Libri di Roberto Chiesi
Medea da Pasolini
Giovanni Robustelli, Leo Lecci, Roberto Chiesi
Libro: Copertina rigida
editore: Papel
anno edizione: 2015
pagine: 96
Catalogo delle opere esposte alla mostra personale di Giovanni Robustelli a Castel dell'Ovo - Napoli - 31 maggio/4 luglio 2015.
Jean-Luc Godard
Roberto Chiesi
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2003
pagine: 127
Seguendo un itinerario cronologico che inizia dai primi cortometraggi e si conclude anticipando i diversi progetti in corso di realizzazione, questo volume penetra nel laboratorio di uno dei più famosi cineasti francesi del dopoguerra. I suoi novanta film e video - accompagnati da appropriati contributi fotografici e da puntuali indicazioni bibliografiche - sono ripercorsi come in una sorta di "visita guidata" che ne approfondisce i temi salienti alla luce dei riferimenti pittorici, letterari e cinematografici che si intrecciano alle immagini.
King Kong. La storia, i film, le foto, il mito
Roberto Chiesi
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2005
pagine: 115
Illustrato da numerose immagini rare o inedite, questo libro è il primo pubblicato in Italia sulla figura della Grande Scimmia. Ne ripercorre la storia, cercando a ritroso le tracce delle genesi mitologiche, letterarie e cinematografiche. Si addentra nel laboratorio degli effetti speciali dove fu creato il film originale del 1933, poi segue l'itinerario e le trasformazioni dei rari rifacimenti e degli innumerevoli epigoni (in scala ridotta), fino ad arrivare al nuovo capolavoro di Peter Jackson, il regista della Trilogia del Signore degli Anelli, che rinnova il mito del gigantesco gorilla selvaggio e vulnerabile.
Noio vulevam savuar. Antologia del cinema comico italiano
Roberto Chiesi, Antonella Gasparato
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2007
pagine: 208
Il volume riunisce alcune tra le più memorabili sequenze del cinema comico e umoristico italiano, da Petrolini a Edoardo De Filippo, da Aldo Fabrizi a Walter Chiari, da Alberto Sordi a Massimo Troisi. Per ogni sequenza, i lettori troveranno l'esatta trascrizione dei dialoghi con una concisa descrizione dei gesti degli attori, crediti tecnici e artistici essenziali e una breve sinossi con notizie e aneddoti riguardanti i film.
Gerard Depardieu
Roberto Chiesi
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2009
pagine: 128
Il cinema noir francese. Mitologie, figure, autori
Denitza Bantcheva, Roberto Chiesi
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2015
pagine: 158
Il cinema noir francese è un cinema di ombre. Sono i giochi ambigui del Male a dominare storie di delitti e intrighi calate negli interni borghesi più pericolosamente rassicuranti, come nelle strade dove si affrontano criminali e poliziotti. Questo libro offre alcune chiavi interpretative per decifrare i suoi caratteri essenziali e scorgerne l'originalità rispetto al cinema "nero" statunitense, pure più fortunato presso il pubblico internazionale e talvolta persino presso la stessa critica europea. La descrizione della genesi o delle conseguenze di un delitto, l'evocazione della malvagità nascosta nella natura umana, il conflitto fra l'ordine (la polizia) e il caos (il milieu della malavita), l'ambiguità dei personaggi... Tali motivi - ci spiegano gli autori - si ritrovano declinati fin dalle origini del cinema d'oltralpe e in modi del tutto peculiari, che spesso trascendono i confini tra i generi sfumando nella comicità (lo humour nero), nel dramma sentimentale, nell'impegno politico e sociale, nel pamphlet, nell'avventuroso. Risalendo alle origini letterarie del noir e seguendone via via l'evoluzione nonché le contaminazioni con altri linguaggi filmici, il volume ne analizza figure estetiche e drammaturgiche, stile visivo e fotografia, e naturalmente gli interpreti e i registi che vi hanno contribuito in modo più significativo.
