Libri di Ascanio Celestini
Poveri cristi
Ascanio Celestini
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 240
Sono i destini a cui nessuno fa caso, quelli che da sempre interessano ad Ascanio Celestini. E quale luogo migliore delle periferie, microcosmi grandi e vivaci più del mondo, per indagare gli esseri umani che ci ostiniamo a non voler vedere? Con sguardo partecipe e mai retorico, Celestini setaccia le vite sradicate di donne e uomini che vagano come in un formicaio alla ricerca del loro spicchio di felicità. Un libro politico e civile, in cui trionfano le ragioni che ci portano a respingere ogni egoismo. Del resto, «Cristo non è sceso dal cielo, ma è salito dalla terra». E se san Francesco tornasse oggi a predicare, mettendo in scena un presepe nel parcheggio di un supermercato? In una periferia di Roma, che potrebbe essere dietro l'angolo, s'intrecciano le esistenze di un gruppo di poveri cristi - simili agli «ultimi» che Francesco incontrò otto secoli fa. C'è Giobbe, magazziniere analfabeta che ha messo a punto un metodo infallibile per sistemare la merce senza una sola parola scritta. C'è la Vecchia che insegna alla Prostituta che per il sapere e la cultura non serve il denaro: i libri nelle biblioteche sono gratis, e i musei un giorno al mese aprono le porte persino ai barboni. C'è Joseph, che è partito dal suo paese in Africa, ha attraversato il deserto, è stato schiavo in Libia e poi naufrago in mare: si è salvato, ma in Italia è finito in un carcere dove le sezioni hanno nomi di fiumi, però non c'è l'acqua potabile. E poi c'è la Donna con la testa impicciata, che parla con suo figlio anche se è morto da anni... La voce inconfondibile di Ascanio Celestini - sommando un'armonia di fatti apparentemente irrilevanti alle ragioni più profonde dell'esistenza - torna in queste pagine a raccontare la lotta di classe. Mostrandoci i prodigi della solidarietà tra gli umili che animano i margini delle nostre metropoli: il prodigio di chi è stato schifato, di chi è stato menato, schiavizzato, incarcerato e torturato, stuprato, ammazzato e poi dimenticato. E nonostante questo è incapace di diventare cattivo. Perché «se hai una piccola verità, devi avere il coraggio di pronunciarla».
Lotta di classe
Ascanio Celestini
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 229
"Chi ha detto che il tempo è denaro? Un filosofo, un banchiere o un orologiaio?" Se ne vanno a rotta di collo le giornate di Marinella e Salvatore, di Nicola e della signorina Patrizia. Le giornate di chi fa dieci lavori tutti precari e ha l'impressione di vivere a mezz'aria, "pisciando in corsa come i ciclisti al Giro d'Italia". Perché se è vero che il tempo è denaro, il loro tempo dev'essere denaro di qualcun altro. Vivono tutti in un condominio fuori dal Raccordo Anulare, cinque piani di vite arrangiate fra il centro commerciale e il gigantesco call center. Dietro alle spalle ci stanno i padri, con i loro ricordi di guerra e le loro sicurezze appiccicate alla poltrona, "la perseveranza del mondo contadino dentro allo stupro urbanistico palazzinaro". E nel presente c'è l'insensatezza di un tempo bloccato, apparecchiato e inutile come la casetta di Barbie. Nelle quattro storie che s'intersecano dentro questo libro se ne raccolgono un'infinità di altre, per raccontare l'energia, la delusione e la rabbia di una generazione, ma anche la fantasia e la passione, la voglia di cambiare. Di ribellarsi. Di riposarsi. Di ricominciare. "Mi spogliavo e mi sentivo leggera. Avrei continuato a spogliarmi, se fosse stato possibile. Mi sarei sfilata la pelle come un cappotto e l'avrei appesa a una stampella."
