Libri di Raoul Lolli
Al plurale
Raoul Lolli
Libro
editore: Il Seme Bianco
anno edizione: 2019
pagine: 136
Madre di un figlio adottivo e insegnante di lettere in una scuola media, Clara scopre che la vita e il destino possono riservarle ancora sorprese. La presa di coscienza di un'alternativa alla routine professionale e affettiva passa attraverso la messa in discussione delle ipocrisie che il marito condivide con la famiglia d'origine. L'empatia nei confronti del figlio non la terrà al riparo dai pregiudizi, ma le consentirà di costruirsi una personalità indipendente, anche di fronte a barriere che sembrano insuperabili.
Meglio da dietro
Raoul Lolli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il banco di fronte alla cattedra
Raoul Lolli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2009
pagine: 112
Non c'era sempre il banco di fianco alla cattedra. A volte ce n'erano due. Ci si mettevano i secchioni per poter seguire meglio le lezioni, noi mai al mondo: come facevi a copiare con la maestra o la prof a un metro? e poi non si poteva fare casino. Oppure ci piazzavano i più irrequieti così da poterli tenere d'occhio. Era una faccenda più da elementari e medie che da superiori; se capitava ci fossero banchi di fianco alla cattedra alle superiori era per problemi di spazio. In quinta, all'Istituto agrario di Cesena, Mazzoni, chi non era secchione e nemmeno particolarmente vivace, quel banco l'aveva occupato per gustarsi da vicino la prof di italiano della quale era perdutamente innamorato. Era buona, ma non gliel'ha mai data.
Resta sulla fascia
Raoul Lolli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2009
pagine: 144
Scrive l'autore: "Uno può nascere col talento e saper giocare prima ancora di camminare, però, non capisce bene come "funziona", è solo istinto. Falcao ha sempre sostenuto che a guidarlo in campo erano al cinquanta e cinquanta istinto e ragione. Quanti grandi calciatori, una volta appese le scarpe al chiodo, si rivelano scarsi competenti? Perché una cosa è saper giocare e un'altra è capire. Una cosa è capire, un'altra ancora saper spiegare. Le esperienze nel calcio le ho fatte praticamente tutte: il calciatore in tutti i ruoli per trentacinque anni; l'allenatore di bambini e ragazzi per cinque; l'arbitro per dodici anni. Il calcio l'ho giocato, l'ho capito e lo so spiegare. Siccome da sette anni mi sono scoperto scrittore, spiego quello che ho imparato. Oh, mica una cosa noiosa! Ho cercato di fare in modo che sia comprensibile anche alle donne, che è tutto dire...".