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Libri di Piero Bevilacqua

La mucca è savia. Ragioni storiche della crisi alimentare europea
11,30

Storia dell'emigrazione italiana. Volume Vol. 2

Storia dell'emigrazione italiana. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2017

pagine: XVI-864

L'emigrazione italiana nel mondo ha rappresentato uno dei tratti più peculiari dell'intera storia dell'Italia contemporanea. Il fenomeno migratorio non ha inciso solo sull'economia italiana, ma sulla costruzione stessa della cultura e dell'identità del paese. L'intento di quest'opera, commissionata dal Comitato nazionale di celebrazione "Italia nel mondo", è quello di sintetizzare l'intera vicenda della nostra emigrazione all'estero.
20,00

Felicità d'Italia. Paesaggio, arte, musica, cibo

Felicità d'Italia. Paesaggio, arte, musica, cibo

Piero Bevilacqua

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2017

pagine: 205

Che cosa sono le felicità d'Italia? La musica, il cibo, la biodiversità agricola, il paesaggio, la tradizione artistica e culturale. Ovvero tutto ciò che rende il nostro Paese e i suoi costumi speciali agli occhi degli stranieri che vengono a visitarlo o di quelli che ne apprezzano e adottano lo stile di vita. Ma perché queste 'felicità' hanno avuto origine proprio qui? Come mai la Penisola possiede una eredità tanto ricca e varia di questi tesori? Carlo Cattaneo sosteneva che la cultura e la felicità dei popoli non dipendano tanto dai mutamenti della 'superficie politica' quanto dall'influsso di alcune 'istituzioni' che agiscono inosservate nel fondo delle società. Sono creazioni del popolo (norme consuetudinarie, strutture organizzative, tradizioni culturali) che sono state elaborate dal basso e che contano più delle scelte dei governi per il progresso dell'umanità. Il libro racconta la storia di quattro di queste 'felicità': l'alimentazione, dipendente dall'originalità storica e geografica dell'agricoltura italiana; le città, con il loro patrimonio di bellezza, che per secoli hanno costituito la forma più alta di organizzazione della vita sociale; la musica e la canzone napoletana, esempi della creazione di un immaginario poetico da parte di un popolo; la tradizione cooperativa, che ha dato un'impronta di egualitarismo sociale e di avanzato civismo.
20,00

Teatro e dialetti

Teatro e dialetti

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Bulzoni

anno edizione: 2013

pagine: 120

13,00

Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo

Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 217

"Dovrebbe apparire chiaro che non ci sarà "ripresa" e che non è il caso di aspettarla. Godot non arriverà. Oggi dovrebbe apparire evidente una realtà elementare. Occorre travalicare i confini della cultura economica che ha generato la crisi, per comprendere che non si è verificato un semplice guasto. Non è una ammaccatura della carrozzeria. È il motore, il cuore della macchina, che è bloccato dalla ruggine e non ce la fa più." Piero Bevilacqua non ha dubbi: la crisi esplosa nel 2008, e tuttora in corso, non è semplicemente il frutto di una speculazione finanziaria finita male per assenza di regole. È invece il segnale di "una crisi di sistema" che si esprime in una gigantesca disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza e in una organizzazione della società che non corrisponde più alle potenzialità produttive del capitalismo del nostro tempo. Pensare di "uscire dalla crisi" con la semplice regolamentazione dei mercati finanziari è un'illusione. Occorre riorganizzare interamente la società. L'immensa ricchezza che il capitale è oggi in grado di produrre, che potrebbe fornire benessere e libertà all'umanità intera, poggia su pilastri culturali e su un'architettura sociale ancora sostanzialmente ottocenteschi. I rapporti tra gli stati, gli orari di lavoro, i ritmi della vita quotidiana, l'organizzazione delle città, il nostro rapporto con la natura, tutto si regge ancora entro i vincoli e le culture della vecchia società industriale.
10,50