Lotta di classe
Ascanio Celestini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 229
"Chi ha detto che il tempo è denaro? Un filosofo, un banchiere o un orologiaio?" Se ne vanno a rotta di collo le giornate di Marinella e Salvatore, di Nicola e della signorina Patrizia. Le giornate di chi fa dieci lavori tutti precari e ha l'impressione di vivere a mezz'aria, "pisciando in corsa come i ciclisti al Giro d'Italia". Perché se è vero che il tempo è denaro, il loro tempo dev'essere denaro di qualcun altro. Vivono tutti in un condominio fuori dal Raccordo Anulare, cinque piani di vite arrangiate fra il centro commerciale e il gigantesco call center. Dietro alle spalle ci stanno i padri, con i loro ricordi di guerra e le loro sicurezze appiccicate alla poltrona, "la perseveranza del mondo contadino dentro allo stupro urbanistico palazzinaro". E nel presente c'è l'insensatezza di un tempo bloccato, apparecchiato e inutile come la casetta di Barbie. Nelle quattro storie che s'intersecano dentro questo libro se ne raccolgono un'infinità di altre, per raccontare l'energia, la delusione e la rabbia di una generazione, ma anche la fantasia e la passione, la voglia di cambiare. Di ribellarsi. Di riposarsi. Di ricominciare. "Mi spogliavo e mi sentivo leggera. Avrei continuato a spogliarmi, se fosse stato possibile. Mi sarei sfilata la pelle come un cappotto e l'avrei appesa a una stampella."
Io cammino in fila indiana
Ascanio Celestini
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 212
C'è un rivoluzionario in bicicletta, che quando arriva al parlamento per buttare la bomba si accorge di non essere il primo: gli tocca mettersi in coda, come alle poste. C'è l'uomo di governo che "quando faccio politica, non ne faccio una questione politica". C'è chi cammina in fila indiana ed è contento di considerarsi solo un numero, tanto da non tollerare che qualcun altro gli si affianchi sostenendo di essere semplicemente Mario... Ogni personaggio procede "sulla superficie sconnessa di un pianeta che pare fermo e invece si muove, perché quando ti muovi piano è quasi come se non ti muovi per niente", consapevole dell'equilibrio precario nel quale si trova, ma consapevole soprattutto che "precipitare è tutto un altro discorso". I racconti di "Io cammino in fila indiana" con un andamento narrativo capace di accordarsi agli scarti improvvisi del pensiero - tanto da assumere di volta in volta la forma della poesia civile, o della preghiera laica -, le storie ambientate nel "piccolo paese" mostrano quello che siamo diventati. Distribuendosi in tanti "Io" che giocano con lo specchio deformante - eppure fedelissimo - dell'apologo o della fiaba, l'autore prende per mano il lettore e lo guida attraverso la cronaca e le assurdità dei nostri anni recenti. Si ride molto, ma amaramente.
Io cammino in fila indiana
Ascanio Celestini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 228
C'è un rivoluzionario in bicicletta, che quando arriva al parlamento per buttare la bomba scopre di non essere il primo: gli tocca mettersi in coda, come alle poste. Ci sono poveri talmente poveri da dover vendere ai ricchi la loro fame e la loro sete, poi la rabbia, il pudore e la vergogna, e alla fine la loro stessa povertà. C'è Dio che si aggira per il supermercato travestito da Paperinik, raccontando vecchie barzellette sul Papa che piacciono soltanto a lui... Ma soprattutto, a fare da sfondo ai "racconti cerino" di Ascanio Celestini, capaci d'infiammare il filo delle pagine con una scrittura incendiaria, c'è un piccolo paese pieno di storture, simbolo dei mali e delle deformazioni del mondo che ci circonda. Un piccolo paese dove i corrotti inventano la democrazia alternandosi al governo con i mafiosi, e dove i bambini sono costretti a prendere lezioni di fila indiana. Per eliminare "il diverso prima che ci impesti". Con due storie inedite.
Radio clandestina. Memoria delle Fosse Ardeatine
Ascanio Celestini
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 94
Si tratta del monologo teatrale che Celestini ha composto ispirandosi al libro di Alessandro Portelli, "L'ordine è già stato eseguito", in cui l'autore ricostruisce l'eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. Una storia raccontata dal "basso", dalle strade e dai quartieri poveri di una Roma ferita da bombardamenti e rastrellamenti, brulicante di un'umanità offesa, umiliata da una vicenda atroce e incomprensibile. Di quell'umanità l'attore e scrittore fornisce un ritratto partecipato, come emerge dal CD allegato al libro, in cui lo spettacolo prende corpo e in cui la sua voce diventa quella di un'intera città. Completano l'opera uno scritto di Mario Martone e le testimonianze sulla strage raccolte da Alessandro Portelli.
Scemo di guerra
Ascanio Celestini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 104
Il giorno della liberazione di Roma dentro gli occhi di un ragazzino. Una storia raccontata per trent'anni, poi ramificata nella memoria e nella fantasia, dove il bombardamento di San Lorenzo può stare accanto alla leggenda del barbiere dalle mani belle e il rastrellamento del Quadraro si trasforma nella parabola delle mosche pacifiche e perfette. Il dvd comprende uno speciale con immagini del backstage e l'intervista che Celestini ha fatto a Sisto Quaranta. Il libro non è la ripresa del testo già pubblicato in "Arcipelago", ma comprende il diario delle riprese e la trascrizione del racconto del padre dell'autore sul Quadraro.
