lo Stato deviato sono sottoposti a un luminoso processo interiore che libera pensieri di straordinaria energia umana e civile. Un testo commovente che resuscita lo spirito del grande magistrato ed è presto diventato una messinscena teatrale e un docu-film per la Rai. Arricchito da una deposizione resa da Borsellino al Consiglio superiore della magistratura il 31 luglio 1988, rimasta secretata per ventiquattro anni, questo libro permette di leggere le parole che il magistrato pronunciò in un’atmosfera tesissima, denunciando la solitudine del suo lavoro e il grande ostruzionismo di una macchina statale restia a muoversi per la giustizia. Con una nuova prefazione dell'autore.
Fuoco su Napoli
Ruggero Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 256
Napoli non sarà più la stessa. I Campi Flegrei stanno per esplodere e la città sarà presto invasa dall'acqua e dal fuoco. Nessuno ne è al corrente, tranne Diego Ventre - avvocato, affascinante e raffinato affabulatore, amico di politici potenti e di boss della camorra. Trenta giorni non sono molti, ma a Ventre sono sufficienti per progettare l'affare del secolo: vendere e comprare immobili strategici. Una volta superata l'emergenza, i profitti saranno eccezionali. Napoli sarà un'altra città, sarà la Las Vegas del Mediterraneo. Diego Ventre si muove con agilità, convince imprenditori, camorristi e affaristi, ridisegna il piano regolatore e determina il futuro di Napoli. Ricatta, ammalia, seduce, e trova il tempo per corteggiare la bellissima Luce, figlia di nobili decaduti e attratta da quest'uomo sicuro di sé e colto, che dice sempre le cose giuste e sa sorprenderla regalandole un libro rarissimo o facendo aprire per lei le residenze più inaccessibili. Ma Diego Ventre è anche la coscienza della città: ama Napoli e la vuole vedere in cenere, distrutta e purificata, liberata finalmente dall'ingordigia umana e dalla violenza estetica che per secoli l'ha devastata. Intorno a Diego e Luce, ruotano personaggi che sembrano interiorizzare le ombre che tra poco copriranno la città. Donne in cerca di affetto ma che trovano corpi che sublimano questo bisogno con il sesso, capiclan alla resa dei conti, pittori che tentano un ultimo assalto all'immortalità inseguendo sfumature impossibili.
Shakespea Re di Napoli
Ruggero Cappuccio
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: 50
Ruggero Cappuccio sceglie la menzogna per raccontare una storia che non è stata, ma avrebbe potuto essere. Siccome la figura che ispirò Shakespeare nei suoi centocinquantaquattro "Sonetti" è ancora consegnata al mistero, nulla vieta di rintracciarla fra i personaggi che affollavano lo stordente barocco napoletano. Lo stupore delle immagini del grande teatro inglese ritrova così il suo specchio deformante, infedelmente fedele, nella città partenopea e soprattutto nella sua lingua.
Le ultime sette parole di Caravaggio
Ruggero Cappuccio
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 66
Luglio 1610. Caravaggio appare su una spiaggia desolata accompagnato dal servo Tropea, una spalla comica che trasforma ogni dialogo in uno scambio alla Don Chisciotte e Sancho Panza. La sete di vendetta dei suoi nemici si incarna nelle "femminote", un gruppo di zingare provenienti da tutto il Sud Italia, prezzolate per avvelenare il pittore. Caravaggio deve morire perché con la sua pittura e la sua condotta "sputò in faccia alla Chiesa e ai signori". La commedia si volge in tragedia e in un dialogo disperato con se stesso l'artista morente dipinge il suo testamento. Mescolando le parole di Caravaggio a quelle del servo e al sabba plurilinguistico delle sue assassine, Ruggero Cappuccio ha scritto una rievocazione-reinvenzione della morte del pittore immersa in un'atmosfera di delirio e di poesia, intrecciando in forma drammatica i temi dell'arte, del potere e del mito.
La prima luce di Neruda
Ruggero Cappuccio
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 170
Napoli, 1952. Pablo Neruda è svegliato da un insistente bussare alla porta. Al poeta viene notificato un decreto di espulsione dall'Italia firmato dal ministro Scelba. Sarà accompagnato da due agenti a Roma per essere estradato in Svizzera. Nella stazione della capitale, il poeta è atteso da una folla nella quale si riconoscono i volti di Alberto Moravia, Elsa Morante, Renato Guttuso e Carlo Levi. Intimano alla polizia di lasciarlo in libertà. In mezzo a quella folla una donna, Matilde Urrutia, osserva e attende che si liberi anche il suo amore per Pablo. Dopo il clamore del mondo che lo celebra e vuole che viva la sua voce, la scena si sposta a Capri nella villa di Edwin Cerio, dove i due amanti danno profondità e splendore a una passione segreta, sconvolgente e imprevedibile. Vent'anni dopo, a Isla Negra, in Cile, durante il golpe di Pinochet, altri militari bussano alla porta di Neruda e Matilde per minacciarne la libertà. Due stagioni della vita di Pablo Neruda: la stagione dell'amore, delle speranze, di un mondo che si trasforma, e la stagione del buio, della violenza, della morte. Due stagioni raccontate in prima persona dalla voce del poeta e dalla voce di Matilde, due esistenze che raccontano la forza della vita e la grandezza dello stare al mondo, l'incanto civile della parola contro i poteri che la vorrebbero ottusa o distorta.