Simenon e le immagini. Cinema, illustrazione, fumetto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 158
Nei saggi di questo libro, Maurizio Testa analizza lo stile di scrittura di Simenon individuando tre tempi differenti della sua letteratura; Marina Geat rilegge la corrispondenza epistolare con Federico Fellini; Andrea Rabbito si sofferma sulla poetica simenoniana in relazione al cinema felliniano e a quello di Jean Renoir. Roberto Chiesi confronta il romanzo Les Fantômes du Chapelier (1949) al film che nel 1982 ne ha tratto Claude Chabrol, esempio di fedeltà e al tempo stesso di libertà creativa da parte di un cineasta da sempre in empatia con lo scrittore belga, come dichiara lo stesso Chabrol in un’intervista qui pubblicata per la prima volta in traduzione italiana. Denis Brotto esamina la funzione espressiva degli ambienti nel film che Mathieu Amalric ha tratto dal romanzo La chambre bleue; mentre Bepi Vigna ripercorre le alterne fortune che le creazioni di Simenon hanno avuto nell’ambito dei fumetti e dell’illustrazione; infine, Alessandro Macis traccia un parallelo fra le personalità femminili che hanno attraversato la vita dello scrittore e le protagoniste di alcuni suoi romanzi.
8 ½ di Federico Fellini
Roberto Chiesi
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2018
pagine: 165
«Il tortuoso, cangiante, fluido labirinto dei ricordi, dei sogni, delle sensazioni, un groviglio inestricabile di quotidianità, di memoria, di immaginazione, di sentimenti, di fatti che sono accaduti tanto tempo prima, e convivono con quelli che stanno accadendo, si confondono tra nostalgia e presentimento, in un tempo fermo e magmatico, e non sai più chi sei, o chi eri, e dove va la tua vita, che appare soltanto un lungo dormiveglia senza senso» (Federico Fellini). 8½: dietro un titolo misterioso come un codice cifrato, si cela il film in cui Fellini ha messo a nudo con spregiudicata sincerità la propria crisi di uomo e artista quarantenne. E un autoritratto fedele e immaginario, spudorato e ironico, che si addentra nella dimensione onirica, visionaria e reale del "tempo interiore". Questo libro rievoca, con l'ausilio anche di un rilevante apparato iconografico, il complesso itinerario creativo che ha condotto il regista a ideare, preparare e girare il film in gran segreto. Ogni sequenza di 8½ è oggetto di un'accurata analisi che tenta di decifrare le forme della straordinaria originalità narrativa ed estetica di un capolavoro leggendario.
Il cinema di Ingmar Bergman
Roberto Chiesi
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2018
pagine: 303
«Fare film è anche reimmergersi negli spazi più profondi di se stessi, fino a raggiungere il mondo dell'infanzia...»: Bergman ha spesso evocato il mondo della fanciullezza ma sempre come accesso privilegiato alla dimensione della fantasia, dunque della materia selvaggia e irrazionale dei sogni, dove si celano le pulsioni più segrete e rivelatrici dell'Io. La forza prodigiosa delle creazioni visive e narrative del regista svedese - un cavaliere medioevale che gioca a scacchi con la Morte; un vecchio e i fantasmi della sua infanzia; il pericoloso confronto fra le identità di due donne; un bambino in lotta contro il Male incarnato da un vescovo - deriva anche dal loro radicarsi in un immaginario nutrito di una tradizione letteraria e figurativa che arriva fino al '900 e alle ombre predilette di Strindberg e Ibsen. Dalla fine degli anni '30 fino alla morte avvenuta nel 2007, Ingmar Bergman è stato l'autore di un'opera immensa che si è espressa nelle regie teatrali, nella scrittura drammaturgica e narrativa e ha raggiunto fama e prestigio internazionali grazie al cinema e ad una filmografia di quasi 70 film. In questo libro, una sorta di guida analitica e storica al cinema bergmaniano, corredata di un imponente apparato iconografico basato quasi esclusivamente su fotogrammi tratti dai film stessi e scelti in stretto rapporto con il testo, vengono esaminate una ad una tutte le opere cinematografiche del maestro svedese: da 'Crisi' (1946) a 'Sarabanda' (2003), passando per i classici degli anni '50 ('Il settimo sigillo', 'Il posto delle fragole'), i film da camera degli anni '60 ('Persona', 'L'ora del lupo'), fino all'onirico 'Sussurri e grida', al film-fiume 'Scene da un matrimonio' e alla magistrale summa di 'Fanny & Alexander'. Ogni film viene riletto nelle sue matrici, nella storia delle sue vicissitudini e manipolazioni censorie, nella sua originalità e autonomia così come nelle connessioni con l'intera opera del regista. E per la prima volta vengono trattati in modo esaustivo anche i film prodotti per la televisione tra il 1957 e il 2000, "cinematografici" a tutti gli effetti.
