Libri di Roberto Ubbidiente
Becoming Eduardo. Un figlio d'arte in cerca di legittimazione (tra Scarpetta e Pirandello)
Roberto Ubbidiente
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 272
Incentrato sull’Eduardo prima di Eduardo, il presente volume ricostruisce la formazione attoriale e l’apprendistato drammaturgico del celebre commediografo partenopeo, còlto al bivio tra due opposti modelli: da una parte quello del severo «padre-zio» − Eduardo Scarpetta −, alla cui scuola egli mosse i primi passi sulle tavole del palcoscenico, impegnandosi al tempo stesso nella ricopiatura dei testi paterni − primo cimento con la (ri)scrittura drammaturgica − e dall’altra il teatro di Luigi Pirandello, con cui Eduardo si misurò giovanissimo, prima come lettore, poi come capocomico e interprete di alcuni suoi capolavori (memorabile la sua interpretazione di Ciampa ne Il berretto a sonagli), infine come collega e coautore de L’abito nuovo (1936), ultima commedia del Siciliano, con cui, a mo’ di ideale passaggio di testimone, si compie la transizione da una psico-drammaturgia ispirata dalla crisi dell’Io moderno a una poetica di spiccata vocazione socio-etica e critico-sociale, che, posta alla base del suo teatro “dispari”, consentirà a De Filippo – detronizzati i “padri” – di trovare la sua agognata legittimazione ad essere Eduardo.
Con altri occhi. La letteratura italiana fuori d'Italia (1860-1900)
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il presente volume raccoglie le relazioni presentate e discusse in due seminari tenutisi nel 2023 rispettivamente all’Università per Stranieri di Siena e alla Universidad Complutense de Madrid, dedicati entrambi all’immagine dell’Italia nelle letterature nazionali di altri Paesi nel periodo compreso tra il 1860 e il 1900. Il respiro internazionale del progetto di ricerca si riverbera inevitabilmente sulla varietà di lingue, opere e letterature nazionali interessate dalle analisi qui condotte. Esse coinvolgono il lettore in un viaggio pregno di implicazioni e spunti di riflessione attraverso Paesi che da sempre guardano all’Italia e alla sua produzione artistico-letteraria come a un ideale all’origine di un immaginario ricco e composito. Proprio quest’ultimo − inteso come convergenza di forze dinamiche messe in campo da un complesso gioco di associazioni, connessioni e manifestazioni oniriche – fa del Belpaese una costruzione immaginaria, che, superando di gran lunga i limiti geografici, politici e culturali, si proietta come cifra o modello immaginativo negli svariati “passaggi” analizzati in questa sede.
La mia officina
Edmondo De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 168
«La descrizione della propria “Stanza della scrittura”, spesso intrecciata con quella della biblioteca domestica, ha sempre rappresentato per ogni letterato l’occasione ideale di autorappresentarsi immerso nel proprio elemento naturale: tra libri, carte e attrezzi del difficile “mestiere di scrivere”. Nel 1902 il «Corriere della sera» dà questa opportunità all’autore più rappresentativo dell’Italia umbertina. Vede, così, la luce "La mia officina", una sorta di testo-testamento di Edmondo De Amicis — qui riproposto in edizione singola arricchita di commento — in cui l’anziano scrittore, ormai disilluso e duramente provato dalla vita, apre ai lettori le porte dello studio della sua ultima dimora torinese. Si tratta di una stanza dall’arredamento ostentatamente ordinario, in cui nel corso degli anni, sotto una coltre di polvere, si sono ammassati — in modo disordinato, proprio come nella memoria del padrone di casa — una miriade di volumi, ritratti, oggetti e ricordi di ogni genere, che la penna dell’autore riesce a restituire, sia pure nello spazio di poche pagine, alla vita.»