Libri di Philippe Soupault
Paolo Uccello
Philippe Soupault
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 144
Philippe Soupault (1897-1990) ha legato il suo nome ai principali movimenti dell'avanguardia novecentesca, ed è stato uno dei fondatori del Surrealismo. Scrittore raffinato e critico finissimo, amante dell'arte e amico dei grandi pittori della stagione surrealista, ci ha lasciato anche questo studio su uno degli «artisti più grandi e meno conosciuti del Rinascimento italiano», considerato dai surrealisti stessi un antesignano del loro movimento. «Quando si pronuncia il nome pittoresco di questo pittore:» scrive Soupault «Paolo Uccello, "Paolo degli uccelli", la sua leggenda immediatamente si anima. È il pittore "folle di disegno", il pittore che amava sopra ogni cosa gli uccelli, il pittore che moriva di fame perché non pensava che ai suoi quadri... Percorrendo le sale degli Uffizi rimasi sbalordito dinanzi al suo capolavoro, la Battaglia di San Romano. Mi soffermai a lungo dinanzi a questo immenso quadro, e quando continuai la mia visita il mio sguardo rimaneva offuscato dal ricordo della magnifica visione. Devo al persistere di questa emozione la certezza, in qualche sorta sentimentale, del genio di Paolo Uccello?». In appendice "Vita di Paulo Uccello" di Giorgio Vasari. Con uno scritto di Ennio Flaiano.
Le nègre
Philippe Soupault
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2008
pagine: 160
Paolo Uccello
Philippe Soupault
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2009
pagine: 142
"Paolo Uccello possiede un raro dono per un pittore, ossia di trovare ciò che risponde alle sue preoccupazioni immediate. Non bara mai, né con se stesso né con la propria arte. Con un rigore che gli sarà rimproverato, segue una linea retta senza mai abbandonarla. Mentre tanti altri si servono del loro mestiere per creare illusioni, Paolo Uccello utilizza il proprio per dissipare le illusioni da cui la pittura con tanta pena, in nome del suo stesso postulato, si libera. La franchezza del suo attacco e dei suoi sviluppi possono per un istante far pensare a una sorta di secchezza, ma riflettendoci non gli si potrà imputare null'altro che una purezza prossima alla semplicità del suo spirito. Tra il pittore e la propria opera quali demoni, quali nembi vengono a interporsi, creando un mondo fatto di brume e di veli che confondono colui che crea. Uccello ha cacciato una volta per tutte queste potenze nemiche accostandosi il più possibile al quadro. Nessun intermediario, nessun sortilegio. E in questa spoliazione, da alcuni considerata la sua povertà, che vedo la grandezza di Uccello, fatta di franchezza, di purezza e di forza. Questo carattere lo avvicina a quei suoi contemporanei che, stanchi di tutte le raffinatezze e delle complicazioni estreme, cercarono nella povertà assoluta il segreto della vita".