Elogio della radicalità

Elogio della radicalità

Piero Bevilacqua

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 171

È stato Marx a dare alla parola 'radicale' il significato che ora si presenta a noi in tutta la sua potente attualità. Nel 1843 scrive: "Essere radicale significa cogliere le cose dalla radice. Ma la radice per gli uomini è l'uomo stesso". Ecco, dunque, uno sguardo di cui abbiamo oggi davvero bisogno. Per incredibile che possa apparire, viviamo una fase nella quale, nonostante l'immenso patrimonio di conoscenze di cui disponiamo, stiamo soffocando sotto la coltre di un occultamento totalitario della nostra umana radice. Qual è il nostro fine, la nostra possibile felicità sulla terra, la nostra responsabilità verso le altre creature che la popolano, la natura, le generazioni che verranno? Tutti gli ideali di umano progresso e incivilimento che dall'Illuminismo in poi si sono susseguiti come orizzonti del nostro avvenire sono oggi ridotti a questa vacua teleologia dell"andare avanti' e sempre sullo stesso sentiero. 'Radicale' significa affondare lo sguardo in profondità, nei meccanismi costitutivi dei processi materiali. È questo rinnovato e rivoluzionario sapere, questo sguardo a tutto campo sul vivente, che sta rivelando e non cessa ancora di scoprire i beni comuni dai quali dipendono la nostra vita e il benessere di tutti.
16,00

Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo

Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 217

"Dovrebbe apparire chiaro che non ci sarà 'ripresa' e che non è il caso di aspettarla. Godot non arriverà. Oggi dovrebbe apparire evidente una realtà elementare. Occorre travalicare i confini della cultura economica che ha generato la crisi, per comprendere che non si è verificato un semplice guasto. Non è una ammaccatura della carrozzeria. È il motore, il cuore della macchina, che è bloccato dalla ruggine e non ce la fa più." Piero Bevilacqua non ha dubbi: la crisi esplosa nel 2008, e tuttora in corso, non è semplicemente il frutto di una speculazione finanziaria finita male per assenza di regole. È invece il segnale di "una crisi di sistema" che si esprime in una gigantesca disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza e in una organizzazione della società che non corrisponde più alle potenzialità produttive del capitalismo del nostro tempo. Pensare di "uscire dalla crisi" con la semplice regolamentazione dei mercati finanziari è un'illusione. Occorre riorganizzare interamente la società. L'immensa ricchezza che il capitale è oggi in grado di produrre, che potrebbe fornire benessere e libertà all'umanità intera, poggia su pilastri culturali e su un'architettura sociale ancora sostanzialmente ottocenteschi. I rapporti tra gli stati, gli orari di lavoro, i ritmi della vita quotidiana, l'organizzazione delle città, il nostro rapporto con la natura, tutto si regge ancora entro i vincoli e le culture della vecchia società industriale.
16,00

Miseria dello sviluppo

Miseria dello sviluppo

Piero Bevilacqua

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2009

pagine: 257

Ciò che continuiamo a chiamare sviluppo, l'insieme dei processi economici e sociali che nell'ultimo mezzo secolo ha moltiplicato i redditi individuali degli occidentali, elevato il loro benessere materiale, innalzato il loro orizzonte culturale, esteso gli spazi di libertà e rafforzato la loro partecipazione democratica, si è concluso: anzi si è rovesciato nel suo contrario. Oggi il meccanismo spontaneo della crescita non garantisce però benessere materiale ai cittadini. Piero Bevilacqua passa in rassegna le spie rosse che lampeggiano impazzite nella nostra paradossale "civiltà del benessere". La sua non è la "consueta lamentazione dell'ambientalismo" ma un'indagine su scala mondiale e a vasto spettro di ambiti sociali, alla ricerca di una spiegazione all'inspiegabile: perché nelle società più ricche, come gli Usa e il Giappone, la crescita del reddito monetario degli individui si accompagna a un sensibile aumento della loro privata infelicità, a un perdita sempre più evidente di relazioni sociali, a un impoverimento affettivo dei rapporti umani, al precipitare degli individui in una dimensione di competizione affannosa? Perché il mondo del lavoro richiede ai cittadini una flessibilità che non ha nulla di umano e impedisce una normale pianificazione di vita? Perché nel Terzo Mondo, a fronte dei pochi nuovi ricchissimi, dilaga la miseria e una vera e propria schiavitù di ritorno? Come si spiega la paralisi della politica di fronte a questo panorama dissestato?
8,50

