Libri di Pietro Stampa
Il ruolo professionale nella storia della psicologia italiana. Documenti, temi e prospettive di sviluppo
Giovanni Pietro Lombardo, Pietro Stampa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 320
Il percorso per la definizione giuridica, culturale, sociale di un ruolo professionale della psicologia nel nostro Paese non è stato né breve, né semplice, né lineare. Fin dalla creazione del primo Corso di Laurea a Roma nel 1971, passando per la nascita del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, poi per la Legge 56 del 1989 che istituì l'ordinamento della professione, quindi per quella delle prime Facoltà di Psicologia negli Atenei, e poi ancora per la costruzione degli Ordini e per il riconoscimento ministeriale delle Scuole di specializzazione in psicoterapia, questo percorso ha conosciuto ostacoli, errori, incertezze, esitazioni: problemi forse inevitabili per una professione giovane e non facile da definire quanto ai suoi atti tipici e/o riservati, ai setting pubblici e privati di intervento, alle teorie, ai modelli, ai metodi e alle innumerevoli tecniche che chiedevano al suo interno un diritto di cittadinanza. In questo volume due psicologi, che queste vicende hanno potuto seguire in modo attivo e partecipativo sin dagli esordi, presentano una raccolta di contributi critici che le attraversano interamente, introdotta da un esame della situazione presente e delle prospettive future a breve-medio termine. In appendice sono riportati alcuni documenti fondativi ormai introvabili, che nell'insieme danno conto della complessità e della ricchezza - anche in certa misura controversa - delle premesse di quel percorso. Un volume indispensabile per la ricostruzione del ruolo professionale che oggi psicologhe e psicologi possono ricoprire e nel prossimo futuro dovranno imparare a riaffermare, sviluppare e promuovere nel confronto con le altre professioni, con il mercato, con i nuovi media e con le nuove tecnologie. Con scritti di Mario Bertini, Agostino Gemelli, Cesare Musatti, Adriano Ossicini, Guido Petter, Ernesto Valentini.
Atlante illustrato di deontologia per psicologi e studenti di psicologia
Pietro Stampa, Andrea Civitillo, Salvatore Gibilisco
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 224
Nell’affrontare la deontologia della professione di psicologo occorre prima di tutto ricordare che in questa professione, come in nessun’altra, la deontologia è costitutiva della competenza: in psicologia il principale strumento di intervento è la qualità della relazione con i soggetti assistiti, e dunque anche una semplice trascuratezza degli aspetti deontologici della relazione produce per definizione un intervento incompetente. Per questa ragione la deontologia della professione di psicologo si presenta come un sistema a più dimensioni, nel quale convergono elementi di etica, di diritto e di teoria della tecnica; e addentrandosi ancora più in profondità in queste aree tematiche, ci si trova confrontati con elementi di antropologia simbolica (come si forma un criterio diffuso nella comunità professionale, che diventa una prassi corrente prima ancora di essere codificato?); di semiotica (come un criterio, sia esso imposto dall’alto o spontaneamente condiviso, diventa regola scritta?); di psicologia del senso comune (come viene recepita dai professionisti la regola nelle applicazioni concrete?). Certamente la deontologia risponde a una epistemologia della complessità, e sarebbe ingenuo e fuorviante affrontarla secondo modelli lineari. Per questo l’Atlante è stato immaginato secondo una modalità espositiva che integra alla scrittura testuale anche schemi grafici, mappe concettuali e immagini iconiche: queste ultime quale aiuto alla comprensione e supporto alla memorizzazione.
Psicologia, etica, diritto. Prospettive, criticità e problemi aperti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 206
Psicoanalisi dell'isteria e dell'angoscia
Sigmund Freud
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2018
pagine: 466
I saggi raccolti in questo volume furono scritti tra il 1886 e il 1910 e costituiscono il primo tentativo di interpretazione psicoanalitica della malattia mentale. Gli studi inizialmente condotti da Freud sui fenomeni isterici denotano l'influenza degli insegnamenti ricevuti a Parigi da Charcot. Dopo anni di ricerche etiologiche e cliniche, Freud giunse a quell'esito che egli stesso riterrà fondamentale per la successiva nascita del pensiero psicoanalitico: Studi sull'isteria, l'opera scritta in collaborazione con Josef Breuer. Gli scritti successivi testimoniano il progressivo evolversi della sua dottrina e gli ulteriori approfondimenti teorici intorno alle motivazioni inconsce e alla dinamica della sintomalogia propria dell'isteria e della nevrosi d'angoscia. Nella storia dello studio dei disturbi nervosi è a questi saggi che si fa risalire l'atto di nascita della nevrosi d'angoscia e la prima, sistematica analisi del fenomeno isterico.
L'inconscio non abita più qui. Psicologia clinica e psicoterapia nella società dell'illusione di massa
Massimo Grasso, Pietro Stampa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 208
Il volume esamina alcune criticità metodologiche della ricerca in psicologia clinica, valutandone le implicazioni nell'ambito formativo e della prassi clinica, nonché le ricadute sull'assetto culturale dei sistemi di convivenza. Affronta il silenzio della psicologia sui problemi emergenti posti alla società contemporanea dallo sviluppo tecnologico e dai processi della cosiddetta globalizzazione e, all'opposto, l'imbarazzante contributo offerto da tempo alla riproduzione di modelli di vita conformistici e alla costruzione del consenso: dal "pensiero positivo" con il suo ottimismo banalizzante, alle ricerche centrate sulla "felicità" o la "salute", alla fausse naïveté con cui le neuroscienze ripropongono il riduzionismo cerebrocentrico rispetto allo studio della mente come dominio complesso, alla pretesa di oggettivare, misurare, semplificare, correggere modelli di condotta trattati come deficit piuttosto che come espressioni adattive da interpretare perché vengano comprese ed elaborate.