Libri di R. Ligi (ill.)
Ben gli sta! Favoloso Esopo
Giuditta Campello
Libro
editore: Emme Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 41
Ben gli sta al vento, che ha sfidato a duello il placido sole, e anche alla lepre sbruffona! Non sempre vince il più veloce. E che dire della volpe che pensava di aver preso per il becco la cicogna? Ben le sta pure a lei! Età di lettura: da 5 anni.
Il meraviglioso mago di Oz da Lyman Frank Baum
Stefano Bordiglioni
Libro: Copertina rigida
editore: Emme Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 32
"Il meraviglioso Mago di Oz", celebre romanzo per ragazzi di Lyman Frank Baum, raccontato da Stefano Bordiglioni. L'avventura di Dorothy e del cane Toto, che inizia quando un uragano solleva la fattoria dove vivono e trasporta casa, bambina e cane in un magico mondo fantastico. Una storia intramontabile. Età di lettura: da 4 anni.
Cenerentola
Roberto Piumini
Libro: Copertina rigida
editore: EL
anno edizione: 2006
pagine: 24
Roberto Piumini riscrive una delle fiabe classiche più note e amate; l'abilità dell'autore rende ancora più coinvolgente la lettura di un grande classico per bambini arricchito dalle tavole di Raffaella Ligi. Età di lettura: da 4 anni.
Principesse
Silvia Roncaglia
Libro: Copertina morbida
editore: EL
anno edizione: 2015
pagine: 189
Fiabe di principesse da tradizioni popolari di tutto il mondo, in una versione moderna. Eroine astute o coraggiose, superbe o audaci in avventure a lieto fine. Età di lettura: da 6 anni.
Cecafumo. Storie da leggere ad alta voce
Ascanio Celestini
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2002
pagine: 248
Ascanio Celestini, teatrante e affabulatore, attraverso materiali della tradizione e della memoria, mette in moto una straordinaria macchina dell'oralità. Accanto a storie più conosciute, legate a personaggi famosi e appartenenti alla tradizione popolare italiana ed europea, si sentono risuonare echi del Vicino Oriente; fino ad arrivare alle fiabe nuove, che raccontano realtà moderne, fiabe che cambiano mentre vengono raccontate. E cambiano proprio perché devono essere raccontate ancora e ancora, con il mutare dell'occasione e del pubblico, come faceva nonna Marianna, che «raccontando, ci metteva davanti agli occhi cose che lei non aveva mai visto, e riusciva a dirci cose che altrimenti non potevano essere dette».