Miseria dello sviluppo

Miseria dello sviluppo

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2008

pagine: 257

Ciò che continuiamo a chiamare sviluppo, l'insieme dei processi economici e sociali che nell'ultimo mezzo secolo ha moltiplicato i redditi individuali degli occidentali, elevato il loro benessere materiale, innalzato il loro orizzonte culturale, esteso gli spazi di libertà e rafforzato la loro partecipazione democratica, si è concluso: anzi si è rovesciato nel suo contrario. Oggi il meccanismo spontaneo della crescita non garantisce però benessere materiale ai cittadini. Piero Bevilacqua passa in rassegna le spie rosse che lampeggiano impazzite nella nostra paradossale "civiltà del benessere". La sua non è la "consueta lamentazione dell'ambientalismo" ma un'indagine su scala mondiale e a vasto spettro di ambiti sociali, alla ricerca di una spiegazione all'inspiegabile: perché nelle società più ricche, come gli Usa e il Giappone, la crescita del reddito monetario degli individui si accompagna a un sensibile aumento della loro privata infelicità, a un perdita sempre più evidente di relazioni sociali, a un impoverimento affettivo dei rapporti umani, al precipitare degli individui in una dimensione di competizione affannosa? Perché il mondo del lavoro richiede ai cittadini una flessibilità che non ha nulla di umano e impedisce una normale pianificazione di vita? Perché nel Terzo Mondo, a fronte dei pochi nuovi ricchissimi, dilaga la miseria e una vera e propria schiavitù di ritorno? Come si spiega la paralisi della politica di fronte a questo panorama dissestato?
15,00

L'utilità della storia. Il passato e gli altri mondi possibili

L'utilità della storia. Il passato e gli altri mondi possibili

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 175

È ancora importante la conoscenza storica? Conserva una qualche utilità il suo insegnamento nelle scuole e nelle università? Continua a costituire un vantaggio per la formazione del cittadino del mondo attuale? Il sistema dei valori dominanti, lo stile dell'epoca presente tendono a considerare superflua la storia. Svalutazione del passato e delle sue possibilità di conoscenza; erosione della memoria, pubblica e privata; "declino dell'avvenire", per l'impossibilità di pensarlo e prefigurarlo: è il presente ad assumere una dimensione totalizzante, come se questo fosse davvero l'unico dei mondi possibili. Ma la storia mostra che altri mondi sono possibili, che l'ambito delle possibilità umane si muove in uno spazio predeterminato, ma non chiuso. Sorge da qui l'afflato culturale, civile e pedagogico di questo libro, in cui l'autore, a dieci anni di distanza dalla prima edizione, riformula alcuni problemi lasciando però intatta la sostanza originaria, anche perché mai come oggi, e mai come nel nostro paese, il passato è diventato luogo di aspre contese politiche. A partire dall'interpretazione di fasi drammatiche della storia d'Italia, comwe quella della Resistenza e del secondo dopoguerra. In questo senso, si rende necessario ciò che questo libro auspica, ovvero la presenza attiva della ricerca storica, con la sua opera di distinzione fra memorie collettive, ricordo dei protagonisti e ricostruzione documentata, priva di intenti strumentali e sostenuta da autentica passione civile.
15,50

Prometeo e l'aquila. Dialogo sul dono del fuoco e i suoi dilemmi

Prometeo e l'aquila. Dialogo sul dono del fuoco e i suoi dilemmi

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2005

pagine: 121

L'antico mito di Prometeo rappresenta sin dall'antichità la geniale metafora del potere dell'uomo sulla natura. Il Titano generoso che, contravvenendo al volere di Zeus, dona agli umani l'uso del fuoco inaugura, nel nostro immaginario, la parabola del progresso. Il suo rovescio, coi conseguenti dilemmi, si scopre tra le righe di questo spietato dialogo tra l'Aquila che giunge all'alba sulla rupe e il Titano incatenato. Un contrappunto serrato, che in una sapiente tessitura di toni ora sarcastici, ora dolenti, si consuma nello spazio di un giorno e che in un ritmo che non concede tregua alla lettura dipana sotto i nostri occhi due visioni conflittuali delle cose e della storia umana, dell'amore e della morte e della guerra.
11,90

Breve storia dell'Italia meridionale. Dall'Ottocento a oggi

Breve storia dell'Italia meridionale. Dall'Ottocento a oggi

Piero Bevilacqua

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2005

pagine: 240

Fuori da ogni retorico preconcetto, l'autore ricostruisce la storia del meridione, contraddittorio e contrastato, che ha visto interagire di volta in volta forze di diversa natura e portata: l'ambiente fisico e l'insediamento umano; il lavoro e l'emigrazione; le agricolture e le industrie; le città e i paesi; i proprietari, i professionisti, i notabili; la politica e i gruppi dirigenti; lo Stato e l'intervento straordinario; il clientelismo e la mafia. Di là dalle abusate categorie di "arretratezza" e "sottosviluppo", prende forma così la vicenda di un mondo in movimento, articolato nei suoi spazi interni, e partecipe dei processi più vitali caratteristici del nostro paese.
12,90

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