Libri di Riccardo Motta
Chi leggeva Umberto Eco? Appunti critici semiseri «non politically incorrect», ricordi e disgressioni di un alessandrino nostalgico
Riccardo Motta
Libro: Copertina rigida
editore: Nuova Trauben
anno edizione: 2016
pagine: 240
Rileggere l'antropologia del diritto
Riccardo Motta
Libro: Copertina rigida
editore: Nuova Trauben
anno edizione: 2016
pagine: 220
Autori, metodi, studi e ricerche empiriche di 'antropologia del diritto' riconsiderata come disciplina autonoma dall'antropologia giuridica.
Flora illustrata del Vesuvio. Storia, paesaggi, vegetazione
Massimo Ricciardi, Riccardo Motta, Adriano Stinca
Libro: Copertina morbida
editore: Doppiavoce
anno edizione: 2016
pagine: 200
Del Vesuvio, il vulcano più celebre del mondo, molto si è scritto sulla sua storia, sulla sequenza delle eruzioni, sulle genti che lo hanno abitato e sulle testimonianze di vita dissepolte dalle ceneri della famosa eruzione del 79 d.C. Ben più rare sono state invece fino ad oggi le opere dedicate alle piante che rivestono le pendici del vulcano partenopeo. A tale lacuna pone rimedio questo libro nel quale il paesaggio vegetale del Vesuvio e del Monte Somma viene analizzato in profondità, con rigore scientifico, ma con un linguaggio accessibile anche agli appassionati di botanica. Accompagnano il lettore pinete, boschi, campi di lava e coltivi con piante che si spingono fino all'interno delle aree più urbanizzate. Una guida che per ricchezza delle immagini sarà insostituibile per quanti desiderino immergersi nella natura, lontano dai percorsi turistici, attraverso scenari naturali di grande suggestione e paesaggi evocativi. Un'opera da leggere per la sua valenza scientifica e culturale e anche per la vividezza di sprazzi di vita trascorsa all'ombra del Vesuvio.
Vicolo fiume Tànaro
Riccardo Motta
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2011
pagine: 176
Dopo Tànaro, Bòrmida e l'inconscio collettivo di Alessandria (Maxmi, Castelnuovo Scrivia 1995), Riccardo Motta torna a ripercorrere il tragitto del Grande Nastro Oscuro e Limaccioso - il fiume Tànaro nel proseguo che dal Piemonte, dopo avere generato un parziale confine con la Liguria, va a morire quasi nell'Oltrepò pavese. In tanto tragitto ed in adeguata contaminazione idrogeologica, il fiume resta ancora e sempre "un grande dispensatore di immaginario", segnando con la sua presenza esistenze singole e collettività arcaicizzate. Rispettato, temuto, forse odiato in terra alessandrina dopo la terribile alluvione del 1994. "Vicolo Fiume Tànaro" è un viaggio in sei stazioni sulle costanti culturali della cultura fluviale di tutto il pianeta. Una narrazione condotta con gli strumenti irrinunciabili dell'antropologo attraverso il linguaggio divertito del giornalista curioso, in cui un unico sistema fluviale è chiamato a testimoniare dell'immenso patrimonio fenomenologico che dall'anno zero si è sviluppato ai margini dei corsi d'acqua del pianeta Terra.