Confessione d'azzardo
Ruggero Cappuccio, Simona Fredella
Libro: Libro in brossura
editore: Terre Blu
anno edizione: 2025
pagine: 86
Tommaso Landolfi, uno dei più grandi scrittori italiani del ‘900 e giocatore d’azzardo, viene colto in un momento di grande intimità. Al casinò, in una notte fatale, la sua puntata d’azzardo è l’incontro con una donna misteriosa e sfuggente che insegue, perde, ritrova ma, inevitabilmente, si dissolve come in un sogno. La puntata d’azzardo, nella sua vita come nella sua scrittura, dove egli sembra aver detto già tutto sin dall’inizio, aver giocato cioè tutte le carte e non averne più altre, è una sfida con se stesso. Una sfida che in quella notte di inquietudine e incanti, al casinò, si specchia in una donna che forse non è mai esistita, che ha amato e che forse continuerà ad amare per sempre.
Pensieri all'improvviso. Cantata di prima e dopo
Lina Sastri
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2018
pagine: 96
Una raccolta di poesie, pensieri brevi, riflessioni lunghe e brevi, appunti di viaggio in cui la grande artista per la prima volta si confessa a tutto tondo. Confessa le sue fragilità, le sue debolezze, ma anche i grandi amori della sua vita. Ne viene fuori una donna dalla grande personalità, che non ha paura di mostrarsi in tutta la sua umanità. Poesie in dialetto e in italiano, con rime spezzate e rime baciate. Introduzione di Ruggero Cappuccio.
Paolo Borsellino. Essendo Stato
Ruggero Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 136
In "Paolo Borsellino essendo Stato", Ruggero Cappuccio si concentra sull’ultimo secondo di vita del magistrato palermitano. In questo infuocato residuo di tempo, Borsellino dubita di essere ancora vivo e suppone di essere già morto. Rivive così la sua esistenza dall’angolazione del trapasso raggiungendo una lancinante lucidità: l’amore per la sua terra, per la moglie, la madre, i figli, insieme alla lotta contro la mafia e lo Stato deviato sono sottoposti a un luminoso processo interiore che libera parole di straordinaria energia umana e civile. La nascita del testo fu accompagnata dall’entusiasmo di Agnese Borsellino, che nel 2004 dichiarò pubblicamente come nelle parole di Cappuccio si concretizzasse la resurrezione spirituale di suo marito. "Essendo Stato" diventa così una messinscena che da quindici anni attraversa i più prestigiosi teatri italiani. La scrittura di Cappuccio viene richiesta da gruppi di magistrati di Milano, Trieste, Salerno e recitata in numerose letture pubbliche. Nel 2016 "Essendo Stato" è andato in onda su Rai Uno e Rai Storia in forma di docu-film per l’interpretazione e la regia dello stesso Cappuccio. Il testo è arricchito dalla deposizione che Borsellino fornì dinanzi al Consiglio superiore della magistratura il 31 luglio 1988. In quell’occasione il giudice era stato convocato con la minaccia di provvedimenti disciplinari per le dichiarazioni pubbliche da lui rilasciate in relazione all’inefficacia dell’azione di contrasto che lo Stato avrebbe dovuto svolgere contro la mafia. Secretata per ventiquattro anni, l’autorizzazione a rendere pubblica l’audizione viene finalmente concessa su richiesta di Cappuccio: gli italiani potranno così leggere le parole che Borsellino pronunciò in un’atmosfera tesissima, parlando per quattro ore della solitudine del suo lavoro, dell’immobilismo e dell’ostruzionismo che lo accerchiarono.
