Libri di Rodolfo Vittori
Ansia: sconfiggerla e vivere sereni. Benessere a portata di mano
Rodolfo Vittori
Libro: Libro in brossura
editore: Ducale
anno edizione: 2024
pagine: 248
Questo non è il solito manuale teorico, ma un viaggio concreto e pratico per avere il benessere a portata di mano, attraverso il percorso di Anna, una paziente che affronta stress, ansia e attacchi di panico. L’autore, uno psicologo con anni di esperienza, ti guida con semplicità tra tecniche di mindfulness, training autogeno e altre strategie utili per ridurre i disagi quotidiani. Se ti senti sopraffatto dal ritmo frenetico della vita, se l’ansia sembra avere il controllo su di te, questo libro ti offre strumenti per riprendere in mano il benessere mentale e fisico. Grazie a un linguaggio diretto e accessibile, scoprirai come affrontare le tue sfide con tecniche validate e alla portata di tutti. Un percorso per imparare a gestire le emozioni, migliorare la qualità della tua vita e ritrovare quella serenità che, a volte, sembra perduta. Siamo nati per essere felici... non distrarti.
Guerra civile. Bologna dal primo dopoguerra alla marcia su Roma, 1919-1922
Antonio Senta, Rodolfo Vittori
Libro
editore: Zero in Condotta
anno edizione: 2024
pagine: 384
Una cultura di confine. Cultura scritta d’élite, biblioteche e circolazione del sapere a Bergamo (1480-1600)
Rodolfo Vittori
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 620
L’opera colma un vuoto nella storiografia della cultura bergamasca tra Medioevo e prima età Moderna. I risultati di questa ricerca smentiscono lo stereotipo della Bergamo rinascimentale come area culturalmente arretrata, proponendo la tesi di una cultura di confine in grado di assimilare una molteplicità di correnti culturali e di rielaborarle in una sorta di sperimentazione sincretica.
Ada Rossi
Antonella Braga, Rodolfo Vittori
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2017
pagine: 142
Dico di non disperare mai, di avere sempre la coscienza tranquilla secondo quello che è il proprio ideale, di credere nella democrazia, nella libertà e nella giustizia. Dico a tutti di rimaner fermi nelle loro idee e di non mollare: il vecchio nostro “Non mollare!”, la parola d’ordine di alcuni giovani che per queste parole dette sono poi morti o sono stati in galera o al confino. Quello che dico ai giovani d’oggi è di stare fermi su questi principi fondamentali, di non lasciarsi comperare né di essere traviati dall’ambizione. (Intervista di Sergio Vetta ad Ada Rossi, Roma, 31 ottobre 1986)