La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico
Ascanio Celestini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 94
Attraverso le testimonianze e le memorie di infermieri, medici e pazienti, Celestini si è reso conto non solo che l'istituzione manicomiale è di fatto ancora attiva, ma sopratutto che le parole e le paure dei "matti" sono ben vive dentro ognuno. Ed è per questo che le storie che vengono raccontate in questo libro hanno il proposito di commuovere e divertire.
Parole sante
Ascanio Celestini
Libro
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2008
pagine: 107
"Parole sante", il primo film di Ascanio Celestini, racconta le storie e le vite dei lavoratori dell'Atesia di Roma, società leader nei call center. Sono loro, i lavoratori precari con stipendi da 500 euro al mese e nessuna certezza, i protagonisti della denuncia di Celestini, con le loro facce, le loro parole, le loro rabbie. "Il film l'ho fatto per dire che il lavoro precario non esiste. Esiste il lavoro illegale, quello dove si assumono lavoratori a tempo determinato con contratti che non rispettano la legge, nemmeno la famigerata 30. E di questi lavoratori ce ne sono - le cifre sono vaghe - dai 2 ai 4 milioni... I sindacati di sinistra sull'Atesia hanno preferito mediare piuttosto che usarla come un laboratorio. Perché la scelta dei lavoratori di autorganizzarsi e ribellarsi è importante. Hanno dimostrato che alzare la testa si può, hanno fatto ciò che dovremmo fare tutti. Ricostruire la legalità a partire da noi, dalle nostre vite, senza delegare nulla, consapevoli dei diritti e della dignità della tua vita e di quella degli altri."
La pecora nera
Ascanio Celestini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 94
"Il manicomio è un condominio di santi. So' santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo". Così ci racconta Nicola i suoi 35 anni di "manicomio elettrico", e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. "Raccolgo memorie di chi ha conosciuto il manicomio un po' come facevano i geografi del passato. Questi antichi scienziati chiedevano ai marinai di raccontargli com'era fatta un'isola, chiedevano a un commerciante di spezie o di tappeti com'era una strada verso l'Oriente o attraverso l'Africa. Dai racconti che ascoltavano cercavano di disegnare delle carte geografiche. Ne venivano fuori carte che spesso erano inesatte, ma erano anche piene dello sguardo di chi i luoghi li aveva conosciuti attraversandoli. Così io ascolto le storie di chi ha viaggiato attraverso il manicomio non per costruire una storia oggettiva, ma per restituire la freschezza del racconto e l'imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell'immaginazione e la concretezza delle paure che accompagnano un viaggio". (Ascanio Celestini)
Giufà e re Salomone
Ascanio Celestini, Maja Celija
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 44
"Salomone, ti saluto! lo parto, sbaracco, me ne vado. Ma prima mi devo prendere il giusto che mi spetta". "Quello che è giusto è giusto" disse Salomone "io ti do diciotto soldi". "Quello che è giusto è giusto" disse Giufà "diciotto mi bastano". E stava per andarsene, quando si ricordò che Salomone era famoso per i consigli. "Me lo dai un bel consiglio anche a me?" E Salomone "lo te lo do, ma tu dammi sei soldi. Né uno di più, né uno di meno". "Vabbe', quello che è giusto è giusto" disse Giufà "Eccoteli!" Età di lettura: da 5 anni.
L'uomo eterno
Ascanio Celestini
Libro: Cartonato
editore: Zoolibri
anno edizione: 2024
pagine: 48
Un ragazzo comincia a riflettere sul suo futuro e il pensiero della Morte lo preoccupa talmente tanto che si imbarca in un viaggio per trovare un modo per ingannare la Morte. Molti di quelli che incontra nel suo cammino sembrano avere la risposta, ma ci sarà un modo che funziona davvero? Ci sarà la possibilità di ingannare la Morte? Ascanio Celestini riscrive una fiaba classica dal sapore antico e Veronica Ruffato la interpreta attraverso uno scorrere del tempo che è artistico in tutti i sensi. Insieme ci lasciano un libro che è uno scrigno di sorprese, proprio come lo sono le storie che attraversano i secoli. Età di lettura: da 5 anni.