Nel quale la donna si specchia
Ruggero Cappuccio, Giuseppe Coppola, Fabio Donato
Libro: Libro in brossura
editore: Terre Blu
anno edizione: 2019
pagine: 128
“Producevo in quegli anni manufatti in ceramica disegnati per me da personaggi rappresentativi del design italiano contemporaneo. Chiesi a Ruggero Cappuccio, totalmente estraneo a quel mondo, di curare una piccola collezione. Interpellò Vincenzo Cerami, Raffaele La Capria, Toni Servillo e Mimmo Paladino, che suggerirono ciascuno un oggetto e lo descrissero nelle sue qualità interiori. Egli stesso scelse una chiave e mi consegnò quella del suo palazzo di Serramezzana. Realizzai così cinque oggetti, traslati dal mondo dell'immaginazione, che formavano assieme una raccolta improbabile e incongrua come le composizioni che Breton amava chiamare squisito cadavere: un’opera composita, sommatoria di cinque parti che hanno ciascuna una identità indipendente. Poi Ruggero scrisse un racconto, “Micol”. Mi inventai anch'io una storia, “L'incontro”, e chiesi a Fabio Donato di unirsi a noi con le foto che ritraggono non solo gli oggetti ed i luoghi che li hanno generati, ma anche gli autori così come egli li ha conosciuti in quarant'anni di attività professionale ed artistica: foto che ritraggono storie cui egli ha messo nome “archivi”» (Giuseppe Coppola)
La prima luce di Neruda
Ruggero Cappuccio
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 176
Napoli, 1952. Pablo Neruda è svegliato da un insistente bussare alla porta. Al poeta viene notificato un decreto di espulsione dall'Italia firmato dal ministro Scelba. Sarà accompagnato da due agenti a Roma per essere estradato in Svizzera. Nella stazione della capitale, il poeta è atteso da una folla nella quale si riconoscono i volti di Alberto Moravia, Elsa Morante, Renato Guttuso e Carlo Levi. In mezzo a quella folla una donna, Matilde Urrutia, osserva e attende che si liberi anche il suo amore per Pablo. Dopo il clamore del mondo che lo celebra e vuole che viva la sua voce, la scena si sposta a Capri nella villa di Edwin Cerio, dove i due amanti danno profondità e splendore a una passione segreta e sconvolgente. Vent'anni dopo, a Isla Negra, in Cile, durante il golpe di Pinochet, altri militari busseranno alla porta di Neruda e Matilde. Due stagioni della vita di Pablo Neruda: la stagione dell'amore, delle speranze, di un mondo che si trasforma, e la stagione del buio, della violenza, della morte. Due stagioni raccontate in prima persona dalla voce del poeta e dalla voce di Matilde, due esistenze che raccontano la forza della vita e la grandezza dello stare al mondo. Ruggero Cappuccio si insinua nella fisicità e nel mistero dei suoi personaggi, in un volo incrociato di voci per raccontare la storia di uno dei più popolari poeti del mondo, fra la leggenda dell'amore e la crudezza della Storia.
La notte dei due silenzi
Ruggero Cappuccio
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 224
Regno di Napoli, 1858. Da anni, da quando l'amatissima moglie è stata portata via dal vaiolo, il principe Alessandro Altomare vive rinchiuso in un impenetrabile silenzio, interpretato dai più come chiaro segno di una follia causata dal dolore della perdita. Ma il fratello Eugenio, incapace di rassegnarsi a questa crudele sentenza, chiede aiuto al dottor Descuret, luminare francese degli studi sulla psiche umana, che accorre sulla Costiera amalfitana, dove sorge la dimora di famiglia, un edificio la cui bellezza è pari solo alla sofferenza che la abita. In un intreccio di narrazioni che si succedono sotto gli occhi del lettore, prende forma un'indagine che, dapprima concentrata su Alessandro e la sua nevrosi, viene in seguito deviata dalla comparsa di una donna che alcuni riconoscono come Chiara, la sposa da tutti data per morta. Ma accertare davvero di chi si tratti non è possibile. Così, nell'alternarsi delle voci e dei punti di vista, fatto e sogno si mescolano in un paesaggio fantasmatico e perturbante dove diventa impossibile distinguere realtà e allucinazione.
Capolavoro d'amore
Ruggero Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 224
Palermo è un'isterica, ama solo la sua sofferenza, e quando riesce a goderne trasforma il dolore in arte. Con questi pensieri Manfredi rivede dopo una lunga lontananza la sua Sicilia. Ha quarantatré anni ben portati, il gusto raffinato dell'antiquario, lo sguardo inafferrabile ed è tormentato e insieme nostalgico proprio come la sua città, dove rientra su richiesta dell'anziano e amato zio Rolando. Giorno dopo giorno, lo zio lo coinvolge nel racconto dei suoi ricordi, una vita appassionata che si intreccia alle ricerche della Natività di Caravaggio, rubata dall'oratorio di San Lorenzo nel 1969 e mai più rinvenuta. Tra un capitolo e l'altro del mistero che si dispiega attorno a uno dei furti più eclatanti della storia, Manfredi deve affrontare anche i propri personali fantasmi che ha lasciato accovacciati tra i vicoli della bellissima e spietata città. Primo fra tutti l'amata Flavia, che lo abbandonò all'improvviso, inducendolo a prendere la decisione di lasciare l'isola. Mentre la relazione con lo zio Rolando si fa via via più profonda e carica di presagi, gli incontri con una bambina di strada fanno deragliare Manfredi verso un'inesplorata immagine di sé. La voce di Ruggero Cappuccio si insinua tra le pagine a suggerire pause e cadenze di una sicilianità antica e preziosa, ci invita a passeggiare in una Palermo decadente che accoglie le insonnie notturne, il sapore degli amori finiti e canta la perdita umana, ma anche la vita che si rinnova e torna a chiamarci.