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Libri di Rossella Bottoni

I popoli indigeni nel magistero della Chiesa cattolica: da minoranze vulnerabili a custodi della «casa comune»

I popoli indigeni nel magistero della Chiesa cattolica: da minoranze vulnerabili a custodi della «casa comune»

Rossella Bottoni

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2024

pagine: 218

La Chiesa cattolica si è occupata da sempre dei popoli indigeni, vale a dire, da quando questa categoria è stata concepita e ha iniziato a essere impiegata, a partire dall'età dell'espansione europea fino ad arrivare alla condanna degli abusi, frutto del Concilio Vaticano II. La crescente sollecitudine della Chiesa cattolica ha riguardato diversi, e rilevanti, aspetti della tutela di tali popolazioni, inclusa la necessità di proteggerle dal degrado ambientale, ed è culminata nella svolta impressa dal papato di Francesco, il quale ne ha operato una significativa rivalutazione, vedendoli non più solo come legittimi destinatari di misure di protezione anche rispetto all'ambiente in cui vivono, ma anche come custodi stessi della 'casa comune' e quindi assegnando loro un prezioso e insostituibile ruolo che trascende quello di (mero) soggetto vulnerabile. Questo studio intende ripercorrere tale evoluzione, non tanto ricostruendo lo sviluppo del magistero della Chiesa cattolica secondo un criterio prettamente cronologico, quanto individuando le principali direttrici di una riflessione plurisecolare, che sono infine confluite nella prospettiva olistica di Francesco.
18,00

Diritto e fattore religioso nello spazio europeo

Diritto e fattore religioso nello spazio europeo

Rossella Bottoni

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 336

Questo lavoro intende restituire l’attuale fotografia della disciplina giuridica del fattore religioso nello spazio europeo, esaminando gli esiti del lungo processo storico che – da una situazione di coincidenza tra lo stato di fidelis e quello di civis, per cui chi non professava la religione di maggioranza era perseguitato o comunque discriminato – ha condotto al riconoscimento del principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge senza distinzione di appartenenza confessionale e al diritto individuale di libertà di religione o di credo. Il punto di arrivo, costituito dagli standard contemporanei di tutela di tale diritto, è esaminato sotto il duplice profilo istituzionale e individuale, e in chiave comparata. Tale analisi è stata condotta a partire dalle norme costituzionali dei paesi membri del Consiglio d’Europa e dalla giurisprudenza più significativa della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia di rapporti tra Stato e confessioni religiose e di libertà religiosa, passando per le diverse strategie di gestione della diversità confessionale e culturale (orientate verso l’individuo ovvero verso la comunità), e giungendo a quelle manifestazioni di identità religiosa i cui contenuti non sono ricompresi nella nozione contemporanea di libertà di religione o credo di cui all’art. 9 CEDU, ma costituiscono gli ambiti in cui gli individui, in una società plurale e democratica, desiderano realizzarsi pienamente secondo la propria visione del mondo, come la fondazione della famiglia, la celebrazione del matrimonio, il suo scioglimento e l’educazione della prole secondo le proprie convinzioni. L’esame del rapporto tra diritto e fattore religioso in Europa non ha pretese di esaustività. La scelta dei paesi e dei temi trattati è stata funzionale alla ricostruzione non già di una disciplina giuridica completa e minutamente dettagliata, bensì delle linee di tendenza comuni e delle principali caratteristiche distintive della regolazione del fenomeno religioso in uno spazio, come quello europeo, condiviso da paesi vincolati al rispetto dei medesimi standard di democraticità e rispetto delle libertà fondamentali ma, al tempo stesso, chiamati a tenere conto delle specificità nazionali, le quali possono richiedere soluzioni diverse al medesimo problema. Lo studio si concentra quindi sulle questioni che – partendo quasi sempre dal dato costituzionale che è indice sia della sensibilità valoriale prevalente che della frequenza della disciplina di un dato rapporto – maggiormente creano tensioni nelle società europee sempre più multireligiose e multiculturali, e sulle risposte che meglio permettono di valutare la conformità ovvero la difformità rispetto agli standard europei di tutela delle libertà fondamentali, mettendo infine in risalto la sfida principale che l’inclusione della diversità confessionale e culturale pone all’Europa, ovvero la tenuta stessa del sistema di protezione dei valori europei che, se da un lato incarnano l’universalità dei diritti umani, dall’altro sono espressione di un patrimonio identitario in cui l’influenza di specifiche tradizioni religiose è ineludibile.
42,00

Il principio di laicità in Turchia. Profili storico-giuridici

Il principio di laicità in Turchia. Profili storico-giuridici

Rossella Bottoni

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2012

pagine: X-278

Il volume studia le origini e gli sviluppi del principio costituzionale di laicità in Turchia. Intende ricostruire la disciplina giuridica dei rapporti dello Stato con l'Islam e con le altre confessioni religiose, per esaminare la fondatezza delle tesi che, osservando sviluppi quali la diffusione del velo e il successo di partiti religiosamente orientati, esaltano la laicità come un baluardo della democrazia contro le derive del fondamentalismo islamico, e di quelle che, di converso, guardando al trattamento discriminatorio delle minoranze religiose, tendono a concludere che tale principio, in realtà, non ha affatto trovato applicazione. Lo studio, che non restringe l'oggetto di ricerca esclusivamente all'Islam o alle minoranze religiose, si propone di ridare al sistema giuridico, ma insieme anche ideologico, basato sul concetto di laiklik, una propria coerenza e unitarietà.
23,00

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