Gli Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. Il fiore delle mille e una notte. Viaggio fotografico di Roberto Villa nel cinema pasoliniano
Roberto Villa
Libro: Cartonato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 292
Molto è racchiuso nelle oltre 300 immagini inedite del libro che, costruite seguendo le filosofie compositive della storia dell'arte e della teoria della comunicazione, illustrano il set ed il fuori set del film.
Tutto Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2022
pagine: 528
Scrittore “corsaro”, poeta d’opposizione, cineasta suscitatore di “scandalo”, Pier Paolo Pasolini è stato un instancabile protagonista di polemiche e l’autore di folgoranti anticipazioni su fenomeni ancora all’ordine del giorno (la deriva capitalistica, l’omologazione culturale, il consumismo del superfluo, lo sviluppo senza progresso). A 100 anni dalla nascita e a 47 anni dalla morte, Pasolini è ancora a noi contemporaneo e costituisce un “caso” politico-culturale a cui si fa continuo riferimento. Eroe del nuovo ma attento ai valori del passato, rivoluzionario incline alla contraddizione, votato alla classicità ma pronto a sperimentare linguaggi anche inediti, portato allo spiazzamento e all’intempestività, con la sua opera sterminata e proteiforme (narrativa, poesia, cinema, teatro, saggistica) ha affrontato temi generali ed eterni come il destino dell’uomo, il mito della Natura e della Storia, il senso sacro della vita e della morte, facendone materia di confronto, sfida, spesso provocazione. La forza e l’inesauribile vitalità della sua voce sono il tema di "Tutto Pasolini", un volume che con il contributo di 50 saggisti, accademici e critici militanti italiani e francesi, presenta l’Opera Omnia dell’Autore, mettendone in evidenza la profondità e la straordinaria attualità. Come scrive Joubert-Laurencin nel suo saggio: «Pasolini non ha mai smesso di morire nell’ultimo mezzo secolo, eppure è nato e non ha mai smesso di vivere da un secolo, prima nella sua vita, poi nella sua eredità». "Tutto Pasolini", con la forma di un dizionario-laboratorio diviso per voci alfabetiche di facile e funzionale consultazione, raccoglie l’intera opera pasoliniana e un’ampia e aggiornata rappresentazione del pensiero critico sull’Autore. Dalla “A” di Accattone alla “C” di Censura, dalla “R” di Religione alla “S” di Sartre, nel volume si passa dalla narrativa alla poesia, dal cinema al teatro, dalle famose invettive pasoliniane pubblicate sul «Corriere della sera» alla proficua frequentazione di altre discipline (semiologia, strutturalismo, antropologia) e di arti come la pittura, la musica, la danza. Pensato non solo per un pubblico di specialisti, bensì immaginando un’auspicabile nuova generazione di lettori, "Tutto Pasolini" propone un’ampia scelta di testi che pur salvaguardando completezza e qualità assicurano un tono leggibile e volutamente non accademico. Completano il volume un ricco apparato iconografico, una biografia completa e una selezione di testi pasoliniani.
Pasolini. Il fantasma del presente (1970-1975)
Roberto Chiesi
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi Firenze
anno edizione: 2022
pagine: 320
Negli ultimi anni dell'intensa e prolifica attività di scrittore e regista di Pier Paolo Pasolini, la dialettica fra passato e presente diviene drammatica: condanna i lineamenti della contemporaneità che continua a vivisezionare nei suoi scritti ma che rifiuta di filmare nel suo cinema. Negli ultimi cinque anni, dal 1970 al 1975, realizza sei lungometraggi. Uno dei "fili rossi" che li accomuna è il rifiuto del presente, di filmare e raccontare l'Italia contemporanea. Un rifiuto che ha ragioni profonde e che contrasta con gli articoli "corsari" e "luterani" che scrive proprio in quegli anni sul Corriere della sera e Il Mondo e col romanzo che lascerà incompiuto Petrolio. Ma a quale passato pensava Pasolini? Quali erano i connotati, anche fisici e concreti, del mondo che rimpiangeva così disperatamente? È probabile che le ragioni più profonde del perché il suo pensiero e la sua figura continuino ad avere una tormentata attualità anche a distanza di quarantasette anni dalla sua morte si celino proprio in questa dialettica fra nostalgia e condanna. Questo libro tenta di spiegare le ragioni contraddittorie e complesse di questa visione della realtà, che è all'origine dell'ultimo, fervido e importante periodo dell'arte pasoliniana. Prefazione di Dacia Maraini.